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martedì 05 novembre 2024
"La meraviglia" di Sonia Antinori con Carla Manzon nella Casa Schlatter di Firenze
08-10-2022
Sabato 8 ottobre 2022, alle ore 16.30, Casa Schlatter di Firenze (viale dei Mille 14) – antica dimora-studio di Carlo Adolfo Schlatter, artista appartenuto al panorama fiorentino di fine Ottocento, tra Decadenti, Macchiaioli e Simbolisti, oggi anche luogo d’arte che ospita mostre ed eventi di spettacolo dal vivo – ospita "La meraviglia" di Sonia Antinori con Carla Manzon per rinnovare la magia di un testo visionario, intriso dello stupore che abita ogni uomo e che rende ognuno ancora potenzialmente capace di viaggiare in altri tempi e spazi, oltre il conosciuto, oltre il ragionevolmente noto, verso la molteplicità dei mondi.
Nel 1602 il calzolaio Vincenzo Casciarolo, raccogliendo pietre nei calanchi del Monte Paderno per estrarne pigmenti, scoprì la pietra della meraviglia, spongia solis o lapis bononiensis, un esemplare di barite con straordinarie proprietà di fosforescenza, di cui scrissero scienziati, filosofi e pensatori, tra cui Galilei e Goethe. In questo cristallo gli alchimisti credettero di riconoscere la pietra filosofale e improvvisati cercatori sperarono fosse la traccia di una più vasta vena di preziosi nascosti nell'incavo della montagna. La storia si dipana attraverso le favole e le scoperte che hanno accompagnato questa avventura lunga quattro secoli e che ancora oggi affascina studiosi e naturalisti. Attraverso le rapsodiche memorie di una fantomatica donna senza nome e senza età, sfila una sarabanda di collezionisti, visionari, filosofi e scienziati, ossessionati dalla condizione di finitezza dell'uomo e accomunati da una vocazione ribelle e sapienziale. Carla Manzon – intensa interprete che ha lavorato con grandi maestri del teatro come Massimo Castri, Giorgio Strehler, Peter Stein – dà voce e ritmo a una storia senza tempo, con un afflato poetico che riporta lo spettatore in un tempo altro, alle proprie origini.La meraviglia è un poemetto teatrale per voce sola sull'immortalità, che in questa storia fantastica coincide con la capacità di sospendere il tempo, “emancipandosi dalla contingenza e dal pensiero dominante”.