Komorebi, parola giapponese che indica la luce del sole che danza fra le foglie degli alberi, dà il titolo alla rassegna d’autunno che Stazione Utopia ha ideato per l’Autunno Fiorentino 2023 del Comune di Firenze.
Komorebi, la luce che filtra, propone alle Piagge, nella residenza per anziani Il Giglio e al PARC un ciclo di azioni performative prediligendo luoghi inconsueti dove favorire la relazione con il territorio, e le comunità che lo abitano. Attraverso vari laboratori e azioni coreografiche animate da una nuova generazione di danzatrici/ori e coreografe/i, il progetto dialoga in maniera fluida e simbiotica con esperienze culturali esistenti, dando corpo a pratiche di innovazione sociale e partecipazione culturale. L’azione performativa filtra così fra le pareti del quotidiano, illuminando lo spazio di nuovi sensi.
“Una rassegna che rispecchia al meglio la visione alla base del nostro Autunno fiorentino - ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -: quella di una cultura per tutti, in grado di arrivare anche nei luoghi dove in genere non arriva, all’insegna della più ampia partecipazione e inclusione sociale. Un progetto che porta la luce dell’arte nelle case popolari e nelle Rsa attraverso danza, performance e laboratori, per connettere e creare ponti tra questi luoghi e la comunità”.
Il 7 novembre dalle 14 alle 16.30 al PARC il coreografo Pablo Girolami, giovane talento della coreografia internazionale, conduce i partecipanti dai 18 ai 78 anni, in un percorso intitolato 1878 e ispirato dalla “grande passione per la vita e per le infinite variabili degli esseri viventi."
Un laboratorio di comunità e finalizzato a pratiche di esplorazione del movimento, aperto a tutti i cittadini che vogliono ricercare possibili corrispondenze tra corpo e musica e scoprire in maniera personale il piacere del movimento. Ispirandosi ai felini, ai primati e agli uccelli, il coreografo guida i partecipanti nella ricerca di possibili sintonie tra armonia, animalità e dinamiche inusuali.
In collaborazione con l’Ass. Ieri oggi e domani che si occupa di promozione sociale, l’11 novembre dalle 15.30 alle 18.30 la danza contemporanea irrompe al Condominio di via Liguria 10, uno degli edifici del complesso Le Navi nel quartiere delle Piagge.
L’edificio viene abitato da Questioni di condominio che inanella 9 brevi coreografie su 4 pianerottoli, trasformati per l’occasione in spazi performativi in cui gli abitanti e il pubblico in genere sono invitati a sperimentare una forma inedita e intima di spettacolo dal vivo. Le performance presentate sono a cura di 9 giovani coreografe/i; a queste si affiancano due lavori firmati da Rosario Guerra e Giovanni Insaudo, protagonisti della scena europea. Due sono le produzioni proposte in prima assoluta: Last Cinderella, coreografato da Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini e danzato da Cristina Acri, e Impromptu di e con Carmine Catalano. Completano il programma del lungo e ricco pomeriggio: Imma di Aldo Nolli, interpreti Matilde Di Ciolo e Francesca Capurso; MM di Giovanni Insaudo, interpreti Veronica Galdo e Niccolò Poggini; In(10)sione di Isabella Giustina, interprete Beatrice Ciattini; Landscape di Alice Catapano, interpreti Matteo Capetola e Alice Catapano; Assai di Rosario Guerra, interprete Sofia Bonetti; Animanimale di Roberto Doveri, interpreti Aldo Nolli e Chiara Casiraghi; Looking for something di e con Paolo Rizzo e Francesca Chiesa.
Komorebi torna al PARC il 19 novembre con un doppio appuntamento.
Alle 11 si apre Confini, il laboratorio partecipato e ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, rivolto a studenti con diverse abilità e cittadini, a cura del pedagogista e regista Cesare Torricelli e di Daria Lidonnici, danzatrice, coreografa e formatrice.
