A San Salvi ultimo fine settimana della nona edizione del Festival Storie differenti che ha visto il susseguirsi di spettacoli ed eventi sempre in presenza di un pubblico numeroso ed emozionato: un particolare successo ha arriso alle produzioni dei padroni di casa, i Chille de la balanza, con i loro spettacoli su Pasolini e Antonin Artaud –Colette Thomas. Intensissimo e variegato il calendario degli ultimi appuntamenti.
Sabato 10 settembre 2022, alle ore 21.00, l’attesissimo ritorno di una compagnia molto amata a casa Chille. Parliamo del Teatro Scientifico di Verona che porta a San Salvi, “Clitennestra” di e con Jana Balkan e con Isabella Caserta. Lo spettacolo parte da un interrogativo: Clitennestra, vittima o carnefice? In questa rilettura Clitennestra ha già compiuto l’assassinio di Agamennone e lo rievoca fondendo passato e presente in uno spazio atemporale, mettendo a nudo il suo cuore sanguinante e ancora, nonostante tutto, follemente innamorata di Agamennone. Nello spettacolo del Teatro Scientifico, che parte dalla rilettura di Marguerite Yourcenar, Clitennestra è una donna che prima di essere carnefice è stata vittima, che si libera della nomea di criminale a cui la storia l’ha condannata: una donna che si ribella alla violenza che ha subito come moglie e madre e che pagherà il suo gesto con la vita.
Domenica 11 settembre 2022, giornata di chiusura del Festival con un doppio appuntamento. Alle ore 18 la scrittrice Jessica Pecchioli presenta Monica Fabbri e il suo libro di fumetti “Il buio cosmico”, la cui quarta di copertina recita: “Dov’è quel luogo in cui ci troviamo nel momento in cui ci innamoriamo di qualcuno? Sicuramente un posto dove accadono situazioni inconsuete, dove si confondono i propri limiti, dove non si ha paura di camminare ad occhi chiusi. Il buio cosmico è un’escursione di storie a volte ironiche, a volte taglienti che ci accompagnano all’inevitabile momento in cui si accende la luce”. Per quest’evento, l’ingresso è gratuito. Si consiglia comunque la prenotazione.
Last but not least, dopo l’apertura del Festival, anche la chiusura vede un omaggio a Pasolini, in questo caso firmato dal Teatro Invito di Lecco. Alle ore 21 va in scena “Dove sono le lucciole?”, coprodotto con OrtoTeatro, in scena Stefano Bresciani e Fabio Scaramucci, regia e drammaturgia di Luca Radaelli che così presenta il suo spettacolo: “Come nasce un poeta? Un giornalista cerca di ricostruire la vocazione letteraria di PierPaolo Pasolini recandosi laddove è cominciata, in Friuli. La sua guida sarà uno degli allievi dello scrittore, divenuto uomo, che convincerà lo scettico giornalista che la poesia è in ogni cosa. Attraverso i suoi ricordi emerge un Pasolini inedito, primordiale, come la lingua che echeggia di qua dall’acqua del Tagliamento. Un viaggio alla ricerca del mondo poetico di Pasolini, del suo rapporto con la natura, simboleggiato dalle lucciole ma anche della sua visione del mondo, sempre legata agli ultimi della terra, a quegli abitanti del terzo mondo che in una visione profetica preconizzò si sarebbero riversati sulle nostre coste. Come disse Alberto Moravia nella sua orazione funebre, ‘Pasolini era un vero poeta, come ne nascono pochi’. Ma oggi c’è ancora spazio per la poesia? Noi pensiamo di sì.”
Come sempre a San Salvi, i biglietti hanno un costo contenuto: intero € 10, ridotto coop arci € 8. Info e prenotazioni tel. 335 6270739, mail a info@chille.it. Ulteriori notizie sono su www.chille.it.
Qui è già annunciato il primo grande appuntamento dell’Autunno fiorentino, con il progetto dei Chille “La Periferia al centro. Gramsci Basaglia Pasolini” che si svolgerà dal 22 al 30 settembre, presentando eventi speciali all’Isolotto, sotto il murale di Gramsci disegnato da Jorit, e naturalmente a San Salvi.