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sabato 06 dicembre 2025

"I Concerti al Cenacolo" dell'Associazione L'Homme Armé nell'area metropolitana fiorentina

07-11-2025

L’edizione 2025 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana (se non in Italia), si svolge dal 7 al 30 novembre 2025 e presenta quest’anno 12 eventi (6 concerti e 6 conversazioni) in tre diversi ambiti della musica antica: la canzone d’autore inglese tra Cinquecento e Novecento, il nuovo stile di canto nella Roma barocca (con un organico eccezionale di tre arpe barocche) e un omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina, uno dei musicisti italiani più famosi al mondo, in occasione dei 500 anni dalla nascita. Il progressivo aumento del numero degli spettatori spinge l’Associazione L’Homme Armé a perseverare nella scelta di allargare l’area della rassegna, toccando, oltre alla storica sede del Cenacolo di Andrea del Sarto nel Museo di San Salvi a Firenze, nuovi comuni e sviluppando nuovi contatti con associazioni, enti e pubblico.

Concerti

Venerdì 7 novembre, ore 18.30, Oratorio di Sant’Omobono, Borgo San Lorenzo (FI); ingresso libero

Sabato 8 novembre, ore 21, Museo di San Salvi, via di San Salvi 16, Firenze; € 10 intero, € 8 ridotto under 30

Domenica 9 novembre, ore 11.30, Biblioteca E. Ragionieri, Piazza della Biblioteca 4, Sesto Fiorentino (FI); € 10 intero, € 8 ridotto under 30

She loves you (yeah, yeah, yeah). La canzone d’arte inglese da Elisabetta I a Elisabetta II. Marta Fumagalli, voce; Gian Luca Lastraioli, liuto e ideazione; musiche di Thomas Campion, John Dowland, Henry Purcell, Robert Burns, Charles Dibdin, John Lennon, Paul McCartney e anonimi vari.

Ricorrendo alla collaborazione di “parolieri” d’alto rango (quali, ad esempio, William Shakespeare e Robert Burns), fin dai tempi del regno di Elisabetta I il genere della “canzone” ha avuto vastissima diffusione nella cultura anglossassone. Numerosissime sono infatti le raccolte di songs che i maggiori compositori delle diverse generazioni hanno pubblicato in seno a questo genere, iniziando da John Dowland e Thomas Campion per proseguire poi con Henry Purcell, Thomas Arne, Arthur Sullivan e innumerevoli altri fino a giungere, in anni più recenti, a Lennon e McCartney. Il concerto prevede l’esecuzione da parte del mezzosoprano Marta Fumagalli e del liutista Gian Luca Lastraioli di compisizioni di autori britannici riconducibili alla forma musicale dell’Art Song e composta nell’arco temporale che si estende dalla fine del XVI secolo fino metà del Novecento.

Sabato 22 novembre, ore 18.30 Fornace Agresti, Impruneta, Via delle Fornaci, 2; € 10 intero, € 8 ridotto under 30

Domenica 23 novembre, ore 17.30, Museo di San Salvi, Via di San Salvi 16, Firenze; € 10 intero, € 8 ridotto under 30

Harpa Romana. Arpisti e compositori nella Roma del Seicento. Riccardo Pisani: voce; La Smisuranza (Chiara Granata, Marta Graziolino, Elena Spotti): arpe; musiche di Marco Marazzoli, Orazio Michi, Andrea Falconieri, Stefano Landi, Luigi Rossi, Girolamo Frescobaldi, Giovan Carlo Rossi.

“Con le man vezzose e vaghe sì soave l'arpa tocchi” recita il testo poetico posto in musica dal famoso cantante e compositore romano Mario Savioni. L’arpa è nella sua regalità lo strumento che incarna maggiormente lo splendore politico e culturale della Roma dell’epoca: in città opera un grande numero di arpisti che offrono la propria arte alle più varie occasioni musicali, dalle Accademie alla celebrazione delle Quarant’ore. Tra i tanti arpisti attivi, alcuni mutano appunto il loro nome: è il caso tra gli altri di Marco Marazzoli, Orazio Michi, e Giovan Carlo Rossi, fratello del più noto Luigi Rossi, passati alla storia come Marco dell’Arpa, Orazio dell’Arpa e Carlo dell’Arpa. I musicisti che mutano il loro nome in “arpa” sono grandi virtuosi dello strumento, ma sono noti anche per la qualità delle proprie composizioni.

