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lunedì 31 marzo 2025

Gabinetto Vieusseux: "Costellazioni nascoste. Tre itinerari nel catalogo Adelphi"

03-04-2025

Un viaggio nel mondo dell’editoria insieme ai suoi protagonisti. La prima edizione del ciclo di incontri “Le case editrici si raccontano”, ideato e organizzato dal Gabinetto Vieusseux di Firenze, grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, prosegue nella Sala Ferri in Palazzo Strozzi, con “Costellazioni nascoste. Tre itinerari nel catalogo Adelphi”.

Ad aprile, ogni giovedì, la casa editrice Adelphi darà voce a chi ha prestato ad altri la sua voce, accettando la sfida di accogliere negli interstizi della propria lingua l’Altro e la sua perturbante estraneità. Non già per parlare di traduzione e dei problemi che comporta, ma di libri e di chi li ha scritti, perché come si legge in una poesia di Charles Simic, Blues di un mattino di neve, «The translator is a close reader», «Il traduttore è lettore e critico».

Protagonisti dei primi due incontri (3 e 10 aprile 2025) saranno dunque scrittori quali William S. Burroughs e Jamaica Kincaid, Varlam Šalamov e Vasilij Grossman, Georges Simenon e Milan Kundera, Jorges Luis Borges e Roberto Bolaño, Elias Canetti e Thomas Bernhard, raccontati da chi, come un attore di teatro, è salito in scena per interpretarli: Franca Cavagnoli (letterature di lingua inglese), Claudia Zonghetti (letteratura russa), Giorgio Pinotti (letteratura francese), Ilide Carmignani (letterature di lingua spagnola), Manfred Posani Löwenstein (letteratura tedesca). Una costellazione – anomala e sottilmente sovversiva – formano anche gli scrittori italiani del Novecento via via accolti dal catalogo Adelphi: da Savinio a Morselli, Gadda, Manganelli, Sciascia, Ortese, Landolfi, Arbasino, Flaiano, Parise, Malaparte. Ad affrontarla sarà Domenico Scarpa, il 17 aprile 2025, in dialogo con Giorgio Pinotti.

“Con La cripta dei Cappuccini, Fuga senza fine e Il profeta muto, usciti fra il 1974 e il 1978, Joseph Roth si impone al pubblico italiano, e con lui – racconta Giorgio Pinotti – un’intera costellazione di autori viennesi. Si stabilisce così, per usare le parole di Roberto Calasso, il «nesso adamantino fra il nome Adelphi e la Mitteleuropa». Un successo, quello di Roth, dovuto al suo irresistibile fascino di narratore, certo, ma anche alle traduzioni e all’impegno di chi (per un ventennio) le ha pazientemente riviste, Luciano Foà: «il risultato era quella precisione nel dettaglio e quella patina delicata che proteggeva l’insieme, senza le quali non si poteva cogliere la peculiarità di Roth» ricorda Calasso. Neppure lui, del resto, si è sottratto a questo compito «ovvio e inalienabile»: per molti anni ha rivisto traduzioni e tradotto – per esempio l’autobiografia di Ignazio di Loyola, Il racconto del Pellegrino. L’immagine di un publisher che si riserva ogni anno del tempo per rileggere e correggere le traduzioni di uno scrittore amato, o per tradurlo in prima persona, rischia oggi di suscitare incredulità e stupore, quasi affiorasse da un remoto e irripetibile passato. Ma per ogni adelphiano tradurre e rivedere traduzioni faceva e fa parte della cassetta degli attrezzi, della fisiologia del lavoro editoriale”.

Giorgio Pinotti è editor in chief presso Adelphi. Si è occupato di D’Annunzio, Malaparte, Sciascia, Ortese, e soprattutto di Gadda, procurando l’edizione di numerosi carteggi e testi, fra cui Accoppiamenti giudiziosi (2011, con P. Italia); Eros e Priapo (2016, con P. Italia); La cognizione del dolore (2017, con P. Italia e C. Vela), Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (2018), La casa dei ricchi (2020). Altri suoi campi di interesse sono la letteratura francese contemporanea (ha tradotto Georges Simenon, Jean Genet, Vincent de Swarte, Milan Kundera, Jean Echenoz) e la storia dell’editoria (ha curato con P. Italia Editori e filologi, 2014; con M. Bricchi, R. Poletti e D. Scarpa L’invenzione editoriale, 2018).

Tutti gli incontri si svolgono alle ore 17.30 a ingresso libero.

“Le case editrici si raccontano” torna a maggio, il 7, il 13, il 22 e il 29, con la casa editrice Rizzoli e il marchio BUR. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.

“COSTELLAZIONI NASCOSTE. TRE ITINERARI NEL CATALOGO ADELPHI”

giovedì 3 aprile 2025 – ore 17.30
La «luce repentinamente accesa del mai-detto». Grossman, Kincaid e altri scrittori russi e di lingua inglese.
Con Franca Cavagnoli, Claudia Zonghetti e Giorgio Pinotti

giovedì 10 aprile 2025 – ore 17.30
«Andare all’anima delle cose». Kundera, Bernhard, Bolaño e altri scrittori di lingua francese, tedesca e spagnola.
Con Ilide Carmignani, Manfred Posani Löwenstein e Giorgio Pinotti.

giovedì 17 aprile 2025 – ore 17.30
Un «dislargo di orizzonte». Savinio, Gadda, Sciascia, Manganelli e altri scrittori italiani del Novecento.
Con Domenico Scarpa e Giorgio Pinotti


Per ulteriori informazioni: https://www.vieusseux.it