Da 22 anni Claudio Ascoli propone ogni estate la sua Passeggiata a San Salvi, intitolata “C’era una volta…il manicomio”, ora in scena da mercoledì 11 a venerdì 13 agosto 2021 alle ore 21.30. I posti sono limitatissimi, con prenotazione obbligatoria e pagamento anticipato.
“C’era una volta…” è un’affabulazione itinerante, un viaggio nella memoria, duro, emozionante, divertente, ogni sera diverso dalla precedente… “perché San Salvi possa davvero finalmente ripartire dalla cultura e dalla memoria”.
L’edizione 2021, assicura Ascoli, ha in serbo molte sorprese, a partire dall’intrigante sottotitolo: la notte dei lunghi cartelli…non celato riferimento alla cartellonistica installata da pochi giorni a cura dell’Asl, proprietaria di larga parte dell’area.
“C’era una volta…il manicomio”, è nata nel lontano 1999, ogni sera diversa dalla precedente, ha superato le 600 repliche e i 60.000 spettatori!
Vanta il riconoscimento di Unesco e Consiglio d’Europa come Passeggiata patrimoniale, proprio grazie alla parte in cui Ascoli accompagna i suoi passeggiatori lungo i viali di San Salvi, come in un viaggio nella memoria che si confronta con l’oggi e con un futuro che – per l’ex-città manicomio di Firenze – resta sempre incerto e contraddittorio.
In merito, la Convenzione di Faro, siglata in Portogallo il 27/10/2005 e recentemente ratificata anche dall’Italia recita all’articolo 2: “La Passeggiata patrimoniale ha come obiettivo principale la promozione della consapevolezza tra i cittadini, intesi come soggetti culturali, della loro interazione con il patrimonio culturale in cui vivono e lavorano ed in particolare, del beneficio che deriva dal vivere immersi in questo “patrimonio”, tanto per la sua portata storica, quanto per le attività attuali. Durante la passeggiata sia i partecipanti che gli organizzatori agiscono tanto come residenti quanto come testimoni dell’uso attuale del patrimonio culturale, e delle sue possibili trasformazioni future”.
Negli ultimi anni l‘evento ha girato in lungo e largo tra gli ex-manicomi italiani – tra cui, oltre Firenze, Trieste, Gorizia, Udine, Volterra, L’Aquila, Aversa, Napoli, Reggio Emilia, Quarto-Genova, Fermo e Palermo – in edizioni riferite alle singole realtà e situazioni.
Su “C’era una volta…” sono stati scritti saggi, redatte tesi e condotti dottorati di ricerca, e negli anni si sono accumulate decine di recensioni: ci piace qui riportare il commento scritto dal critico Enrico Fiore nel 2015, che oggi – ancora in pandemia e distanziamento sociale e non solo fisico - appare quasi profetico: “La situazione odierna, purtroppo, non appare diversa, poiché, se è stato eliminato il manicomio, non è stato eliminato ciò che stava dietro il manicomio. Scontiamo, tutti, la stessa condizione che fu degli ex matti. I meccanismi di potere ci privano del nostro «status» di persone e, dunque, della possibilità di stabilire un contatto vero e proficuo con gli altri. Siamo dei semplici numeri su un cartellino, appunto com’erano i ricoverati negli ospedali psichiatrici.”
In questa nuova edizione della Passeggiata ritornapreziosol’insegnamento dell’ultimo Basaglia, quello delle Conferenze brasiliane: “Un umanesimo nuovo ha necessità di un nuovo contenuto, poiché quello della logica mercantile è incompatibile con la possibilità di una nuova scienza, con una nuova visione della relazione. In altre parole, voler rifondare una scienza sulle vecchie basi vuol dire mangiare il proprio vomito: il vomito non produce che vomito, la merda produce merda. Invece il problema è cercare ciò che nasce dalla terra, cioè permettere che l'oppresso prenda possesso della propria voce”
Per informazioni, prenotazioni e prevendita biglietti: tel/whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it.