Una religiosità semplice e immediata, espressa in forme musicali orecchiabili, quella diffusa nella Roma del Seicento attraverso l’ambiente culturale nato attorno alla chiesa di S. Maria in Vallicella, sede dell’oratorio fondato da San Filippo Neri. Un mondo di poveri e derelitti, lo stesso rappresentato con crudo realismo da Caravaggio, dove però la musica – secondo i precetti di San Filippo – aveva un ruolo fondamentale nella formazione morale e spirituale dei più giovani.