In occasione dei 20 anni dall’apertura di CANGO - Cantieri Goldonetta Firenze, questa prima parte de La Democrazia del corpo 2023 (la seconda si terrà in autunno) dal 10 febbraio al 12 maggio accoglie artisti tra i più significativi e importanti della scena nazionale e internazionale: mk/Michele Di Stefano/Lorenzo Bianchi Hoesch/Amir ElSaffar, Compagnia Virgilio Sieni, Nexcyia/Still & Jermay Michael Gabriel, Jurij Konjar, Compagnia Enzo Cosimi, Company Blu, Armando Punzo, Panzetti/Ticconi, Alessandro Sciarroni, Saburo Teshigawara/Rihoko Sato, Yasmine Hugonnet, ZOO/Thomas Hauert, Irene Russolillo, Tempo Reale, Daniele Ninarello.
La rassegna presenta, in tre mesi di programmazione, 16 titoli (per 32 repliche complessive) che indagano la danza, la musica, la parola, le immagini, i linguaggi del corpo, le arti performative, intrecciando narrazioni ricche di contaminazioni, stratificazioni e risonanze. Un’esperienza - artistica, culturale, partecipativa - che investiga declinazioni espressive, tessiture sonore, processi creativi, visioni, dettagli, segni e slanci poetici per tracciare una mappa emozionale e percettiva tra artisti e pubblico.
Al termine degli spettacoli, incontri con i protagonisti, coordinati da critici/critiche di settore, consentono allo spettatore un affondo ragionato e condiviso sull’opera vista e stimolano una riflessione sulle più recenti ricerche ed espressioni dell’arte performativa contemporanea.
Nel programma anche laboratori per danzatrici/danzatori condotti da alcuni dei coreografi ospiti: Jurij Konjar, Marta Ciappina, Thomas Hauert.
PROGRAMMA
Venerdì 10 febbraio ore 20 e sabato 11 febbraio ore 19
venerdì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Alessandro Iachino
MK / MICHELE DI STEFANO / LORENZO BIANCHI HOESCH / AMIR ELSAFFAR (IT/USA)
Maqam
La parola araba ‘maqam’ indica, tra i suoi tanti significati, il sistema di organizzazione melodica della musica tradizionale, una tecnica di improvvisazione praticata in tutto il Medio Oriente. mk esplora la relazione tra ambiente sonoro e coreografico in un concerto-coreografia in cui sette corpi incontrano dal vivo la musica elettronica di Lorenzo Bianchi Hoesch e i canti della tradizione araba di Amir ElSaffar, profondo conoscitore del maqam iracheno e valido esponente del jazz contemporaneo.
Lunedì 13 febbraio, martedì 14 febbraio, mercoledì 15 febbraio ore 20
lunedì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Gabriele Rizza
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI (IT)
Le Tue Labbra / Sul Cantico
«Essere abbagliati: non solo dalla luce ma dalle minime risonanze dei riflessi che dal buio collaborano alla nascita dei movimenti. In questo clima di notturno interrotto, i gesti provengono dalle zone abissali del buio. Intorno ai corpi regna il vuoto e solo le misure della luce riflessa tracciano una mappa sensibile di avvicinamenti e adiacenze. L’infinito che si raggruma nello spazio minimo dei due corpi appare inesauribile». Virgilio Sieni
Venerdì 17 febbraio ore 20, sabato 18 febbraio ore 19, domenica 19 febbraio ore 16
venerdì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Gabriele Rizza
COMPAGNIA VIRGILIO SIENI (IT)
Ode Barbara / Sul Cantico
«Siamo nel canto, il canto inaspettato dove il movimento crolla faccia a faccia nello spazio vacuo di una stanza trasparente. Un luogo attraversato e nomade accoglie una danza fatta di gesti incrinati, difonici, rivolti a uno spazio tattile imminente e allo stesso tempo ombroso che si forma dal vento minimo delle cose. Ne emerge una danza cantata che dialoga chimicamente con le molecole dell’aria e del corpo fino alla sparizione». Virgilio Sieni
Sabato 25 febbraio ore 19
Nell’ambito di Black History Month Florence
NEXCYIA (USA/FR)
STILL & JERMAY MICHAEL GABRIEL (IT/ET/ER)
E il clamore è divenuto voce
Nexcyia (Adam Dove, afroamericano/francese che vive tra Parigi e Londra), sound artist e musicista ambient sperimentale, intreccia un sound design aspro e paesaggi sonori estremi creando un ponte tra stati d'animo, emozioni e luoghi attraverso il rumore, la sintesi granulare, le texture, i ritmi.
