Con la fondazione del Jerusalem Quartet nel 1993 e il suo debutto nel 1996, Alexander Pavlovsky, Sergei Bresler (violini), Ori Kam (viola) e Kyril Zlotnikov (violoncello) hanno intrapreso un viaggio di crescita e maturazione che li ha portati ad avere un vasto repertorio e un’impressionante profondità di espressione: un viaggio che è tutt’oggi motivato dalla stessa energia e curiosità con cui l’ensemble ha mosso i primi passi.
Il Jerusalem Quartet è ospite regolare e amato dei principali palcoscenici di tutto il mondo. Con regolari visite semestrali in Nord America, il quartetto si è esibito in città come New York, Chicago, Los Angeles, Filadelfia, Washington e Cleveland, nonché al Ravinia Festival. In Europa, il quartetto gode di un'accoglienza entusiastica con apparizioni regolari nelle più prestigiose sale da concerto e in festival quali quelli di Salisburgo, Verbier, Schleswig-Holstein, Schubertiade di Schwarzenberg o Rheingau.
Il Jerusalem Quartet registra in esclusiva per Harmonia Mundi. Le sue registrazioni, in particolare gli album con i quartetti d'archi di Haydn e La Morte e la Fanciulla di Schubert, sono stati premiati con numerosi premi tra cui il Diapason d'Or e il BBC Music Magazine Award per la musica da camera. Nel 2018 il quartetto ha pubblicato due album, uno contenente il Quintetto op. 97 e il Sestetto op. 48 di Dvorak; l’altro con i celebri quartetti di Ravel e Debussy. Nella primavera del 2019 il quartetto ha pubblicato un album unico che esplora la musica ebraica nell'Europa centrale tra le guerre e la sua influenza di vasta portata. Il soprano israeliano Hila Baggio si è unito al quartetto per eseguire una programma di ‘cabaret yiddish’ dalla Varsavia degli anni Venti. Il quartetto ha inoltre incaricato il compositore Leonid Desyatnikov di creare degli arrangiamenti di queste canzoni, che vengono interpretate in yiddish. I cinque pezzi di Schulhoff (1924) e il Quartetto n. 2 di Korngold (1937) completano il programma. Nel 2020, il Quartetto Jerusalem ha pubblicato il secondo (e ultimo) album con l'intero ciclo di Bartók; entrambe le registrazioni sono state fortemente acclamate dalla critica. Tra i recenti impegni di maggiore importanza si segnalano il ciclo dedicato a Beethoven alla Wigmore Hall nella primavera del 2022 e, nello stesso anno, tournée in Stati Uniti e Asia.