Harpa Romana è un concerto che veste gli appunti musicali di manoscritti inediti di musica vocale romana di una sonorità stupefacente: tre arpe accompagnano la voce in un tessuto cangiante e vivo. La ricerca storica si affianca all'immaginazione ed alla ricreazione degli esecutori che attraverso la propria vivacità musicale rendono coinvolgente ed attuale la musica di una generazione di compositori/arpisti acclamata nella Roma barocca. Ridare volto a questi musicisti è lo scopo di questo progetto: i ritratti inediti di questi virtuosi della "regina dell'instrumenti" rintracciano la voce specifica di ciascuno di loro in un quadro estetico condiviso.

Domenica 30 novembre, ore 17.30, Certosa di Firenze, via della Certosa 1, Galluzzo - Firenze; € 10 intero, € 8 ridotto under 30

Virgo et Mater. Intorno alla musica sacra di Giovanni Pierluigi da Palestrina

L’Homme Armé diretto da Fabio Lombardo. Giovanna Baviera, Marta Fumagalli, cantus; Andrés Montilla Acurero, Elisabetta Vuocolo, altus; Paolo Faciullacci, Riccardo Pisani, tenor; Davide Benetti, Gabriele Lombardi, bassus; Andrea Perugi, organo; musiche di Josquin Despres, Alfonso Ferrabosco, Christian Erbach, Orlando di Lasso e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

Un omaggio in occasione dei 500 anni dalla nascita di uno dei più famosi compositori italiani, noto in tutto il mondo per uno stile che è stato definito (anche con un equivoco storico) “alla Palestrina”. Il programma contestualizza la musica del compositore prenestino nel suo tempo, connotato dalla trasformazione dello stile franco-fiammingo tardo quattrocentesco nel nuovo stile italiano, anche alla luce dell’influenza del madrigale, il genere musicale più in voga nel ’500, di cui Pierluigi fu uno dei rappresentanti, anche se non il più famoso. Il programma testimonia anche come tra musica profana e sacra, a dispetto delle direttive del Concilio di Trento, ci fosse una virtuosa continuità artistica, culturale e religiosa.

Conversazioni

Venerdì 7 novembre, ore 17.30 Oratorio di S. Omobono, Borgo S. Lorenzo

Sabato 8 novembre, ore 20.30 Museo di S. Salvi, Firenze

Domenica 9 novembre, 10.30 Biblioteca E.Ragionieri, Sesto Fiorentino (FI)

Little songs. 500 anni di canzone inglese d’autore, a cura di Gian Luca Lastraioli. La canzone d’autore ha una storia lunghissima, probabilmente millenaria. Sin dai tempi del regno di Elisabetta I il genere della “canzone” ha avuto vastissima diffusione anche nella cultura anglossassone, spesso in associazione “parolieri” di prima grandezza (quali, ad esempio, William Shakespeare e Robert Burns). Le numerosissime raccolte di songs che i maggiori compositori delle diverse generazioni hanno pubblicato in seno a questo genere, iniziando da John Dowland e Thomas Campion per proseguire poi con Henry Purcell, Thomas Arne, Arthur Sullivan testimoniano la vivacità e l’interesse per questo genere musicale che, senza soluzionei di continuità arriva, in anni più recenti, all’inizio dello stile pop con Lennon e McCartney.

Sabato 22 novembre, ore 17, Fornace Agresti, Impruneta

Domenica 23 novembre, ore 16, Museo di San Salvi, Firenze

Il cantare sull’arpa nella Roma del Seicento. Stili e mode musicali al tempo di Urbano VIII, il papa Barberini, a cura di Fabio Lombardo, Riccardo Pisani e Chiara Granata. Nel fervore della vita artistica e culturale della Roma secentesca si sviluppa un nuovo stile musicale che trova nella Cantata uno dei generi più significativi di espressione. Il nuovo stile di canto trova nell’arpa, nelle arpe, uno dei suoi compagni più congeniali. A Roma si segnalano molti arpisti che vengono assoldati dalle famiglie più facoltose e inseriti persino nella pratica religiosa delle Quarant’ore.