Still (Simone Trabucchi) & Jermay Michael Gabriel (italo/etio/eritreo nato ad Addis Abeba) utilizzando una tavolozza rigorosa di sintetizzatori, strumenti tradizionali come il masenqo e l’ocarina, oltre alla voce, costruiscono vorticosi pastiche basati sulla ripetizione e sulla sorpresa.
Sabato 4 marzo ore 19 e domenica 5 marzo ore 16
sabato, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Alessandro Iachino
JURIJ KONJAR (SI)
Goldberg Variations
Jurij Konjar nel 2007 inizia a osservare il video di Walter Verdin “Goldberg Variations” basato sulla performance del 1986 The Goldberg Variations by J.S. Bach, played by Glen Gould, improvised by Steve Paxton. Dal 2009 improvvisare sulle Variazioni interpretate da Paxton diventa per Konjar una pratica quotidiana che porta a nuovi personali esiti. Danzandole ogni giorno, il coreografo sloveno ha avviato un processo che si rinnova nell’innesco tra il tempo, la musica, sé e il pubblico.
Sabato 11 marzo ore 19 e domenica 12 marzo ore 16
domenica, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Maria Paola Zedda
COMPAGNIA ENZO COSIMI (IT)
Le lacrime dell’Eroe
Installazione coreografica sulle Eumenidi
Si ispira al terzo capitolo dell’Orestea, Le Eumenidi. Il dramma è già avvenuto e l’azione percorre i dialoghi di un processo qui riportati grazie al confronto con un’intelligenza artificiale. Il controllo divino è rappresentato dall’invasione del tracciamento digitale nella vita quotidiana. Una riflessione sul ruolo della democrazia oggi, sulla post-verità, sull’uso di algoritmi nella creazione dell’immagine, che apre la tragedia alla contemporaneità.
Sabato 18 marzo ore 19 e domenica 19 marzo ore 16
sabato, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Piero Meucci
COMPANY BLU (IT)
Materia Generativa
Reinventiamo costantemente noi stessi e il mondo che ci circonda. La struttura elabora riprese multiple e immagini digitali, unisce danza, musica, video arte in una cornice estemporanea generativa di percezioni. Forme di una nuova materia che vuole rimanere intima si aggiungono in un qui e ora irreale ma sensibile, un ambiente indefinibile oltre il contatto umano della presenza. La ricerca porta in scena ed esplora la generazione artistica de-materializzando la creatività soggettiva.
Sabato 25 marzo ore 19 e domenica 26 marzo ore 16
sabato, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Gabriele Rizza
ARMANDO PUNZO (IT)
Il Figlio della Tempesta
Musiche, Parole e Immagini dalla Fortezza
Un progetto musicale-performativo che rielabora l’universo iconografico, sonoro ed emozionale della Compagnia della Fortezza ripercorrendone la storia in occasione dei trent’anni di attività nel carcere di Volterra. Un allestimento speciale pensato come un viaggio affascinante tra le orme tracciate dalle ultime produzioni. Un concerto-spettacolo in un susseguirsi incalzante di musiche, parole, immagini: le note riempiono lo spazio, entrano nelle vene e nel cuore e riverberano con le voci e le visioni.
Giovedì 30 marzo e venerdì 31 marzo ore 20
giovedì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Rodolfo Sacchettini
PANZETTI / TICCONI (IT)
Harleking
Un demone dall’identità ambigua e multipla che ricorda l’Arlecchino della Commedia dell’arte, un servo furbo mosso da inclinazioni animali e un’inappagabile fame. Nel suo linguaggio ipnotico, i contenuti, spesso estremi e opposti, si fondono in un sistema metamorfico fluido in cui tutto può accadere, ma che tutto confonde. Evoca un’antica decorazione muraria in cui figure mostruose emergono tra eleganti volute. Figure grottesche, capaci di muovere il riso pur senza rallegrare.
