È acclamato nelle sale concertistiche di tutto il mondo per il formidabile smalto tecnico, per un virtuosismo che coniuga magistralmente potenza e delicatezza, nel solco della grande tradizione russa. Il pianista di origini siberiane Denis Matsuev debutta ora in recital nei cartelloni degli Amici della Musica Firenze, protagonista dell’appuntamento di Sabato 20 Febbraio (ore 16), al Teatro della Pergola. Con un programma concepito per esaltare al meglio le sue portentose qualità tecniche e la spiccata congenialità con il repertorio russo: dalla Dumka op.59 di Čajkovskij ai celeberrimi Quadri di una esposizione di Musorgskij (presentati nella versione originale dello stesso autore) fino a Rachmaninov, autore nel quale Matsuev eccelle e qui rappresentato dall’imponente affresco della Sonata n.2 op.36 (la seconda versione, del 1931, più snella rispetto alla prima del 1913) e da alcune celebri pagine, come il Preludio op.23 n.5. Impostosi trionfalmente con la vittoria al Concorso Internazionale Čajkovskij (1998), Matsuev suona con la New York Philharmonic e i Berliner Philharmoniker, oltre ad essere frequentemente ospite delle più celebri orchestre russe, come la Filarmonica di San Pietroburgo e quella del Teatro Mariinsky. Di gran pregio le bacchette con le quali solitamente collabora, da Valery Gergiev a Yuri Temirkanov, da Mariss Jansons a Zubin Mehta, da Semyon Bychkov a Gianandrea Noseda. Matsuev è inoltre molto sensibile alla promozione musicale e a progetti educativi: dal 2005 è direttore artistico del Festival Crescendo, dedicato alle giovani promesse, ed è presidente della fondazione benefica russa New Names. Scelto dalla Fondazione Rachmaninov (della quale è diventato poi direttore artistico) per eseguire brani inediti o rari del compositore sul pianoforte a lui stesso appartenuto, Matsuev ha ricevuto il Premio Šostakovič e la nomina ad Artista del Popolo della Russia. Fra i suoi numerosi successi discografici, si segnalano in particolare i Concerti di Šostakovič e di Čajkovskij con Gergiev, il Concerto n.2 di Rachmaninov e la Rapsodia in blu di Gershwin con Gilbert, il recital alla Carnegie Hall e un cd interamente dedicato a Rachmaninov con prime incisioni mondiali. È anche autore di composizioni jazz, da lui amatissimo.