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martedì 23 aprile 2024

La Democrazia del corpo: "Satiri" di Virgilio Sieni al CanGo di Firenze

30-11-2022
Da mercoledì 30 novembre a domenica 4 dicembre 2022, dopo essere stata presentata in numerosi festival nazionali, va in scena finalmente a Firenze "Satiri", nuova produzione 2022 creata da Virgilio Sieni, in occasione della nuova edizione del progetto "La Democrazia del corpo" a CanGo - Cantieri Goldonetta (via Santa Maria, 25).

Il Satiro potrebbe essere colui che getta lo sguardo nell’abisso dicendo sì alla vita: non la notte ma la sua primaveraI danzatori Jari Boldrini e Maurizio Giunti - su musica di J. S. Bach eseguita dal vivo al violoncello da Naomi Berrill - sono contagiati dall’interno, investiti dalla contemplazione rivolta al gesto simile, adiacente, simmetrico. Tracciano una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile, riconoscendolo diverso e amico. Inscrivendo forme di intesa e di empatia che si aprono a una disposizione musicale, le danze segnano lo spazio della materia inebriante che parla con il corpo. Il mondo quotidiano prende il largo e si separa dal gesto enigmatico che esplode tra il dionisiaco e l’apollineo. Ancora una volta la danza si presta a laboratorio della vita.

Mercoledì 30 novembre 2022, al termine dello spettacolo, incontro con Virgilio Sieni coordinato da Rodolfo Sacchettini.

"Il danzatore getta il corpo nell’abisso del gesto dicendo sì alla vita. Può darsi che siamo stati raggiunti dall’insegnamento del gesto che irrorandosi con lentezza nel corpo lo forgia senza mai appropriarsene: si potrebbe dire che lo studio del movimento sottrae al quotidiano quelle posture che poi tornano sotto forma di un’altra lingua. Questo porsi sulla soglia, che potrebbe sembrare anche un rimbalzo quale restituzione di una cosa solo poco tempo prima sconosciuta, penso si possa definire, o accostare, al senso del gesto poetico: inappropriabile, attraversabile, non forma in movimento ma corpo che trascolora e, come una nebulosa auratica, si confonde tra lontananza e vicinanza, opera secondo un’attenzione rivolta all’immersione dello spazio, alla tattilità spaziale che ci comprende. Il Satiro, come ci dice Nietzsche ne La nascita della Tragedia (1872) e per richiamo sapienziale Giorgio Colli ne La nascita della filosofia (1975), potrebbe essere colui che getta lo sguardo nell’abisso dicendo sì alla vita: non la notte ma la sua primavera. I due danzatori dello spettacolo sono contagiati dall’interno, investiti dalla contemplazione rivolta al gesto simile, adiacente, simmetrico. Una danza per dermatoglifi che tracciano l’aria e una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile riconoscendolo diverso e amico. Pescano dal fondo del gesto per inscrivere forme d’intesa e di empatia che si aprono a una disposizione musicale, le danze segnano lo spazio della materia inebriante che parla con il corpo. Il mondo quotidiano qui prende il largo e si separa dal gesto enigmatico che esplode tra il dionisiaco e l’apollineo. Ancora una volta la danza si presta a laboratorio della vita, affronta azioni disperate, titaniche, si pone sulla soglia con atteggiamento vigile, mantico, divinatorio. Ma è essa stessa scienza dello stare, specchio di risonanze e richiami cognitivi."
Virgilio Sieni

Per maggiori informazioni, prenotazioni e orari: www.virgiliosieni.it