Giovedì 31 luglio 2025, alle ore 18.30, lo Spazio Estivo Il Giardino delle Rose di Firenze (Via Giuseppe Poggi, 2) ospita la performance di poesia bilingue e danza "Lucy Left – Lucia se n’è andata" di e con Sylvia Zanotto, con le sonorizzazioni di Maurizio Speciale, dal libro "Nodi e Vertigini" (Nardini Editore, 2016). Dal ciclo delle poesie dedicate alla Lucia dei Promessi Sposi, un nuovo appuntamento per conoscere una Lucia diversa, che si libera dal ruolo di fidanzata eterna e buona, parla inglese e se ne va in giro per il mondo. Segue Open Mic: la seconda parte della serata sarà dedicata alla poesia in estemporanea. I partecipanti saranno invitati a leggere proprie poesie o poesie altrui in un tributo alla primavera, alla rinascita.
La performance di danza e poesia è ispirata dall’omonimo libro di Sylvia Zanotto “Nodi e Vertigini”, raccolta è divisa in due parti: le poesie di Nodi sono state scritte fra i 18 e i 25 anni e limate negli anni successivi, dopo la nascita dei figli. La poesia all’origine della raccolta è “Lucia sorella”, scritta per partecipare a un concorso di poesia sul personaggio della monaca di Monza. È un componimento chiave per comprendere l’identità poetica di Sylvia Zanotto che s’ispira in parte all’opera di Sylvia Plath, la nota poetessa americana morta suicida appena trentenne e a quella di H.D., poetessa visionaria, coetanea di Ezra Pound e T.S. Eliot, riscoperta negli anni settanta dal movimento femminista americano. L’immagine delle clessidre è nella poesia di Sylvia un derivato dalle madri americane e forse esprime al meglio il senso della sua ricerca. Se capovolte da mano maschile danno una connotazione al tempo e se capovolte da mano di donna o lasciate orizzontali hanno il potere di modificare il corso degli eventi, il tempo, forse anche la storia e la noia. Ecco che in età matura, un amico poeta suggerisce a Sylvia di riprendere questi nodi (le poesie) e di scioglierli! Bella sfida! E come? Sylvia traduce la sfida a modo suo: riscrive ogni poesia con le parole di oggi, la maturità acquisita, la disillusione e l’amarezza degli ultimi anni. “Un esperimento che mi ha dato i brividi, le vertigini, come i tacchi alti, che porto ancora nonostante l’età, accanto alle rughe e i segni del tempo”.
Il Giardino delle Rose di Firenze è aperto tutti i giorni (ore 9-20.30).
Ingresso libero
Per maggiori informazioni: www.facebook.com/ilgiardinodellerosespazioestivo/