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martedì 05 novembre 2024
"Bellissimi sconfitti" di Johannes Bramante con Francesca Accardi al Teatro di Cestello
25-02-2023
Cosa accadrebbe oggi se una giovane donna innamorata fuggisse dal suo paese insieme al suo amante? Probabilmente nulla di particolarmente rumoroso. Ma non è così nel caso di "Bellissimi sconfitti", ultimo spettacolo teatrale della Compagnia Coturno 15, che debutta in anteprima il sabato 25 febbraio 2023, alle ore 20.45, al Teatro di Cestello di Firenze.
Johannes Bramante, scrittore e drammaturgo romano, immagina una giovane donna con serie disabilità intellettive, costretta a girare per i viottoli del suo paese zoppicando e alla mercé della benevolenza dei suoi compaesani. E proprio questa “donna dei margini”, interpretata dall'attrice riminese Francesca Accardi, s'innamora. Ed è un amore purissimo e ingenuo, potentissimo e logorante: Loretta, così si chiama la donna, s'innamora di Halef, un bracciante immigrato, mal visto dagli abitanti della piccola comunità provinciale dove entrambi risiedono. Loretta è benvoluta dai suoi concittadini, il suo fare infantile e la sua incapacità di confrontarsi con il mondo reale l'hanno resa una “figlia adottiva” di Don Michele che la mantiene in cambio di piccoli lavoretti nella sagrestia, il massimo di quello che Loretta è in grado di fare per contribuire alla società. Le giornate monotone ma piene di fantasia della ragazza disabile vengono interrotte dall'arrivo di un gruppo di immigrati. Mentre gli abitanti del paesino guardano con diffidenza i nuovi arrivati, Loretta è molto più curiosa. Presto fa – o crede di fare – amicizia con uno di loro: Halef. La bellezza inconsueta del ragazzo venuto da lontano non fa che gettare legna sul fuoco delle fantasie di Loretta che – tra reali segni d'affetto da parte dell'amato e iperbolici voli dell'immaginazione – arde di sentimenti finora sconosciuti. Con il tempo la situazione del gruppo di immigrati peggiora. Il lavoro nei campi e la totale mancanza di empatia da parte di una popolazione del paesino rendono la vita dei nuovi arrivati particolarmente dura. Anche Halef soffre.Loretta tenta, con trovate ardenti ma bambinesche, di tirar su il morale di quell'uomo che l'ha fatta innamorare, ma a poco valgono i suoi regalini e i suoi sorrisi. Infine l'unica soluzione: fuggire insieme a Halef e cercare fortuna altrove, in un paese immaginario, in un futuro distante, in un Eden lontano. Loretta pianifica tutto. Alle spese di viaggio sopperirà con un piccolo furto: ruberà il prezioso ostensorio dalla chiese di Don Michele.Ma poi, nel pomeriggio in cui il piano è messo in atto, le cose ovviamente non vanno per il verso giusto. Piccola, fragile e ingenua com'è, Loretta non riesce a portare a termine quel che ha immaginato. Troppa distanza tra la fantasia e la realtà. Le tematiche della disabilità e dell'immigrazione che vi sono tematizzate, oltre alla generale sensibilità per ciò che avviene "ai margini" rendono lo spettacolo particolarmente adatto ai giovani e a chi ha a cuore il destino di quella parte della società le cui individualità sono spesso dimenticate dalla comunicazione di massa.