Mercoledì 19 novembre, ore 17, Biblioteca del Comune di Scandicci (FI)

Al termine di un gran travaglio. La musica di Giovanni Pierluigi da Palestrina nel ‘500 italiano, a cura di Fabio Lombardo. Tra i compositori italiani più famosi al mondo (Verdi, Puccini, Vivaldi, Monteverdi, …) Giovanni Pierluigi da Palestrina è sicuramente il più “anziano” avendo operato nella seconda metà del ‘500, un’epoca caratterizzata in Italia da una fervidissima attività artistica, ma anche da turbolenze politiche e religiose piuttosto vistose. Per un compositore che ha operato tutta la vita nella Roma papale quelle turbolenze non rappresentavano un fatto secondario. Ma Giannetto Prenestino, come veniva più frequentemente chiamato nel suo ambiente, con la sua opera ha saputo attraversare il suo tempo lasciando un segno che ancora oggi è ritenuto indelebile.

Marta Fumagalli, mezzosoprano, consegue il diploma di Canto presso il Conservatorio di Musica "G.Verdi" di Como nel 2009. Nel 2022, frequenta la masterclass annuale di canto barocco presso il Polo Nazionale Artistico di alta specializzazione di Verona, sotto la guida del contralto Sonia Prina; si perfeziona con il controtenore Roberto Balconi presso il Conservatorio di Novara. Collabora regolarmente in particolare con ensembles specializzati in musica barocca (Cappella Neapolitana, Coro e Orchestra Ghislieri, L’Homme Armé, La Florida Cappella, La Risonanza, Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, Festina Lente, Vox Luminis, La Venexiana, Le Concert des Nations, Coro RSI/I Barocchisti, Les Musiciens du Louvre, Il canto di Orfeo, LaVerdi Barocca, Atalanta Fugiens, Cantar Lontano, Ensemble Salomone Rossi, La Divina Armonia, Dolce e Tempesta, Accademia degli Erranti, Allabastrina Ensemble) e si esibisce come solista in prestigiosi contesti in Italia e all’estero. Nel 2018, si aggiudica il Diapason D’Or Decouvérte per il disco della Messa in Re Maggiore di G. B. Pergolesi, inciso con il gruppo Coro e Orchestra Ghislieri diretto da G. Prandi, per l’etichetta Arcana-Outhere Music. Recentemente, molteplici dischi la vedono protagonista: M. da Gagliano, La Flora (Allabastrina ensemble, E. Sartori), per Glossa Music, G. F. Handel, Italian cantatas (Ensemble Fantazyas, R. Balconi) per Brilliant Classic, B. Marcello, Psalms and Sonatas (Ensemble Salomone Rossi, L. Cevidalli), A.Nola, Tristes erant Apostoli (Cappella Neapolitana, A. Florio) e C. Arrigoni, Tiranni affetti (Accademia degli Erranti), entrambi per l’etichetta Dynamic; A. Giannettini, L’Uomo in Bivio (Cantarlontano, M. Mencoboni), G. Bononcini, Oratorio La conversione della Maddalena (La Venexiana, G. Palomba), L. Rossi, Orfeo (Allabastrina Ensemble, E. Sartori) per Glossa Music.

Gian Luca Lastraioli, dopo gli studi presso il Conservatorio F. E. Dall'Abaco di Verona e presso l'Università degli Studi di Bologna ha iniziato nel 1982 l’attività professionale di liutista e tiorbista. Nel corso degli anni ha partecipato a innumerevoli concerti e festival di musica antica in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Olanda, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Polonia, Israele, Inghilterra, Stati Uniti, Danimarca, Norvegia, Belgio, Brasile, Nuova Zelanda, collaborando con numerosi ensembles specializzati nel repertorio medievale, rinascimentale e barocco. Gian Luca Lastraioli ha al proprio attivo oltre cinquanta registrazioni discografiche di musica antica pubblicate da alcune delle più importanti case europee. Tra le incisioni più significative realizzate in veste di liutista e maestro concertatore ricordiamo la prima integrale de Le Suites Medicee del compositore fiorentino Lorenzo Allegri, la prima registrazione assoluta de L'Aurora Ingannata di Girolamo Giacobbi, la prime registrazioni monografiche assolute dedicate ai compositori Enrico Radesca, Francesca Caccini, Carlo Milanuzzi e Cosimo Bottegari. Quest’ultimo disco è stato salutato dalla critica specialistica come un “vero teatro dei sentimenti con cui Lastraioli illumina a dovere uno dei periodi più straordinari della storia della musica”. Dal 2007 Gian Luca Lastraioli è maestro della Cappella di Santa Maria degli Angiolini con la quale, grazie a un finanziamento pluriennale della International Music and Art Foundation, cura incisioni discografiche ed esecuzioni concertistiche di inediti di musica italiana dei secoli XVI-XVIII. Gian Luca Lastraioli è attualmente insegnante di Liuto presso il Conservatorio di Musica A. Boito di Parma e presso la Scuola di Musica di Fiesole. E' stato a più riprese docente ospite presso la James Madison University (USA), presso la Pepperdine University (USA) e presso la Universidad Federal do Paraibo (Brasile). Nel 2012 è stato selezionato per assumere la carica di direttore artistico e musicale della European Lute Orchestra.

