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sabato 02 novembre 2024
Orchestra della Toscana con Kazushi Ono e Alena Baeva in concerto al Teatro Verdi di Firenze
12-01-2022
Mercoledì 12 gennaio 2022, alle ore 21.00, sul palcoscenico del Teatro Verdi di Firenze, in via Ghibellina 99, arriva il primo appuntamento dell'anno per la Stagione Concertistica dell'ORT - Orchestra della Toscana per un programma all'insegna del romanticismo tedesco e del decadentismo francese, con la direzione del Maestro Kazushi Ono e con Alena Baeva come violino solista, per ascoltare l'Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, il Concerto per violino e orchestra di Robert Schumann, Pavane n.50 di Gabriel Fauré e Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel.
Kazushi Ono è una punta di diamante tra le bacchette nipponiche, perciò nel 2015 è stato premiato in patria con il prestigioso premio Asahi in virtù del contributo portato al progresso della società giapponese. La sua visione a largo raggio della musica si pone la missione di unire continenti e culture, tradizioni storiche e contemporaneità. Perciò lavora con identica slancio su partiture fresche di inchiostro (che commissiona lui stesso anche a suoi connazionali), sul Novecento storico, sul repertorio classico-romantico. Classe 1960, formatosi all’Opera di Stato Bavarese come assistente di Wolfgang Sawallisch e Giuseppe Patanè, già direttore principale della Filarmonica di Zagabria, dell’Opera di Karlsruhe, del Teatro Reale de la Monnaie a Bruxelles, dell’Opéra di Lione, oggi si divide fra Tokyo e la Orquestra Simfònica de Barcelona i Nacional de Catalunya. Al debutto con l’ORT punta su due periodi storici che molto gli si addicono: il romanticismo tedesco e la musica francese tra decadentismo e neoclassicismo. E dunque, su quel gioiellino cameristico dell’Idillio di Sigfrido che Richard Wagner offrì come dono di compleanno per la moglie Cosima Liszt, e sull’enigmatico Concerto per violino, ancora sostanzialmente incompreso, vergato da Robert Schumann poco prima di finire in manicomio (la solista è la russa Alena Baeva, che tra i suoi maestri vanta Rostropovich e Seiji Ozawa). E, per il settore francese, ecco la Pavane di Fauré, arcaizzante, elusiva, e Le tombeau de Couperin di Ravel, una Spoon River di amici caduti durante la Grande Guerra.