Alla sua terza uscita, La Chute Dischi – l’etichetta della caduta e risurrezione discografica – invita alla presentazione del nuovo album de La mia s’ignora, progetto musicale da sempre attento alla canzone d’autore dimenticata, alla poesia, alla forma e al contenuto dei testi. Il disco arriva dopo anni di esperimenti e di ricerca, dopo centinaia di concerti con formazioni multiformi, che hanno portato alla formazione attuale, in un connubio tra tradizione, sperimentazione, classica.
La mia s’ignora è: Duccio Tebaldi voce e parole, Lorenzo Carovani chitarra elettrica, Agnese Focardi arpa e Giada Moretti sax.
Una formazione particolarissima, in cui le dinamiche e gli scambi tra gli strumenti intessono una trama sonora potente, malinconica, straniante, dolce,… La mia s’ignora esplora senza remore quella terra di confine in cui musica e parola si toccano, si penetrano senza contaminarsi, si guardano e si rincorrono, in un “dispressionismo per voce e partiture”, con chitarra sonica, arpa e sax.
Lontano dai riferimenti degli esordi, lontano dalla forma canzone senza mai fuggirla, l'ensemble propone un particolare impasto di testi e arrangiamenti originali.
Né classica né jazz, né folk né spoken word.
Il disco è stato registrato e mixato presso L’Amor Mio non Muore da Roberto Villa e Franco Beat Naddei, masterizzato da Ivano Giovedì presso il Waveroof Studio di Castel Bolognese (RA), stampato presso La Musica di Luigi Febbraro di Apollosa (BN), progetto grafico di Alessandro Naldi.
Merita qualche parola anche la scelta del nome e del titolo, che qualcosa dicono sulle suggestioni degli autori: a partire dal nome del gruppo che prende spunto da una citazione di Carmelo Bene – “Io ignoro. Io sono la mia s'ignora. Sono s'ignorante, sono un Signore.“ – che stando alle cronache mondane riuscì nell’impresa di battere Piero Ciampi a dama in una notte romana; fino al titolo dell’album, che è liberamente tratto invece da una frase di Fabrizio De André che così descriveva il momento in cui ha scritto alcune delle sue più belle canzoni: “Le ho scritte così come mi hanno aggredito, per incontenibile affiorare di memoria.”
In copertina campeggia un’illustrazione di Jack Lanzini, autore anche del disegno a partire dal quale è stata ideata la copertina dell’EP “Sul Crinale” (la seconda uscita de La Chute Dischi), mentre le foto del libretto fanno parte di un concept shooting della fotografa Stefania Pucci, autrice anche della mostra “I’ve seen this face before” che verrà inaugurata negli spazi della Casa del Popolo Il Progresso e rimarrà visitabile fino al 27 gennaio 2023, data del cinquecentesimo concerto organizzato da La Chute!
42 foto. 6 semplici regole. L'ultima mostra fotografica prima della fine del mondo vi catapulta nell'Olimpo dell'immagine rock di voi stessi. David Bowie era troppo biondo? Lou Reed era troppo newyorkese? Michael Jackson era... Chi era Michael Jackson? I'VE SEEN THIS FACE (BEFORE). Seguì le regole e diventa la rockstar definitiva.