Nell’ambito del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze» (da venerdì 1 a domenica 17 settembre, settima edizione), venerdì 15 settembre 2023 alle ore 19.00, nella Chiesa di San Martino a Mensola (Via di S. Martino a Mensola, 4, Firenze; ingresso libero), da Roma arriva l’Ensemble Resonare (Giulia Manzini, Giulia Ferraldeschi soprani; Federico Mauro Marcucci controtenore; Andrea Moretti tenore; Giacomo Terenzi baritono; Lorenzo Sabene tiorba) diretto da Pietro Consoloni in Duo ubera tua. La lode della figura femminile tra il XVI e il XVII secolo; musiche di Jean de Macque, Pierluigi da Palestrina, Gesualdo da Venosa, Claudio Monteverdi, William Byrd, Pomponio Nenna, Francesco Cavalli, Alessandro Grandi. Il programma musicale presentato cerca di descrivere la complessità, talvolta incompresa, della donna-domina e per farlo si è basato su un’altrettanto multiforme complessità di composizioni d’ambiente sacro e profano. A dare il canto a questa “miralbil creatura” cinquecentesca sarà la genìa di talenti operanti a cavallo tra il XVI e il XVII sec. All’amor laico si alternerà quello religioso e, in quest’ultimo, la figura della beata Vergine Maria, della quale Monteverdi nel suo celebre “Exultent caeli” ha voluto descriverne la nascita. Resonare Vocal Ensemble è un gruppo vocale da camera nato nel 2021 dall’intento di diversi cantori di dar vita a una compagine di professionisti in grado di interpretare con consapevolezza storica il repertorio polifonico antico. Si è già distinto in vari concorsi nazionali e ha tenuto molti concerti in Italia e in Spagna.
FloReMus (che quest’anno comprende 10 concerti dei quali 4 serali, 7 conversazioni e 2 laboratori) è il primo festival interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento nella città che ha maggiormente influito sulla cultura rinascimentale nelle sue sfaccettature artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche; rinascimentali sono anche i luoghi dei concerti serali (ore 21.15) e di quasi tutti i concerts à boire, riservati agli ensembles emergenti (ore 19, salvo uno alle 12), nell’intento di stabilire un’interazione fra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici che nacquero insieme, se non in simbiosi. Si prosegue l’esplorazione del vastissimo panorama musicale dal Quattro al Cinquecento, fino alle soglie del primo barocco, periodi di grandi movimenti politici, sociali, scientifici e artistici, musica inclusa, che presenta molte analogie con quella contemporanea. La programmazione, rivolta al pubblico di appassionati e curiosi italiani e stranieri, alterna manifestazioni che, con taglio diverso, si pongono l’obiettivo comune di far conoscere musiche e temi poco noti al pubblico di oggi. Nei concerti serali, i momenti più alti della produzione artistica del Festival, con la partecipazione di gruppi di livello europeo e con programmi musicali molto particolari e rari che sorprendono perfino gli specialisti, si sono già ascoltati l’originalissimo e travolgente spettacolo dei Dramatodia, il raffinato trio Baviera-Allegrezza-Vannelli, con un programma davvro poco vulgato e apprezzatissimo dal numeroso pubblico, la musica sublime magistralmente eseguita dall’ensemble L’Homme Armé e l’irripetibile concerto del liutista Bor Zuljan.
È consigliata la prenotazione per tutti gli eventi, compresi quelli ad ingresso libero, direttamente sul sito https://hommearme.it/ (dove si troverà il calendario completo; solo per informazioni o per disdire prenotazioni si può scrivere a informazioni@hommearme.it).