Prosegue a Firenze, giovedì 18 luglio 2024 con un nuovo appuntamento, per il dodicesimo anno consecutivo, il Balagàn Café. Fino al 5 settembre, il giardino della Sinagoga accoglierà ogni giovedì la speciale kermesse culturale estiva organizzata dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comitato Rete Toscana ebraica in collaborazione con il Museo ebraico di Firenze e con il sostegno della Regione Toscana. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, nell’ambito del bando artistico e culturale, oltre che inserita nell'Estate Fiorentina del Comune di Firenze, e cofinanziata dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane.
Il tema scelto per accompagnare il ciclo di incontri - che culminerà con la Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica 15 settembre - è: “Dove comincia la pace”. Di assoluto spessore gli incontri: l’impegno del Balagàn a generare dialogo e comprensione reciproca si articola in una serie di conversazioni, tutte fra le 20,30 e le 21,30, con figure di assoluto rilievo. Tra questi Padre Bernardo Gianni (giovedì 27 giugno), promotore della marcia silenziosa per la Pace del 23 ottobre scorso, punto di riferimento per una Firenze impegnata nel percorso della piace e del dialogo. Da Israele è intervenuta Edna Angelica Calò Livne (giovedì 5 luglio), attivista israeliana candidata al Premio Nobel per la pace, con un incontro e una performance interattiva con il pubblico, mentre giovedì scorso c'è stata la conversazione con Marisa Nicchi e altre aderenti a “Donne Insieme per la pace” (11 luglio). Il prossimo appuntamento vedrà la conversazione con il filosofo Davide Assael (18 luglio), presiede l’Associazione Lech Lechà, collabora con la rivista di geopolitica “Limes” ed è fra i conduttori della trasmissione di RaiRadio3 Uomini e profeti, oltre che docente al master “Filosofia del vino e del cibo” dell’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano. La prossima settimana sarà la volta dello storico Claudio Vercelli (25 luglio). Tra gli altri incontri quello con la celebre scrittrice e pacifista italo-israeliana Manuela Dviri (1 agosto) e lo psicologo ed esperto di lotta all’antisemitismo David Meghnagi (29 agosto).
Non mancherà ovviamente la musica che completerà gli incontri con proiezioni di film e laboratori. Come esempio quanto mai eloquente un appuntamento di spicco: il Balagàn porterà a Firenze, per la serata conclusiva del 5 settembre, la celeberrima musicista Noa, voce riconosciuta nel mondo non solo per i suoi meriti artistici e la sua straordinaria popolarità, ma per l’impegno per la pace e in particolare per il dialogo fra israeliani e palestinesi. Moltissimi altri, naturalmente, gli appuntamenti di altissimo respiro internazionale. Il 18 luglio sarà in concerto la cantante palestinese Miriam Toukan con un gruppo di musicisti israeliani e con un concerto dedicato all'incontro fra cultura araba libanese e israeliana: “Quando si incontrano Bialik e Fayrouz”. Il 20 giugno, in apertura, si è esibita a Firenze una straordinaria formazione da Belgrado, il gruppo “Shira utfila” diretto da Stefan Sablic, band multietnica e multiconfessionale la cui musica si ispira alla ricchezza della tradizione ebraica, turco/ottomana, araba a balcanica. Il 27 giugno è stata la volta di ad uno dei massimi esperti al mondo del “ney”, strumento a fiato principe della tradizione mediorientale: giunto dalla Turchia, Aziz Senol Filiz che è stato in concerto con il toscano Ettore Bonafé e altri musicisti di assoluto spessore, in un progetto di incontro fra musiche e culture dal titolo “Jazz Anatolia”. Ma ci sarà spazio anche per un tributo a un musicista italiano fortemente legato al mondo ebraico e a Israele come Herbert Pagani, e per Enrico Fink che porterà il pubblico in un viaggio musicale attraverso la storia degli ebrei d’Italia.
