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sabato 02 novembre 2024
Suoni Riflessi: Bruno Giuranna, Quartetto Shaboruz e Clara Dutto alla Sala Vanni di Firenze
06-11-2021
Sabato 6 e domenica 7 novembre 2021 la Sala Vanni di Firenze, in piazza del Carmine, ospita "Svelare la Musica" & "Passaggio di Testimone" in occasione della XIX edizione del festival di musica classica Suoni Riflessi. Sabato 6 novembre 2021, alle ore 18.00, Bruno Giuranna e il Quartetto Shaboruz sono i protagonisti del nuovo appuntamento del ciclo "Svelare la Musica" che propone incontri, dibattiti e spiegazioni con gli interpreti. Domenica 7 novembre 2021, alle ore 11.00, il grande solista Bruno Giuranna alla viola, con i giovani del Quartetto Shaboruz e Clara Dutto al pianoforte interpretano le musiche di Mozart e Shostakovich nell'evento intitolato "Passaggio di Testimone".
Nel concerto, ormai tradizionale, in cui viene ospitato un grande solista cui piaccia collaborare con i giovani vicini a Suoni Riflessi, non poteva mancare le figura magistrale di Bruno Giuranna, musicista che più di ogni altro ha significato un punto di riferimento per tutta la musica da camera italiana: fondatore de "I Musici" e del Trio Italiano d'archi, interprete assieme a A.S.Mutter e a M. Rostropovich, a F. Gulli e S. Accardo, organizzatore festival di musica cameristici in Italia e in America, docente in ogni parte del mondo, insomma infaticabile divulgatore dell'arte più raffinata. A ricevere e condividere le sue preziose ispirazioni ci saranno i giovani del Quartetto Shaboruz, l'anno scorso ospiti per il concerto in onore di Piero Farulli, subito dopo vincitori del concorso internazionale a lui intitolato. L'idea del passaggio di testimone fra generazioni, sotto l'egida del divino Mozart, non poteva essere più conclusa e significativa.
Ma il concerto presenta anche la sonata per viola e pianoforte di Shostakovich con la pianista Clara Dutto. E' la confessione estrema di colui che sente la morte vicina, del musicista che si rifugia nella produzione da camera, quella più intima e appartata, perché soltanto in essa può riuscire a conservare la facoltà di manifestare certi suoi stilemi originali ed espressivi ed ancor più sfuggire al condizionamento dell'accademismo dell'imposizione sovietica.
In essa, segnatamente nel terzo movimento «Beethoven in memoriam», si trovano echi di atmosfere beethoveniane, evocate dal ricorrere di frammenti tematici o di cellule ritmiche, che indicano un intenso ripiegamento meditativo, quasi l'Autore intendesse dare l'addio all'esistenza - di cui consapevolmente bruciava gli ultimi palpiti nell'ansia febbrile di non lasciare incompiuto il lavoro - concentrandosi in se stesso: è l'individuo di fronte al vuoto della morte. Shostakovich morì due giorni dopo la conclusione della sonata.
Biglietti: intero 15 € - ridotto 10 €. Ridotti per Studenti, Rete Toscana Classica Card, Amici dei Musei