“Dieci canzoni, otto cazzotti e due carezze, per raccontare questi tempi di violenza e sopraffazione, il paese e il mondo in cui viviamo”. Dopo la storica militanza nel Teatro degli Orrori, Pierpaolo Capovilla riassume così l’album, eponimo, che ha segnato la genesi di Pierpaolo Capovilla e I Cattivi Maestri.