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martedì 05 novembre 2024
"Family affairs" al Pomario del Castello dell'Acciaiolo e al Mad Murate Art District di Firenze
31-07-2023
La compagnia Fulvio e Flavia Cauteruccio debutta lunedì 31 luglio 2023 alle ore 21.00 in prima nazionale con "Family affairs" al Pomario del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci nell’ambito di Open City 23, dopo un primo studio realizzato nel passato inverno al Teatro Manzoni di Calenzano. Lo spettacolo viene replicato al Mad / Murate Art District di Firenze 1, 2 e 3 agosto alle ore 21 nell’ambito dell’Estate Fiorentina 2023 del Comune di Firenze.
Flavia Pezzo è Ismene nel monologo Family affairs, scritto a quattro mani con Fulvio Cauteruccio. Il testo parte dal mito greco e arriva alle viscere della contemporaneità, laddove la paura è padrona delle anime, la guerra divora le vite, la civiltà decade, l’Occidente implode su sé stesso e l’individuo, su cui sembra incombere un ineluttabile destino, resta silente, privato lentamente della sua libertà, della sua volontà. Qual è il miglior territorio in cui sviscerare questi temi? La famiglia di Edipo e Giocasta descritta da Sofocle, che somiglia ineluttabilmente alle nostre famiglie, per dirla con la protagonista “la mia famiglia sterminata”.
In un paesaggio di rovine Ismene, che la regia di Fulvio Cauteruccio trasfigura in un personaggio iconoclasta, racconta la storia dei suoi affetti e la decadenza di una epoca.
La sorella dell’eroina Antigone e dimenticata figlia del celebre Edipo, rimasta ai margini della notorietà della famiglia, oscurata dai fratelli, qui denuncia uno ad uno i familiari ed il contesto in cui si è determinato il disastro in cui ella stessa si ritrova, rivendicando la personale libertà di decidere del proprio destino. L’incomunicabilità che cresce e finisce per divorare come un cancro, l’illusione del potere, il timore di sé stessi, dei propri limiti, delle proprie emozioni, la paura, il rancore, l’amore rinnegato o respinto, il rimpianto, la tentazione della rinuncia, della resa, la scelta di andare avanti mettendosi al primo posto, questi sono gli elementi presenti nella drammaturgia originale su cui si fonda lo spettacolo.
Fulvio Cauteruccio, in scena accanto alla protagonista, mixa la parola con la musica delle chitarre e dei sintetizzatori in un tessuto sonoro in cui spiccano brani da Lindo Ferretti ai Depeche Mode, dando vita ad una sorta di “Opera rock”.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili