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venerdì 01 novembre 2024
Festival Cantieri Culturali Firenze: residenze, performance, incontri, pratica e ricerca
05-07-2021
Festival Cantieri Culturali Firenze fino al 9 luglio 2021 accoglie residenze, performance, incontri e contesti di pratica e ricerca trovando nell’incontro tra corpo e luogo il senso dell’agire artistico e dell’esperienza culturale partecipata. Le aree dell’Isolotto Vecchio, Argingrosso, Le Torri, Boschetto sono costellate di presenze che agiscono creando occasioni di relazione e scoperta del paesaggio, quest’anno ampliata da azioni e incontri sugli argini dell’Arno. Più di 80 artisti e professionisti del settore sono chiamati a esperienze di residenza volte alla creazione di performance e progettualità modellate sulle caratteristiche del territorio, comprendendo e coinvolgendo cittadini, abitanti e frequentatori nella sperimentazione delle potenzialità di ciascun luogo. Per due settimane è ridefinita una geografia emozionale originata non solo dai processi creativi, ma anche arricchita da incontri pubblici, mostre, installazioni e progetti speciali che in maniera diffusa vanno a innescare una conoscenza inedita ed esperienziale del territorio. Prosegue la ricca programmazione del Festival in una geografia di spazi inediti del Quartiere 4 di Firenze.
LUNEDÌ 5 LUGLIO si apre con l’incontro “L’abitudine e l’ambiente: ripensare la nicchia estetica” tenuto da Mariagrazia Portera, ricercatrice e docente di Estetica all’Università di Firenze. A seguire la performance “4Canti” di e con Giuseppe Muscarello su musiche dal vivo di Pierfrancesco Mucari. Compagnia Virgilio Sieni presenta “Luce a luce”, 6 danzatori su musiche dal vivo di Giacomo Ferrigato e Andrea Lovo. La serata si chiude con “La zattera d’oro” che attraversa le acque dell’Arno abitata da 3 danzatrici su musiche dal vivo di Veronica Chincoli e voce di Marta Ascari. MARTEDÌ 6 LUGLIO Paolo Basetti (curatore del Giardino Botanico Superiore di Boboli) e Mario Bencivenni (storico dell’architettura e dei giardini, del restauro e della tutela) nell’incontro “Aria-Acqua. Epifanie di una pioppeta in riva dell’Arno”. A seguire Accademia sull’arte del gesto, con la cura di Delfina Stella, nell’azione coreografica “Tempo libero”. Kinkaleri presenta la performance “ManYmucHKisskKIssYou” e MK/Michele Di Stefano chiude la serata con “Pezzi anatomici – Firenze”.
PROGRAMMA
LUNEDÌ 5 LUGLIO
H 17.00 Giardino delle Erbacce, Piazza dei Tigli MARIAGRAZIA PORTERA L’ABITUDINE E L’AMBIENTE: RIPENSARE LA NICCHIA ESTETICA _incontro
H 19.45 Stecca Michelucci, Viale dei Bambini (ritrovo Piazza dei Tigli) GIUSEPPE MUSCARELLO / PIERFRANCESCO MUCARI 4CANTI _performance
H 20.30 Piazza dell’Isolotto, Sagrato COMPAGNIA VIRGILIO SIENI LUCE A LUCE _performance
H 21.00 Piazza dell’Isolotto / Passerella / Argine Arno COMPAGNIA VIRGILIO SIENI LA ZATTERA D’ORO _performance
MARTEDÌ 6 LUGLIO
H 17.00 Argingrosso, Via dell’Isolotto (ritrovo Piazza Isolotto / Passerella) PAOLO BASETTI / MARIO BENCIVENNI “ARIA-ACQUA”. EPIFANIE DI UNA PIOPPETA IN RIVA DELL’ARNO _incontro
H 19.00 Via Assisi 20 ACCADEMIA SULL’ARTE DEL GESTO / DELFINA STELLA TEMPO LIBERO _performance
H 19.45 Parco dell’Argingrosso (altezza Via Gubbio) KINKALERI ManYmucHKisskKIssYou _performance
H 20.30 Campo dei Rossi del Calcio Storico Fiorentino, Via Assisi 20 MK PEZZI ANATOMICI Firenze _performance
LUNEDÌ 5 LUGLIO
H 19.45 viale dei Bambini, Stecca Michelucci (ritrovo Piazza dei Tigli) GIUSEPPE MUSCARELLO / PIERFRANCESCO MUCARI 4CANTI di e con Giuseppe Muscarello musica dal vivo Pierfrancesco Mucari disegno luci Danila Blasi Produzione Pindoc con il sostegno di MIC Ministero della Cultura | Regione Sicilia in collaborazione con Armunia/Festival Inequilibrio Nasce da una suggestione emersa osservando il quadrilatero vuoto di una piazza e le sue figure allegoriche che si stagliano tra verticalità architettonica e fughe orizzontali. Il progetto prende forma prima come cortometraggio per evolversi poi in una video installazione e diventare infine una live performance.
