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domenica 22 dicembre 2024
"Uccisi dal chiaro di luna", Daniele Timpano e Elvira Frosini alla Libreria Brac di Firenze
26-10-2024
Sabato 26 ottobre 2024, alle 18.30, alla Libreria Brac di Firenze, in via de' Vagellai 18r, nell'ambito di Scripta. L'arte a parole - La grande bellezza, la compagnia Frosini Timpano sarà protagonista di "Uccisi dal chiaro di luna", conversazione e letture su "Disprezzo della donna".
Daniele Timpano e Elvira Frosini incontrano il pubblico per una conversazione sul Futurismo, sulla sua attualità nel dibattito sui diritti e sulla parità di genere come dimostrano i materiali della pièce “Disprezzo della donna. Il futurismo della specie”: uno spettacolo, come affermano i due artisti, “femminista, composto da materiali che non sono affatto femministi”. Frosini e Timpano proporranno al pubblico di Scripta un reading di alcuni testi tratti dallo spettacolo.
Una cantata a due voci dedicata ai futuristi ed al disprezzo della donna: uno spettacolo contro la donna che ostacola la marcia dell'uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia e contro il parlamentarismo. Uno spettacolo femminista, composto da materiali che non lo sono affatto. L’immaginario sulla donna che emerge con violenza dallo spettacolo ci appare lontanissimo, eppure ancora riconoscibile e attuale, quasi sempre fastidioso e intollerabile, perché ci son cose che oggi – forse - non si possono più dire né pensare ma che ahimè ancora ci appartengono, e 100 anni dopo sono qui, tra noi, in noi. Attorno al tema della donna si addensano altri temi, altrettanto riconoscibili oggi: pacifismo, interventismo, la politica e la guerra, la marginalità dell’arte e degli artisti, i nazionalismi, il populismo, l’omofobia, l’industria del turismo, l’individualismo esasperato. Il movimento che voleva rompere tutti i ponti con il passato ed ha rivoluzionato tutti i codici artistici, rispetto alla donna è profondamente, anche se contraddittoriamente, tradizionale, costantemente in bilico tra il rifiuto degli schemi romantici e della tradizione ed il continuare ad inscriversi in una visione del mondo patriarcale e maschile. Liberamente tratto da diversi testi e manifesti di Filippo Tommaso Marinetti, Maria D’Arezzo, Enrica Piubellini, Volt, Depero, Emilio Settimelli, Giovanni Papini, Valentine De Saint-Point, Rosa Rosà, Adele Clelia Gloria, Irma Valeria, Libero Altomare, Benedetta Cappa Marinetti ed altri autori ed autrici del Futurismo italiano, Disprezzo della donna è una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare, tutt'al più si può stonare, nel tentativo di capire perché il Futurismo non aveva futuro.