Mercoledì 5 aprile e giovedì 6 aprile ore 20
mercoledì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Alessandro Iachino
ALESSANDRO SCIARRONI (IT)
Op. 22 No. 2
«Alessandro [Sciarroni] scrive una figura femminile agghindata di piume affilate e dotata di unghie limate. Eppure, nascosti dal luccichio di un presunto vigore, gli occhi appaiono ridotti a una sottile fessura, l’eloquio zoppicante al cospetto della morte, la pelle tremolante. Non sono forse io? Ex bambina che ha ridicolizzato la vita sfidando gli eventi con frecce purple. Lo scrittore si avvicina, comprende e non teme. La felicità è afferrata». Marta Ciappina
Mercoledì 12 aprile e giovedì 13 aprile ore 20
mercoledì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Stefano Tomassini
KARAS - SABURO TESHIGAWARA / RIHOKO SATO (JP)
Adagio
Gli adagi di Mahler, Beethoven, Bach, Mozart, Rachmaninov, Ravel, Bruckner accompagnano il nuovo lavoro di Saburo Teshigawara. I gesti del grande artista giapponese si uniscono, come in un rituale, a quelli della sua storica collaboratrice Rihoko Sato. I due danzatori appaiono sospesi in un tempo irreale, alla ricerca di un’essenza che si manifesta nell’incontro tra musica e danza. Come poesie coreografiche, intensi duetti mostrano la potenza e l’incanto dei corpi in movimento.
Sabato 15 aprile ore 19 e domenica 16 aprile ore 16
sabato, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Pietro Gaglianò
YASMINE HUGONNET (CH)
Le Récital des Postures
Il recital è una forma di concerto per un solo strumento. Qui si tratta di un corpo, con il quale la solista esegue posture accordate a una partitura di note sospese nel silenzio, meditative. Tante pose tenute mentre il movimento circola nell’immaginazione dello spettatore. Il corpo svela i suoi semplici misteri con una fertile potenza evocativa. Il disegno dell’insieme, il lavoro sulla sagoma, l’umorismo della Hugonnet, fanno eco alla materialità della presenza. Incastonato nel bianco della scena, il corpo si impone e si fa dimenticare, fino a farsi voce e a parlarci da dentro la pelle.
Giovedì 20 aprile e venerdì 21 aprile ore 20
giovedì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Rossella Battisti
ZOO/THOMAS HAUERT (CH/BE)
Efeu _ prima nazionale
La vita e gli esseri viventi costituiscono un’anomalia in cui materia ed energia, in origine disordinate, si coordinano ingegnosamente. Ogni organismo si distingue per la capacità di sollevarsi da solo contro la gravità, impresa impossibile per la materia inanimata. Il movimento è parte integrante della vita. L’alternanza tra tensione e rilassamento, tra resistenza e abbandono alla gravità, è base, focus e campo creativo di questo nuovo progetto. Una sorta di inno alla vita, alla terra e alla sua fragile atmosfera.
Venerdì 28 aprile ore 20
al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Chiara Brilli
IRENE RUSSOLILLO (IT)
Dov’è più profondo
Uno spettacolo fatto di corporeità, suoni, voci, immagini - esito di un processo creativo sviluppato sulle oralità tradizionali dei territori ospitanti - in cui convivono narrazioni sovrapposte, canti di varia provenienza, tracce di culture, identità, tradizioni, svincolati dall’ideale di purezza per dare spazio alla mescolanza. La creazione, quasi un rituale, convoca a sé la potenza del canto come luogo di condivisione sensibile tra esseri umani, per celebrare la semplicità e l’importanza del vivere insieme.
Giovedì 4 maggio ore 20 e venerdì 5 maggio ore 19 e ore 21
giovedì, al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Fulvio Paloscia
TEMPO REALE (IT)
XENAKIS | La Légende d’Eer
Per altoparlanti e dispositivi luminosi (2022)
Un’opera audiovisiva performativa e installativa che reinterpreta la storica composizione del 1977 del celebre compositore greco Iannis Xenakis. L’organismo site specific immaginato da Tempo Reale - cento dispositivi luminosi autocostruiti tratti dalla quotidianità, mille metri di cavi e nove altoparlanti - vive, abita, invade lo spazio esperito liberamente dai fruitori, immersi in una nuova e spettacolare dimensione acustica e visiva.
Venerdì 12 maggio ore 20
al termine dello spettacolo, incontro coordinato da Pietro Gaglianò
DANIELE NINARELLO (IT)
NOBODY NOBODY NOBODY It's Ok Not To Be Ok
(Appunti, celebrazioni e proteste di un corpo vulnerabile)
Partendo dalla propria esperienza autobiografica, la performance si manifesta come processo totalmente aperto, un discorso danzato che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, della violenza e dell’offesa. Una serie di “proteste” che nascono da pratiche solitarie e meditative per offrire la propria vulnerabilità come condizione attraverso cui lasciare operare la propria rivoluzione.