Riccardo Pisani è stato puer cantor nel Coro della Cappella Musica Pontificia “Sistina”. Dopo essersi diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia sotto la guida di Sara Mingardo, si è specializzato nei ruoli monteverdiani presso l'Académie Baroque d’Ambronay con Victor Torres e Leonardo García Alarcón e alla Fondation Royaumont con René Jacobs. Successivamente ha intrapreso un’intensa carriera concertistica con i più importanti ensemble di musica antica e direttori come John Eliot Gardiner, Rinaldo Alessandrini e Jonathan Webb. Ha inciso per Deutsche Grammophon, Glossa, Ricercar, Brilliant Classics, Dynamic; per Arcana ha pubblicato “La Cetra di Sette Corde” sulla figura di Francesco Rasi, celebre tenore del XVII secolo. Attualmente insegna Canto Rinascimentale e Barocco presso la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano.

Smisuranza è una parola che non si usa più nella lingua italiana. La si trova in un dizionario seicentesco (Venezia, 1623), dove i termini vengono spiegati con immagini poetiche oltre i confini della lingua d’uso. Così fantasia è potenza dell’anima, vago è ciò che riguarda il desiderio e l’amore, meraviglioso è ciò che eccede, godere lega il presente al futuro: del presente mi godo, meglio aspetto. Smisuranza è un modo di intendere la pratica musicale dove il gesto, l’esplorazione, la libera immaginazione, l’improvvisazione superano il limite di ogni possibile scrittura per creare un ascolto unico e inaspettato: il cuore dell’estetica seicentesca che diventa performance attuale e moderna.

Chiara Granata si è specializzata nell’esecuzione della musica antica su strumenti originali, studiando con Mara Galassi, conseguendo il diploma di arpa barocca e quello di arpa a movimento semplice all’Accademia Internazionale della Musica di Milano, e la laurea con lode al Conservatorio Dall’Abaco di Verona. Ha al suo attivo produzioni con diversi ensemble specializzati nella musica con strumenti originali tra cui La Venexiana, Les Concert des Nations, La Lira di Orfeo, Cremona Antiqua, Concentus Musicus, Akademie fur Alte Musik. Ha inciso per etichette quali Hyperion, Stradivarius, Dynamic, Glossa, Alpha, CPO, Sony, Naive, Claves. Tra le pubblicazioni, l’articolo Un’arpa grande tutta intagliata e dorata. New documents on the Barberini harp apparso sulla rivista musicologica «Recercare». Ha insegnato arpa barocca al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia.

Marta Graziolino si è diplomata in Arpa moderna presso il Conservatorio G. Verdi di Torino con G. Bosio. Successivamente ha conseguito il diploma di Arpa rinascimentale e barocca con Mara Galassi presso la Civica Scuola di Musica di Milano e il Certificat d'Etudes Complementaires Supérieures con Eugène Ferrè presso il Conservatorio di Lyon. Suona regolarmente con Les Musiciens du Prince-Monaco, Europa Galante, Accademia del Piacere, Musica Alchemica, L'Astrée, Anna Fusek, e occasionalmente con Les Arts Florissants, Pygmalion, La Divina Armonia, La Fonte Musica, il Bach Collegium Japan, Micrologus e altri. Ha effettuato più di 60 registrazioni per Decca, Opus111/Naive, Harmonia Mundi, K617, Amadeus, Glossa, ORF, Ramèe, BIS, Dynamic, Stradivarius, etc.

