Il progetto "Ritratti Sonori" di Mirio Cosottini e Mirco Guerrini nacque come performance nella metà degli anni ’90 ed elabora una sorta di ritrattistica sonora formata attorno ad alcuni vincoli fisionomici e zodiacali. Un’idea che proviene dal lungo percorso di ricerca musicale dei due musicisti nell’ambito dell’improvvisazione su immagini: un’occasione per Cosottini e Guerrini di unire le loro capacità, dalla pratica esecutiva polistrumentale a quella compositiva, mettendo così in gioco le loro abilità espressive e improvvisative. Accade così che nel ritratto sonoro il volto del soggetto è interpretato come una partitura che include sia elementi lineari sia quelli non lineari. Ad esempio, il naso diventa un segno per un elemento lineare, la proporzione del viso diventa un segno per un elemento non lineare. A ciascuno di questi segni il musicista assegna un'interpretazione musicale che elabora in tempo reale attraverso l’improvvisazione.