4Canti è un'ode alla bellezza e al silenzio. Si basa sulla purezza dell'improvvisazione e offre in un corpo solo le istantanee di 4 divinità a cui è dato un diverso timbro espressivo. Il danzatore incarna ciascuna identità in un susseguirsi di dissolvenze tra luce, suono e corpo. BACCO segue una partitura coreografica frammentata che si espande formando linee disarticolate e policentriche che rimandano ad antichi retaggi popolari. CERERE con la sua potenza terrena, carnale e generativa, usa la terra come elemento di fusione e protezione, madre selvatica che non si lascia persuadere dalla natura umana. EOLO crea imprevedibili traiettorie che nel fluire costruiscono dinamiche che proiettano il movimento oltre i perimetri. VENERE con la sua polifonia gestuale dichiara con lucidità il valore del coraggio ed esalta la capacità femminile di autodeterminarsi.
H 20.30 Piazza dell’Isolotto, Sagrato COMPAGNIA VIRGILIO SIENI LUCE A LUCE di Virgilio Sieni interpreti Jari Boldrini, Nicola Simone Cisternino, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Andrea Palumbo, Giulio Petrucci musiche dal vivo Giacomo Ferrigato (chitarra preparata), Andrea Lovo (percussioni e oggetti)
La performance è composta da due momenti distribuiti negli spazi adiacenti di Piazza dell’Isolotto: il sacrato e lo spazio del mercato. Nascondersi ed emergere dalla natura, creando un adagio che lascia intravedere la visione fiabesca di un boschetto viaggiante, è il tema del primo episodio. Nel secondo i cinque danzatori agiscono seguendo le tracce tattili di un giardino immaginario, ricercandone i sentieri e gli spazi d’azione secondo avvicinamenti spaziali e adiacenze tra corpi, toccando e giocando letteralmente con l’aura dell’altro.
H 21.00 (replica 7 luglio h 21.00) Piazza dell’Isolotto / Passerella / Argine Arno COMPAGNIA VIRGILIO SIENI LA ZATTERA D’ORO di Virgilio Sieni con Claudia Catarzi, Giulia Mureddu, Delfina Stella voce Marta Ascari musiche dal vivo Veronica Chincoli
La zattera d’oro è il segno scelto per inaugurare la V edizione del Festival Cantieri Culturali Firenze. Nasce con la ricostruzione della storica imbarcazione messa in azione per unire simbolicamente le due sponde dell’Arno, ripercorrendo la pratica antica dei renaioli come simbolo di riconnessione con la città. L’azione dell’attraversamento diviene rituale per la creazione di una danza sospesa che esplora il senso della fragilità e dell’incrinatura e dell’origine del gesto. La zattera sarà manovrata manualmente come da tradizione e, nel tempo dell’attraversamento, accoglierà una performance installativa che abita e attraversa lo spazio vuoto tra i due argini, attualmente congiunti dalla Passerella di Piazza dell’Isolotto.