Elena Spotti si è diplomata in arpa moderna presso il Conservatorio G. Rossini di Pesaro e in arpa barocca presso il Conservatorio E.F. Dall’Abaco e la Civica Scuola di Milano sotto la guida di Mara Galassi, specializzandosi anche in arpa settecentesca à crochet. Ha collaborato come prima arpa con orchestre quali I Pomeriggi musicali, Teatro Bellini di Catania, Rai di Milano, Orchestra delle Baleari, esibendosi inoltre con le orchestre del Teatro alla Fenice, Orchestra della Svizzera Italiana, Teatro Regio di Torino, Orchestra dell’Opera di Oslo, etc. Ha collaborato con esembles di musica antica tra cui La Venexiana, Accademia Montis Regalis, Concerto Soave, Kammerorchester Basel, etc. Ha realizzato incisioni per Dynamic, Deutsche Grammophon, etc. È docente di arpa presso l’Accademia Vivaldi di Locarno.

Fondato nel 1982, l’ensemble L’Homme Armé svolge un’intensa attività di ricerca e di esecuzione concertistica e discografica del repertorio, principalmente vocale, dal Trecento al Seicento, dedicando particolare attenzione al repertorio fiorentino, ma senza tralasciare grandi opere della letteratura antica. L'Homme Armé ha collaborato con vari musicisti e direttori quali Frans Bruggen, Andrew Lawrence-King, Christophe Coin, Andrew Parrott, Kees Boeke, Alan Curtis. Da molti anni la direzione artistica del gruppo è affidata a Fabio Lombardo. Nel corso del tempo il gruppo ha sviluppato una riflessione sulle affinità tra alcune delle problematiche sollevate dalla “musica antica” e alcune forme di pensiero musicale attuale, ricercando analogie tra la ricerca della prassi esecutiva del repertorio antico e di quello contemporaneo. Ha così presentato con successo programmi molto particolari che affiancano musiche antiche e contemporanee da Josquin Desprez, Palestrina, Janequin, Vecchi a Messiaen, Kurtag, Hersant, Sciarrino, Pezzati, Pärt, Nono, Cage, Berio; di quest’ultimo in particolare sono state eseguite composizioni notevoli come Laborintus II, Cries of London e A-Ronne. Nel 2014 ha eseguito con grande apprezzamento della critica la Passione della piccola fiammiferaia del compositore americano David Lang, in un concerto replicato al festival «Architecture of voices» a Kiev e al Maggio Musicale Fiorentino.

L'Homme Armé è stato ripetutamente presente nelle stagioni concertistiche di importanti istituzioni e festival, come ad esempio Ravenna Festival, Teatro Valli di Reggio Emilia, Mart di Rovereto, Teatro Grande di Brescia, Teatro Regio di Parma, Unione Musicale di Torino, Amici della Musica (Verona, Mestre, Firenze), Orchestra della Toscana, Società del Quartetto di Milano, Festival Barocco di Viterbo, Festival Cusiano del Lago d’Orta, Concerti del Gonfalone di Roma; inoltre Canto delle Pietre, Segni Barocchi di Foligno, Taormina Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Anima Mundi di Pisa, Concerti al Quirinale (in diretta su Radio3) e Maggio Musicale Fiorentino. Ha partecipato più volte al festival «Fabbrica Europa»: nel 2006 in Laborintus II di Berio, nel 2011 con Missa Ockeghem (spettacolo multimediale realizzato in coproduzione con Tempo Reale, Maggio Musicale Fiorentino e in collaborazione con la Fondazione Michelucci) e nel 2012 partecipando al progetto Four. A night with John Cage con un programma di musiche vocali ed elettroniche. Recentemente è stato uno dei protagonisti delle Celebrazioni per i Mille anni della Basilica di San Miniato al Monte con due differenti programmi. Nel 2021 ha effettuato la prima registrazione mondiale della Passione secondo Matteo di Francesco Corteccia (1502-1571), riconosciuto come “musico del Serenissimo Cosimo de Medici” duca di Toscana. Sempre nel 2021 ha ideato ed eseguito nuovi programmi di concerto dedicati al Centenario di Dante e al V centenario della morte di Josquin Desprez, ormai ritenuto uno dei più grandi compositori della storia della musica.

