Lunedì 19 maggio 2025, alle ore 18.00, la libreria Libraccio di Firenze, in via de' Cerretani 16r, ospita l'incontro di presentazione del libro "Gli artigli del Condor" di Marina Cardozo e Mimmo Franzinelli, edito da Einaudi.
Il Plan Cóndor, intesa operativa ufficializzata nell’Academia de Guerra del Ejército, a Santiago del Cile, a fine novembre 1975 tra i rappresentanti degli organismi militari di spionaggio di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, con le successive adesioni di Brasile, Ecuador e Perú, costituisce un passaggio-chiave nel terrorismo di Stato contro movimenti di sinistra e personalità politiche progressiste latino-americane. Mente politica del Piano Condor è Augusto Pinochet, direttore organizzativo e coordinatore il colonnello Manuel Contreras, capo della Direccíon de Inteligencia Nacional (dina). Dalla primavera 1976 cresce esponenzialmente il ruolo dell’Argentina, sottoposta alla dittatura della Giunta militare del generale Videla. Questo libro, tra l’altro, ricostruisce su fonti inedite l’apporto fornito al Piano Condor dai neofascisti italiani, affiancatisi alle polizie politiche di Cile e Argentina nella caccia agli oppositori e diventati spietati collaboratori dei generali boliviani, sia quali addestratori di reparti scelti sia nella gestione del narcotraffico con cui quella dittatura si finanziava.
Gli artigli del Condor si occupa dell’offensiva sovranazionale sferrata contro le sinistre latino-americane, intrecciando la storia degli apparati repressivi con la ricostruzione delle principali operazioni sul campo, segnalando le complicità ottenute e le difficoltà incontrate. E considerando la prospettiva delle vittime designate: non solo dirigenti e militanti, ma anche le loro famiglie e – non da ultimo – i loro bimbi, divenuti essi stessi oggetto di depredazione. Il Piano Condor, intesa operativa ufficializzata a Santiago del Cile a fine novembre 1975 tra i rappresentanti degli organismi militari di spionaggio di Cile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, con le successive adesioni di Brasile, Ecuador e Perú, costituisce un passaggio chiave nella repressione contro movimenti di sinistra e personalità politiche progressiste latino-americane. Il libro esamina l’apporto fornito dai neofascisti italiani al Piano Condor, in un contesto d’impunità, dall’attentato romano all’esule democristiano Bernardo Leighton (6 ottobre 1975) alla «fase sudamericana», affiancatisi alle polizie politiche di Cile e Argentina nella caccia agli oppositori e diventati nel 1980-81 spietati collaboratori dei generali boliviani, sia quali addestratori di reparti scelti sia nella gestione del narcotraffico. Le politiche repressive delle dittature del Cono Sur hanno cosí adempiuto al proprio obiettivo di moltiplicatore istituzionale di violenza e criminalità politica internazionale contro gli avversari, condizionando la politica sudamericana sino agli anni Novanta.
Marina Cardozo è docente di Storia contemporanea a Montevideo, nel dipartimento di Storia mondiale all'Instituto de Historia, Facultad de Humanidades (Universidad de la República, Uruguay). Autrice di saggi sui Tupamaros e di pubblicazioni sull'esilio nel secolo XX tra Europa e America Latina, ha curato il volume El siglo de Zelmar Michelini. Dimensión humana y herencia política (2024). Per Einaudi ha pubblicato, con M. Franzinelli, Gli artigli del Condor. Dittature militari latino-americane, Cia e neofascismo italiano (2025).
Mimmo Franzinelli, storico del fascismo e dell'Italia repubblicana, membro della Fondazione «Ernesto Rossi - Gaetano Salvemini» di Firenze, è autore di numerosi volumi, fra cui ricordiamo Storia della Repubblica Sociale Italiana (2020), Il filosofo in camicia nera (2021), L'insurrezione fascista (2022), Il fascismo è finito il 25 aprile 1945 (2022), Schiavi di Hitler (2023), Matteotti e Mussolini (2024) e Croce e il fascismo (2024). Per Einaudi ha pubblicato, con M. Cardozo, Gli artigli del Condor. Dittature militari latino-americane, Cia e neofascismo italiano (2025).
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