MARTEDÌ 6 LUGLIO
H 19.00 Via Assisi 20 ACCADEMIA SULL’ARTE DEL GESTO / DELFINA STELLA TEMPO LIBERO a cura di Delfina Stella con un gruppo di cittadini del quartiere San Bartolo a Cintoia
Perché misurare qualcosa che non possiamo percepire con i nostri organi di senso? L’azione coreografica nasce dall’incontro con alcuni cittadini dell’area di San Bartolo a Cintoia. All’ingresso di un edificio scolastico, il movimento emerge in relazione alla natura elusiva e vissuta del senso del tempo, ricercando un dominio collettivo e condiviso di azione con uno sguardo sull’ozio e sulla sosta come raccoglitori di esperienze fisiche. L’etimologia del termine scuola riconduce al greco scholè che, in maniera sorprendente, significa ozio, riposo, tempo in cui riposarsi dalle fatiche della vita quotidiana per dedicarsi allo studio: studiamo il tempo libero come un gioco, trovando misure di rilassamento.
H 19.45 Parco dell’Argingrosso (altezza Via Gubbio) KINKALERI ManYmucHKisskKIssYou progetto Kinkaleri con Chiara Lucisano, Caterina Montanari, Daniele Palmeri, Michele Scappa produzione Kinkaleri Sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze - Bando Abitante 2021
ManYmucHKisskKIssYou descrive un percorso di residenza e una pratica di lavoro che si apre a nuove prossimità rendendo attivi una serie di percorsi fisici in convivenza, relazione e collaborazione con il territorio che li accoglie. Il tentativo è quello di liberare la forma in apertura verso il fuori, quasi come molecole espanse, soggettive, libere e sovrapposte che amplificano la valenza politica del corpo che le agisce. L’esperienza che si propone non è in rapporto con l’oggetto finito ma uno stato in atto, una situazione a cui si accede attraverso una serie di azioni valide per quel dato momento. Un’esperienza fisica in cui strutture già presenti, dall’immissione e circolazione di materiali originali al remix di altri preesistenti, diventano frammenti motori liberati in un nuovo contesto, rielaborati in partiture e inseriti in uno spazio aperto, generatore di una nuova forza dinamica dove il corpo, con la sua qualità e tecnica, diventa il medium di un altrove coreografico. Il lavoro vuole costruire un’occasione per sperimentare la relazione del corpo con lo spazio fisico e con il corpo degli altri, dando vita ad un gruppo/corpo che si concentra sulla presenza di un’entità densa, complessa e stratificata in relazione con lo spazio aperto, centro di tensione, punto di fuga, orizzonte, campo visivo. L'individuale e il collettivo diventano espressioni della stessa azione creativa, considerata operativamente come architettura fisica e corale, personale e d’insieme, dentro e fuori il luogo, lo spazio, il paesaggio.
H 20.30 Campo dei Rossi del calcio storico fiorentino, Via Assisi 20 MK PEZZI ANATOMICI Firenze con Biagio Caravano, Andrea Dionisi, Sebastiano Geronimo, Laura Scarpini, Loredana Tarnovschi, Francesca Ugolini progetto e coreografie Michele Di Stefano management Carlotta Garlanda | distribuzione Jean François Mathieu | make up Paolo Manciocchi coproduzione mk/KLm 2020 e Teatro di Roma in collaborazione con Oceano Indiano, Palazzo delle Esposizioni/public program mostra Sublimi anatomie 2019 con il contributo MIC e Regione Lazio
Sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze - Bando Abitante 2021
Pezzi anatomici è luogo di incontro tra attività spettacolare e ricerca sul linguaggio coreografico, con un atteggiamento che apre continuamente alla deriva, all’approfondimento e all’invenzione in diretta, ma in realtà offre al visitatore un meccanismo ritmicamente incalzante e strutturato, mimetizzato nel flusso distratto dell’esperimento. Un nucleo di danzatori stabile si insedia per qualche giorno a Firenze per costruire un tempo lungo di indagine anatomica che approda alla pura visione, senza irrigidirla in una proposta spettacolare estemporanea.