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lunedì 04 novembre 2024

"E’ un brusìo la vita", omaggio dei Chille a San Salvi nel centenario della nascita di Pasolini

27-09-2022

Dopo la straordinaria serata-evento in Via Canova con “Il mondo è una unità. Si voglia o non si voglia” dedicato a Antonio Gramsci e Franco Basaglia, i Chille de la balanza continuano il loro progetto “La Periferia al Centro” all’interno dell’Autunno fiorentino con due momenti nel Quartiere 2.

Si comincia, e non poteva essere altrimenti, a San Salvi. Qui, da martedì 27 a giovedì 29 settembre 2022, alle ore 21.00, nel Teatro al chiuso ecco“E’ un brusìo la vita”, dichiarato omaggio dei Chille nell’anno centenario della nascita di Pasolini. Ingresso a 1 solo €, con prenotazione obbligatoria: tel/whatsapp 335 6270739 o mail a info@chille.it.

Lo spettacolo è stato appena presentato con successo a Genova al Festival Quarto pianeta – In-differenza, tutto dedicato a Pasolini.

Il titolo è preso dall’ultimo capoverso del poema pasoliniano “Le ceneri di Gramsci”. E’ un brusìo intende far dialogare aspetti meno noti, ma non meno significativi dell’opera pasoliniana, affiancando immagini da un breve film quasi fiabesco, “La terra vista dalla luna”, al suo poema forse più noto: “Le ceneri di Gramsci.”  Né sono tralasciate le poesie giovanili friulane, messe in canzone da Massimiliano Larocca, accompagnato da Martina Weber alla viola da gamba. Lo spettacolo si chiude con l’ultima intervista rilasciata a Furio Colombo il pomeriggio di quel 1° novembre 1975, poche ore prima dell’omicidio, e che Pasolini volle intitolare “Siamo tutti in pericolo“. Sarà Claudio Ascoli a far rivivere quelle tragiche, profetiche parole: Chiudere, nel mio linguaggio vuol dire cambiare. Cambiare però in modo tanto drastico e disperato quanto drastica e disperata è la situazione. Io ascolto i politici con le loro formulette, tutti i politici e divento pazzo. Non sanno di che Paese stanno parlando, sono lontani come la Luna. E i letterati. E i sociologi. E gli esperti di tutti i generi.

Ancora qualche parola su “Le ceneri”, poema recitato da Rosario Terrone in relazione con la creazione video sul cimitero acattolico di Roma di Marco Triarico e gli interventi di danza di Salvatore Nocera.  Il poeta si trova appunto davanti alla tomba di Gramsci e dialoga con le sue spoglie. Descrive un maggio autunnale, che sembra rappresentare “il grigiore del mondo”, differente da “quel maggio italiano che alla vita aggiungeva almeno ardore”. Tutto questo conduce, dopo la dichiarata necessità della passione dei sensi e per la vita, alla malinconica descrizione finale del quartiere operaio Testaccio. Qui Pasolini, osservatore di questo mondo e non partecipe delle gioie dei ragazzi, ne constata l’inevitabile declino: Ma io, con il cuore cosciente di chi soltanto nella storia ha vita, potrò mai più con pura passione operare, se so che la nostra storia è finita? 

Sempre ne “La periferia al centro” e nel Q2, i Chille costruiranno una Festa per i 10 anni della Biblioteca Luzi. L’evento principale sarà una Caccia al tesoro intitolata ‘Pazza idea di fare un libro con te’: persone da 0 a 90 anni sono a raccogliere informazioni, interviste, aneddoti sul loro quartiere e costruire insieme un libro da portare alla Biblioteca Luzi in via Ugo Schiff, 8, consegnandolo in dono nella Festa finale di venerdì 30 settembre alle ore 17.00!

Ulteriori informazioni sono sul sito www.chille.it