Dove sta il confine fra la scelta di ciò che è giusto per ogni persona e ciò che può rivelarsi socialmente pericoloso? Siamo protetti o sacrificati? È questo il tema che unisce gli spettacoli della rassegna di Teatro Solare, il collettivo di artisti e educatori, che dopo un intenso peregrinare, iniziato lo scorso settembre tra le periferie attorno a Firenze con Risonanze Metropolitane, fa ritorno a Fiesole con la nona edizione de “Il Sole d’Inverno”, il progetto di teatro che tenta di innescare un risveglio sociale dall’incontro tra arte e comunità. La rassegna è sostenuta da Fondazione CR Firenze.
Al centro degli spettacoli, che si terranno dal 18 al 27 novembre 2021 al Teatro di Caldine di Fiesole (Circolo Arci di Caldine, via Faentina 183), una riflessione sul rapporto fra l'individuo e la comunità, che è forse da sempre al centro dell’idea stessa di teatro, e fra la sensibilità e l'interiorità del singolo e l'organizzazione sociale. Otto gli appuntamenti in programma, che cominceranno con “Il Cappotto”, una produzione di Cantiere Obraz e Teatro dell’Elce in collaborazione con Postop Teatro, del regista romano Alessio Bergamo e degli attori Angelica Azzellini, Alessandra Comanducci, Domenico Cucinotta, Massimiliano Cutrera, Erik Haglund e Stefano Parigi, riuniti per la prima volta nel 2016 per Il Sole d’Inverno con il precedente lavoro “Appunti di un pazzo”.
Nella trama compare una città segnata dal conformismo e dall’ansia di prestigio sociale in cui c’è un elemento estraneo a queste tendenze; si chiama Acachi, un umile impiegato innamorato del suo lavoro. Quando acquisirà grazie a sacrifici e risparmi un nuovo Cappotto, che diventerà oggetto delle sue attenzioni, i colleghi vedranno un tentativo di adeguamento ai costumi collettivi. La sua marginalità, il suo isolamento sembreranno mitigati, ma alla prima occasione la città lascerà Acachi solo (18/19/20/21 novembre).
A seguire “Il volo di L”, una produzione di Teatro Solare che consegna al pubblico il contrasto tra l'immagine pubblica dell'uomo eroe veicolata dai mezzi di comunicazione e la sua intima realtà emotiva. La rappresentazione liberamente tratta da “Il Volo Oceanico” di B. Brecht è ideata e condotta dalla regista e attrice Angela Burico, che salirà sul palco con Maria Durbá, Alessandra Francolini e Edoardo Groppler. Le voci e gli oggetti generano ambienti, evocano presenze, veicolano intenzioni. Intorno ad un tavolo viene eseguita una partitura onirica e sognante che ripercorre l'impresa di Lindbergh ma quello che è visibile però è lo scheletro del suono, la sua esecuzione evocativa. La figura controversa di Lindbergh, primo uomo nella storia a sorvolare l'Oceano Atlantico con un piccolo aereo a motore, viene presentata da Brecht tanto come quella di colui che sfida le leggi della natura per spingersi oltre il mondo già conosciuto, quanto quella di un essere fragile che si trova a fronteggiare la Natura ed i propri limiti fisici e psichici (24/25 novembre).
La chiusura è affidata al Teatrino Pellidò, che porta in scena “Cervelli di plastica”, lo spettacolo per bambini e adulti che rispecchia e che mira a far riflettere e sorridere sulle abitudini di spreco del nostro tempo, trasformando in un paradosso di burattini quella che purtroppo è verità. Il testo e l’animazione sono del burattinaio Vincenzo Di Maio; nel racconto il cattivissimo Gino Pet ha aperto una fabbrica di plastica in cui lavora l’intero paese. Tutte le merci sono impacchettate nella sua plastica, tutti gli abitanti del paese comprano e buttano ogni giorno decine e decine di confezioni di plastica che contengono prodotti di plastica. Per fortuna un giorno torna in paese Toni Riduci, personaggio che farà di tutto per smascherare l’inganno che si nasconde dietro la fabbrica di Gino Pet (26/27 novembre).
Dice la responsabile organizzativa de "Il Sole d'Inverno" Claudia Costantini, a nome di tutto il Teatro Solare: “‘Il Sole d’Inverno’ nasce nel 2013 come manifestazione artistica rivolta alla comunità di Fiesole per portare il teatro d’arte nella dimensione quotidiana della vita di un territorio provinciale, con la convinzione che il teatro possa parlare alle persone, tutte. La manifestazione prende vita da un gruppo di fiesolani amanti del teatro, inizialmente guidati da Marco Di Costanzo regista e pedagogo, fiesolani che attraverso una produzione artistica restituiscono i frutti della loro ricerca a partire dagli amici, i parenti, i concittadini per arrivare alle persone più lontane con l’ambizione di creare qualcosa che non c’è. Oggi il Sole d’Inverno rimane l’evento nel quale riunire un gruppo di persone, artisti e pubblico, in un luogo come il teatro, per animarlo nell’incontro tra le persone e lo spettacolo d’arte”.
È importante – dichiara il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – che lo spettacolo dal vivo abbia potuto riprendere la sua attività con questa vivacità, come dimostrano le tante rassegne e i festival che sono davvero 'esplosi' a partire dalla scorsa estate e come dimostra questa nona edizione di 'Il sole d'Inverno'. Per sostenere queste realtà, così duramente colpite dall'emergenza sanitaria, e aiutare le tante maestranze che vi ruotano attorno, abbiamo rinnovato, incrementando le risorse, il bando 'Emergenza cultura' destinato alle realtà operanti nella Città metropolitana di Firenze e nelle Province di Arezzo e Grosseto, senza dimenticare le relative periferie. Siamo lieti di vedere che questo nostro impegno sta dando importanti risultati''.
Biglietti: intero 12 €; ridotto 10 € (under 18, gruppi con convenzione); unico 5 € per Cervelli di Plastica.
Ingresso riservato ai soci ARCI.
Per maggiori informazioni, programma e prenotazione obbligatoria: www.teatrosolare.it/soledinverno - info@teatrosolare.it