Domenica 15 gennaio 2023, alle ore 16.45, va in scena "Rosalind Franklin. Un Nobel scippato" di Maria Luisa La Gamba e Marco Toninelli, con la regia di Elisa Russo, al Teatro Nuovo (via Pietro Fanfani, 16). Spettacolo in due atti e un epilogo sulla storia della scienziata inglese che scoprì la struttura a doppia elica del DNA attraverso la diffrazione dei raggi X. È uno dei casi più significativi dell’effetto “Matilda”.
Nata a Londra nel 1920, nonostante le difficoltà per una donna ad entrare nell’università e a fare ricerca nell’Inghilterra di allora, tradizionalista e puritana, divenne ben presto una scienziata rispettata e brillante. Dopo qualche anno, felice, a Parigi ottenne una borsa di studio per fare ricerca sul DNA al King’s College di Londra, un ambiente ottuso e misogino, dove fu emarginata. Dopo meno di due anni fu costretta ad andare via chiudendo prematuramente la ricerca sul DNA che l’aveva portata a raccogliere una grande massa di dati e di splendidi diffrattogrammi, fra cui la famosa foto 51. Tre colleghi: James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins usarono i dati e le immagini raccolti da Rosalind, assolutamente a sua insaputa, per mettere a punto e pubblicare il modello a doppia elica del DNA. La scienziata inglese aveva già intuito la morfologia ed il contenuto della molecola del DNA ma, come aveva confidato ad un collaboratore, sarebbero state necessarie ulteriori conferme sperimentali, prima di pubblicare ipotesi fantasiose e non esatte. Nel 1962 Watson, Wilkins e Crick ricevettero il Nobel della Medicina per le loro ricerche sul modello del DNA e non riconobbero il merito del contributo essenziale di Rosalind neppure durante il loro discorso di accettazione del premio. Quattro anni prima, il 16 aprile 1958, Rosalind Franklin era scomparsa per un doppio tumore alle ovaie, patologia dovuta, con molta probabilità, alla eccessiva esposizione ai raggi X.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Tel. +393715752170 - arciteatro.firenze@gmail.com