In apertura giovedì ci sarà l'intrattenimento musicale dedicato alle “note dal mondo” realizzato in collaborazione con l ’Orchestra Multietnica di Arezzo che vedrà l ’esibizione della fisarmonicista giapponese Madonna Funatsu e del chitarrista Giovanni Conversano. Madoka Funatsu, che fa parte dell ’Orchestra Multietnica Aretina, e il chitarrista Giovanni Conversano, napoletano di origine ma toscano di adozione, hanno avviato da tempo un progetto basato sulla diffusione della musica della tradizione italiana, della word music, non tralasciando omaggi ai grandi compositori italiani. Un viaggio dal nord al sud dell’Italia passando dai tanghi di Piazzolla alle tarantelle fino alle note “aretine” della colonna sonora del film “La vita è bella” composte da Piovani.
Il concerto conclusivo della serata vedrà l’esibizione alle ore 21,30 di Miriam Toukan e Idan Toledano insieme ad Amit Arieli. Miriam Toukan, cantante di origini palestinesi, e Idan Toledano, musicista israeliano, offrono una performance che unisce culture e tradizioni musicali diverse, promuovendo un messaggio di pace e coesistenza attraverso la musica.
Miriam Toukan, con la sua voce calda e avvolgente, è un’artista che ha saputo conquistare il pubblico internazionale grazie alla sua capacità di interpretare con sensibilità e passione le melodie della sua terra. Idan Toledano, chitarrista e oudista, accompagna Miriam con la sua maestria musicale, creando un dialogo sonoro che affascina e ispira. Amit Arieli, musicista, clarinettista e compositore israeliano ha vinto vari concorsi nazionali e si è esibito in formazioni cameristiche e in duo con il fratello in numerosi concerti in Italia e all'estero. Da diversi anni si interessa di musica tradizionale ebraica, in particolar modo di quella ashkenazita e chassidica della quale ha approfondito lo studio sia teorico che pratico. Si è esibito nel 1998 al Festival Internazionale klezmer a Safed (Israele). Il repertorio include brani tradizionali, composizioni originali e arrangiamenti che fondono sonorità mediorientali e occidentali, creando un’esperienza musicale unica e coinvolgente.
“In undici anni di attività – spiega Enrico Fink direttore artistico della kermesse - il Balagàn Café ha costruito qualcosa di più di un festival culturale di successo: grazie a programmi nati intorno alla curiosità e interesse verso il mondo ebraico ma sempre declinati sulla linea del dialogo e della conoscenza reciproca, ha offerto uno sguardo capace di illuminare spazi ancora immersi nell'oscurità dell'incomprensione e del pregiudizio. Oggi viviamo un momento drammatico, che non possiamo ignorare. La guerra ha scosso le coscienze e generato una discussione senza precedenti nella nostra città, nelle nostre comunità. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di prospettive nuove che scavalchino gli steccati, che contribuiscano a far nascere prospettive innovative, percorsi di riconoscimento dell'altro, delle sue ragioni, dei suoi diritti, della sua sofferenza. Percorsi che possano scardinare contrapposizioni sterili e ormai incancrenite. Il Balagàn farà la sua parte, portando nella nostra città esempi concreti di convivenza e dialogo: avremo occasione di incontrare personalità impegnate da tempo nella costruzione concreta di percorsi di pace”.
Come da tradizione ad accompagnare le serate l’iniziativa Saperi&Sapori, quest’anno dedicata a Jean-Michel Carasso, chef e ispiratore di mille ricette che in questi anni hanno accompagnato e donato gusto ai giovedì sera all’ombra della cupola della Sinagoga.
Non mancheranno, infine, come sempre le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico tutti i giovedì alle ore 19,30 al costo di 10 euro (prenotazione obbligatoria al numero 055 2989879, o in presenza presso la biglietteria della Sinagoga in via Farini, 6) e l'apericena nel giardino della Sinagoga con degustazione di prelibati piatti dal mondo ebraico, offerta consigliata 15 euro (prenotazione obbligatoria via email saperiesapori2024@gmail.com, posti limitati). Resterà aperto per tutta la serata il bar con la possibilità di assaporare cocktail dedicati all'evento in versione analcolica e alcolica.
Per maggiori informazioni: www.firenzebraica.it - www.jewishflorence.it