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giovedì 28 marzo 2024

"Ionesco Suite" di Emmanuel Demarcy-Mota in scena al Teatro della Pergola di Firenze

30-03-2023
Dal 30 marzo al 6 aprile 2023 al Teatro della Pergola di Firenze (Via della Pergola, 12/32) sarà in scena "Ionesco Suite" di Emmanuel Demarcy-Mota, basato sugli scritti di Eugène Ionesco per la regia di Emmanuel Demarcy-Mota & la Compagnia del Théâtre de la Ville – Parigi. Lo spettacolo è il primo esito del progetto L’Attrice e l’Attore Europei che vede il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville uniti nel formare un interprete capace di superare tanto i confini nazionali, quanto le barriere linguistiche. Nel cast sono previsti, infatti, anche attrici e attori del Teatro della Toscana, selezionati dopo momenti di lavoro condotti a Firenze e a Parigi dalla compagnia del Théâtre de la Ville e da Demarcy-Mota. "Ionesco Suite" è un tributo all’anti-azione del teatro dell’assurdo di Ionesco, al rifiuto della trama, all’uso del colpo di scena adoperato non per far avanzare l’intreccio, ma per stupire lo spettatore, per concedergli una risata, per riscattarlo dalla tensione.

Da segnalare: il 31 marzo, ore 16.00, dialogo pubblico con la figlia di Eugène Ionesco, la scrittrice Marie France Ionesco; il 1° aprile, ore 11, studenti di medicina francesi dell’Académie Culture-Santé del Théâtre de la Ville si confrontano con medici, praticanti e studenti italiani, e daranno poi vita a una speciale replica di Ionesco Suite il 2 aprile, ore 11.00; il 5 aprile, ore 18.30, incontro pubblico con Fernando Arrabal, ultimo esponente delle grandi avanguardie storiche del ’900, con la lettura della lettera di Arrabal a Francisco Franco a cura di Vinicio Marchioni. Tutti gli incontri sono al Teatro della Pergola, a ingresso libero con prenotazione online.

"Ionesco suite" e gli eventi intorno allo spettacolo sono in lingua francese con sovratitoli o traduzione simultanea in italiano.

Il Teatro della Toscana ha con il Théâtre de la Ville di Parigi un rapporto forte e coeso. Cinque anni sono trascorsi dall’avvio del partenariato, cinque anni segnati dalla volontà di creare ponti tra le discipline, i Paesi e le generazioni, di costruire un nuovo modello di teatro aperto alla società e impegnato nelle sfide del presente e del futuro. È la continua condivisione della missione di costruire, di inventare, di interrogare la forza della cultura e dell’arte per far dialogare e unire le generazioni fra il XX e il XXI secolo. Tutto parte dalla Carta 18-XXI, ideata e scritta dal direttore del Théâtre de la Ville Emmanuel Demarcy-Mota e dall’astrofisico Jean Audouze, sottoscritta dal Teatro della Toscana, che ne è ambasciatore in Italia, e letta a Firenze nell’ottobre 2019. Tradotta in sei lingue, la Carta 18-XXI è un invito a immaginare e a realizzare progetti con i giovani del XXI secolo su temi come Europa, Salute, Ambiente, Educazione, Formazione, assi portanti della carta.

Siamo di fronte, dunque, a una visione comune delle due Istituzioni fondata su riflessioni intorno alle questioni artistiche, culturali e sociali che plasmano e arricchiscono ogni giorno lo spazio comune franco-italiano nel cuore dell'Europa. Si tratta di una forte europeizzazione dell’agire artistico e un impegno costante nei confronti dei giovani che oggi porta il Teatro della Toscana a ospitare Ionesco Suite. Lo spettacolo identitario del Théâtre de la Ville, diretto da Emmanuel Demarcy-Mota, è in esclusiva italiana dal 30 marzo al 6 aprile al Teatro della Pergola di Firenze, nel Saloncino “Paolo Poli”.

La versione presentata quest’anno, dopo il grande successo di Ionesco Suite della scorsa stagione, è il primo esito de L’Attrice e l’Attore Europei, progetto che nasce nell’ottica di una rinnovata Europa della Cultura. Il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville sono uniti nel formare un interprete capace di superare tanto i confini nazionali, quanto le barriere linguistiche. Un “attore aumentato”, un attore engagé, che impegni e si impegni in campo artistico e sociale anche su questioni sanitarie e scientifiche; un attore in grado di far parte di compagnie di nazionalità diverse. In scena, così, accanto alla compagnia francese formata da Charles-Roger Bour, Céline Carrère, Jauris Casanova, Antonin Chalon, Sandra Faure, Stéphane Krähenbühl, Gérald Maillet, sono previsti anche attrici e attori del Teatro della Toscana, selezionati dopo momenti di lavoro condotti a Firenze e a Parigi dalla troupe del Théâtre de la Ville e da Demarcy-Mota, uno per replica: Davide Arena (il 4 aprile), Federica Lea Cavallaro (il 31 marzo), Arianna Garcea (il 30 marzo), Ghennadi Gidari (il 6 aprile), Nadia Saragoni (il 1° aprile), Sebastiano Spada (il 5 aprile).

Ionesco Suite è un mosaico di frammenti dell’assurdo, estratti da sei testi del teatro di Eugène Ionesco, dai più classici come La Cantatrice Calva e La Lezione fino ai meno noti, come Jacques ovvero la sottomissione, Delirio a due, Come preparare un uovo sodo, Esercizi di conversazione e dizione in francese per studenti americani. Sono tutti ricuciti attorno a un pranzo di famiglia, dove le attrici e gli attori rinunciano alla sacrosanta costruzione del personaggio e si scambiano di ruolo nell’atto di passarsi un bicchiere, si accusano, si amano, festeggiano, si lanciano torte, si inzuppano di acqua e di vino, mentre il trucco viene via insieme alle loro difese. E il personaggio si scioglie, lasciando scoperto l’essere umano.

Le ripetizioni e i dialoghi portati allo sfinimento costruiscono l’intreccio di un affresco sulla difficoltà di essere (da soli, in due, nella società…), l’arbitrarietà del linguaggio, il sogno e la morte, il livellamento dell’individualità, la manifestazione del potere e della dominazione (affettiva o intellettuale). Lo stesso linguaggio, infatti, si rifiuta di collaborare. È usurato, spolpato, si rifugia in interminabili giochi di parole e scioglilingua per sfuggire alla vacuità degli scambi quotidiani, alle mediocri chiacchiere da convenevoli, alle trite convenzioni verbali delle coppie.

Un altro aspetto sottolinea particolarmente il ritorno di Ionesco Suite a Firenze. Momento cruciale della tenitura dello spettacolo al Teatro della Pergola è, infatti, il coinvolgimento dell’Académie Santé-Culture del Théâtre de la Ville, la piattaforma di scambio tra cultura e medicina che mira ad approfondire non solo i punti di contatto tra salute ed espressione artistica, ma anche il comportamento umano e il ruolo del cervello nella gestione delle emozioni e della motricità, anche in rapporto a pazienti nei quali questo controllo è compromesso, come i malati di Parkinson; e parallelamente in grandi personaggi del teatro, come Amleto.


È possibile acquistare gli abbonamenti del Teatro della Pergola, il carnet Pergola/Rifredi, la TT Young Card e i biglietti degli spettacoli in scena al Teatro della Pergola e al Teatro di Rifredi (a prezzo intero e ridotto).

Per ulteriori informazioni: Tel. 055.0763333 - www.teatrodellapergola.com - biglietteria@teatrodellapergola.com