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lunedì 23 dicembre 2024

Mixitè: SOMA in concerto al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze

07-04-2024

Due artisti italiani da anni impegnati nella ricerca sulle tradizioni musicali extraeuropee – Peppe Frana e Ciro Montanari – e un virtuoso degli strumenti di area indo-persiana – Masih Karimi. Da questo incontro nasce SOMA, l'esordio discografico del trio che domenica 7 aprile 2024 alle 19.00 sbarcherà al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze (piazzale delle Cascine 4/5/7) nell’ambito della 3/a edizione di Mixité – Suoni e voci di culture antiche e attuali, rassegna firmata Toscana Produzione Musica (TPM), centro di produzione musicale con lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo presieduto da Paolo Zampini con la direzione artistica di Francesco Mariotti e Maurizio Busìa e il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Con Frana all’oud turco e al robab afghano, Montanari alle tabla e alle percussioni e Karimi al tanbur (liuto di tradizione kurda) e al daf (tamburo della grande Persia), in programma un live con composizioni originali ispirate ai linguaggi musicali del Medio Oriente e arrangiamenti di melodie tradizionali, intervallate da lunghe improvvisazioni.

“Il tanbur è il liuto sacro dello Yarsanismo – spiegano i tre artisti – una religione sincretica di origine medievale che combina elementi di misticismo islamico con pratiche e credenze pre-islamiche. Tra i suoi usi principali spicca l'accompagnamento musicale del raduno mistico noto come Jam, dove un complesso rituale alterna il canto corale alla condivisione di pasti specifici, prima consacrati come offerte cerimoniali, poi consumati. L'idea del sacrificio per ingestione trova il suo archetipo nel Soma delle scritture vediche, la bevanda apportatrice di salute e immortalità che l'eroe assume per prepararsi al suo compito. Il simbolismo del Soma rivela così la concezione della vita come ciclo di distruzione e rinnovamento: ciò che viene divorato va a costituire il nutrimento necessario all'atto creativo. Il nostro Soma in questo caso è lo studio dei repertori musicali e dei linguaggi dell'area indopersiana, da cui scaturiscono queste composizioni originali che delle loro matrici tradizionali conservano solo aspetti specifici. In definitiva, è la musica stessa, al di là delle sue connotazioni etnico-geografiche, a rappresentare il sacrificio quotidiano che offriamo al cosmo per avere in cambio, se non l'immortalità, sicuramente la salute”.

Peppe Frana, appassionato fin da giovane di musica extraeuropea, collabora regolarmente con numerosi artisti e progetti musicali tra cui Ensemble Micrologus, Ensemble Calixtinus, Cantsilena, Christos Barbas, Ross Daly, Vinicio Capossela, Radiodervish, Angelo Branduardi. La sua fiorente attività artistica lo ha portato ad esibirsi nei festival più prestigiosi sia in Italia che nel mondo. È il direttore artistico di Labyrinth Italia. Masih Karimi, pittore e musicista, ha iniziato la carriera col violino classico e successivamente con la chitarra elettrica e classica. Nel 2002 il corso della sua vita cambia con la scoperta e l'intuizione della musica etnica e Maqam. Inizia dunque a dedicarsi al daf e al tanbur, e nel 2021 si trasferisce in Italia per studiare pittura all'Accademia Albertina di Torino, tenendo concerti e workshop in diverse città. Ciro Montanari si dedica allo studio delle percussioni indiane (tabla) viaggiando spesso nel Subcontinente e imparando con il tradizionale approccio indiano. Da diversi anni opera come musicista in Europa e all'estero, collaborando a diversi progetti artistici e suonando in diverse istituzioni accademiche e prestigiosi Festival di World Music.

Il percorso di Mixité continua fino a giugno con Nadir Trio: Ares Tavolazzi, Elias Nardi e Emanuele Le Pera in un viaggio tra le melodie del repertorio arabo-ottomano (14/4); Eric Mingus, figlio del leggendario Charles, insieme a Silvia Bolognesi per un tributo in prima mondiale a un altro mito della musica, Gil Scott-Heron, a cura di TPM (28/4); Tartit, formazione tuareg nata in un campo profughi del Burkina Faso e capitanata dall’attivista maliana Fadimata Wallet Oumar (23/5); la flautista Top Jazz Mariasole De Pascali in un solo col respiro di un microcosmo poetico (26/5); ancora una prima firmata Toscana Produzione Musica col contrabbassista già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz Michelangelo Scandroglio alla testa del progetto “The iron way”: quattro musicisti da Italia e Regno Unito per tracciare una connessione tra la Maremma Toscana e Londra (31/5); Etran de l’ Aïr, band desert blues che dalle strade di Agadez porta in Europa il suo sound raffinato e potente (2/6).

Riconosciuto dal Ministero della Cultura per il 2022-2024 e sostenuto da Ministero della Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Pisa e Regione Toscana, Toscana Produzione Musica è sistema di residenze artistiche, sostegno per il dialogo tra musica e arti dello spettacolo oltre che per la circuitazione e distribuzione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio tenendo lo sguardo rivolto alle sonorità del mondo. Un ente diffuso, con il PARC di Firenze quale campo base in asse con La Città del Teatro di Cascina (Pisa), per promuovere una visione artistica aperta e costruttiva e portare nuovo ossigeno a un panorama infragilito dagli anni della pandemia, mantenendo quale elemento fondamentale l’alto livello qualitativo delle produzioni e il rapporto tra eccellenza della forma e profondità delle idee e dei valori intrinsechi nei singoli progetti.

Ingresso 10€, ridotto 7€, prevendite su Ticketone.

Per maggiori informazioni: www.toscanaproduzionemusica.it