Nel 2022 ha eseguito alcune repliche di un programma dedicato a Isaac e Weerbeke e alla musica di fine ’400 tra Firenze e Milano. Nel 2023 ha eseguito alcune repliche della Missa L'Homme Armé super voces musicales di Josquin Despres. L'8 ottobre 2023 L'Homme Armé ha festeggiato i propri “40 anni vissuti polifonicamente” con un convegno dal titolo È ancora antica la musica antica? Riflessioni polifoniche sullo stato della musica antica negli ultimi decenni, a cui hanno partecipato interpreti, storici e musicologi di fama internazionale. La giornata si è conclusa con l’esecuzione di un mirabolante mottetto a 40 voci di Alessandro Striggio, esempio stupefacente della politica culturale dei Medici nella seconda metà del ’500. Nel maggio 2024 e nel giugno 2025 l'Ensemble L'Homme Armé è stato presente nel cartellone del Maggio Musicale Fiorentino con programmi che hanno registrato un grande successo da parte di un pubblico in parte non abituato a questo repertorio. L'Ensemble L'Homme Armé fa capo alla omonima Associazione Culturale ETS che da molti anni svolge in Toscana una importante e continuativa attività di organizzazione e promozione della musica antica, con una ricercata progettualità artistica. Attualmente questa attività si esprime principalmente nella organizzazione annuale del “Festival Internazionale Floremus: Rinascimento musicale a Firenze”, giunto alla sua IX edizione, e della ormai storica rassegna dei “Concerti al Cenacolo: Musica Antica nell'area metropolitana di Firenze”.

Fabio Lombardo ha studiato composizione, analisi, musica elettronica, voce e direzione di coro a Firenze (Conservatorio L.Cherubini), Parigi (Centre d’art polyphonique et chorale), Siena (Accademia Chigiana) e Arezzo (Fondazione Guido d’Arezzo). Molti gli incontri stimolanti negli anni di formazione, tra cui S.Bussotti, D.S.Avalle, P.Grossi, A.Mayr, B.Porena, S.Caillat, R.Clemencic, A.Lawrence King. Particolarmente determinanti sono stati quelli con Fosco Corti e Romano Pezzati che hanno maggiormente influenzato le sue scelte artistiche e professionali. Nel 1982 ha fondato l’ensemble “L'Homme Armé” che è diventato uno dei migliori ensemble vocali italiani, dedito principalmente all’esecuzione della musica rinascimentale, barocca e contemporanea. Nel 1987, su invito di Piero Farulli, ha fondato la Schola Cantorum "Francesco Landini" della Scuola di musica di Fiesole, coro che ha diretto fino al 2022 e con il quale ha affrontato il repertorio oratoriale tra XVIII e XX secolo. L’attività concertistica lo ha portato in alcuni dei più importanti festival e stagioni musicali in Italia: Società del Quartetto (Milano), Orchestra della Toscana, Maggio Musicale Fiorentino, Unione Musicale (Torino), Anima Mundi (Pisa), Amici della Musica (Firenze), Teatro Valli (Reggio Emilia), Ravenna Festival, Taormina Festival, Segni Barocchi (Foligno), e in vari paesi europei (Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Ucraina, Turchia). Alla guida del Gruppo Polifonico "F.Coradini" di Arezzo, di cui è stato direttore artistico e musicale dal 1986 al 1998, ha vinto il primo premio al 44° Concorso Internazionale di Llangollen (Gran Bretagna) nel 1990 (primo coro italiano a vincere la categoria ‘polifonia per cori misti’ in oltre 40 edizioni). Ha collaborato con due dei suoi ensembles alla prima realizzazione moderna dei Salmi a quattro cori di Ludovico Grossi da Viadana con la direzione di Frans Brüggen (produzione Accademia Chigiana in diretta su RadioTre, 1994). In occasione delle celebrazioni per i 500 anni della nascita del melodramma ha curato insieme a Andrew Lawrence-King, su commissione del Comitato nazionale, la ricostruzione musicale degli Intermedi per la “Pellegrina” (1589), messi in scena al Teatro della Pergola di Firenze nel giugno 2000 con grande successo di pubblico. Dopo varie esperienze sul repertorio rinascimentale e barocco, anche con coro e orchestra, ha dedicato una crescente attenzione al rapporto tra musica antica e contemporanea interpretando opere vocali dei più importanti compositori degli ultimi decenni (Berio, Cage, Globokar, Hersant, Kurtag, Nono, Pärt, Pezzati, Sciarrino …), ideando anche progetti innovativi come ad esempio “Missa Ockeghem” realizzato per il Festival Fabbrica Europa nel 2011. Ha al suo attivo diverse registrazioni discografiche di musiche rinascimentali (Cristophorus, Tactus, ARTS, Dynamic, TempoReale, EMA). Ha sempre diviso la sua attività tra ricerca, ideazione e produzione artistica, direzione e insegnamento musicale, tenendo tra l’altro corsi e seminari presso varie Istituzione italiane e straniere.

Per maggiori informazioni: www.hommearme.it 

Foto: Jacopo Santini