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venerdì 01 novembre 2024
"Giocando con Orlando", l'assolo di Stefano Accorsi per la riapertura del Teatro della Toscana
09-05-2021
Il Teatro della Toscana riapre al pubblico nel segno del Teatro d'Arte e della Lingua Italiana: domenica 9 maggio 2021 alle ore 17.00 il Direttore Artistico Stefano Accorsi sale sul palco del Teatro Era di Pontedera e lunedì 10 maggio 2021 alle ore 18.45 del Teatro della Pergola di Firenze con "Giocando con Orlando – Assolo" ovvero tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani.
«Tornare a teatro dopo 430 giorni di chiusura è come tornare a respirare dopo essere rimasti senza ossigeno per tanto, troppo tempo, sia per tutti noi che ci lavoriamo che per il pubblico – dice Stefano Accorsi – sono molto emozionato, tornare in scena con un testo che amo così tanto e che parla dell'amore in tutte le sue forme mi sembra il modo migliore per riabbracciare tutti quelli che ci saranno».
«Dicono che a narrare storie il mondo diventi assai meno terribile, e per tal compito, in questi tempi amari dove a parlare sembra essere solo la realtà, ci siam messi all'opera, con passo volatile e leggero, ma per toccare sostanze alte e un sentire sincero – afferma Marco Baliani – Stefano Accorsi si cimenta con l'opera ariostesca cavalcando il tema oneroso dell'amore e delle sue declinazioni, amore perso, sfortunato, vincente, doloroso, sofferente sacrificale, gioioso e di certo anche furioso. Monologando, narrando, digressionando, le rime ottave del grande poeta risuoneranno in sempre nuove sorprese, in voci all'ascolto inaspettate, in suoni all'orecchio stupiti».
Giocando con Orlando – Assolo, coprodotto da Teatro della Toscana e Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, è una versione speciale che nasce dalla fortunata esperienza teatrale di Giocando con Orlando che ha visto Stefano Accorsi e Marco Baliani confrontarsi, in maniera appassionata e ironica, alla Pergola e negli altri maggiori teatri italiani, con le parole immortali dell'Ariosto.
Lavorare sull'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto è"un'impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti", come ha sottolineato il regista Marco Baliani, che ha lavorato sull'adattamento drammaturgico della monumentale opera in versi.
Con il monologo Giocando con Orlando – Assolo Stefano Accorsi restituisce al pubblico tutta la straordinaria ironia e modernità del poema cinquecentesco, quella per cui la bella Angelica, insidiata più o meno da tutti i cavalieri cristiani, finisce per cedere al musulmano Medoro (suscitando il furore di Orlando), mentre la guerriera cristiana Bradamante sposa il pagano Ruggiero. Lo spettacolo è un'esperienza unica che ci fa riscoprire la straordinaria forza di uno dei grandi capolavori della letteratura italiana. Alternando alle ottave originali di Ariosto quelle più prosaiche di Baliani, Accorsi usa la parola per suscitare stupore – la meraviglia di rinascimentale memoria – proprio come in una corte in cui il racconto nasce dall'incontro tra la fantasia di chi narra e lo stupore di chi ascolta. Sullo sfondo rimangono sempre in scena i cavalli monumentali opera dello scultore Mimmo Paladino. La guerra è la cornice della narrazione, ma l'orrore delle uccisioni si svela solo alla fine con il terribile duello tra i più forti guerrieri di una parte e dell'altra. Lo scontro sanguinoso avviene sull'isola di Lampedusa e non può mancare un riferimento a chi sulle rive e a quelle latitudini continua a morire anche oggi, come al tempo di Carlo Magno vi morirono il re saraceno Agramante e il paladino Brandimarte.
"Giocando con Orlando – Assolo" Tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani scene Mimmo Paladino impianto scenico Daniele Spisa costumi Alessandro Lai luci Luca Barbati adattamento teatrale e regia Marco Baliani