Una giornata laboratoriale aperta a cui fa seguito una restituzione pubblica in forma di performance collettiva. Il percorso si avvale di tecniche del teatro sociale per generare un contesto di apprendimento che utilizza il corpo e le emozioni come “materia prima” di gioco e sperimentazione. Fondamentale è il coinvolgimento di Aldo Nolli, Matilde Di Ciolo e Carmine Catalano, danzatori professionisti del Nuovo Balletto di Toscana, per offrire ai partecipanti la possibilità di scoprire e sperimentare le arti sceniche. Il laboratorio, realizzato con gli studenti diversamente abili dell’IIS Istituto Sassetti Peruzzi insieme ai loro insegnanti, promuove l’autonomia espressiva e la scoperta del proprio corpo come risorsa ludica e creativa. I partecipanti insieme agli artisti concorrono alla creazione di un inedito corpo di ballo, una sorta di “personaggio” che rimanda al coro del teatro antico greco. Confini è un progetto condiviso di IIS Istituto Sassetti Peruzzi e NBDT.
Alle 16.30, sempre al PARC, Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini del Nuovo Balletto di Toscana con un laboratorio che precede lo spettacolo Pierino e il lupo, accompagnano i piccoli spettatori con le loro famiglie ad una visione della fiaba segnata dalla chiarezza narrativa, attraverso un gioco di forme e dinamiche che permette di seguire le vicende della trama. A conclusione del breve workshop va in scena lo spettacolo, la famosa favola in musica per voce recitante e orchestra (op. 67) che debuttò il 2 maggio 1936 al Teatro Sociale per l’Infanzia di Mosca, con testo e musica di Sergej Prokofiev. Pierino e il Lupo insegna, in modo originale e divertente, a conoscere e riconoscere gli strumenti dell’orchestra. Pensata per i bambini, è un’opera utile anche a chi si avvicina per la prima volta all’ascolto, educa al potere allusivo della musica ed è capace di creare perfette corrispondenze tra suoni e immagini. Pierino e il lupo, prodotto dal NBDT di Cristina Bozzolini, con la coreografia e regia di Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini e danzato da Veronica Galdo, Alice Catapano, Cristina Acri, Aldo Nolli, Matteo Capetola, Paolo Rizzo, pone l’attenzione sul confronto tra danza, musica ed emozioni rivisitandola in chiave contemporanea.
Nei pomeriggi del 22 e 23 novembre la rassegna Komorebi si sposta alla RSA "Il Giglio" di Firenze dove vengono ospitati due laboratori/spettacolo di danza contemporanea dedicati agli ospiti della struttura, ai loro caregivers e al pubblico.
Il 22 novembre alle 15.30 è la volta di Get the show curato da Jennifer Lavinia Rosati e Lorenzo di Rocco di The Gate Florence Dance Urban school. Un laboratorio/spettacolo che chiede ai giovani danzatori di interrogarsi sul tema del ricordo. Il gruppo indaga le sfumature sensoriali dei ricordi scoprendo i punti in comune che legano la loro esperienza. Da questa condivisione emergono spunti per tradurre le qualità emozionali delle memorie in movimento, aprendo la strada a nuove domande e a una riflessione sul peso dei ricordi e sulla loro fragile impermanenza.
Il 23 novembre alle 15.30 la rassegna si chiude con Baldanza, uno spettacolo esito del laboratorio dedicato a cittadini senza limite di età e background e danzatori, tenuto da Aldo Nolli e Carmine Catalano. Traendo ispirazione dalle illustrazioni fantastiche e visionarie del Codex Seraphinianus, scritto e illustrato con oltre mille disegni dall’artista Luigi Serafini, una sorta di enciclopedia surreale con un alfabeto asemico, i due artisti creano contesti e immagini relativi ad alcune delle materie trattate nel libro tra cui zoologia, botanica, tecnologia e architettura, e mirano a creare una realtà il più possibile mobile ed intercambiabile.
Nella scorsa primavera e dopo la pandemia "Il Giglio" ha riaperto a progetti esterni, accogliendo svariati appuntamenti d’arte che hanno la finalità di far diventare la RSA una casa, un rifugio, magari anche un teatro, un luogo di vita e di creazione aperto all'esterno e connesso con la comunità.
I primi appuntamenti della rassegna si sono svolti tra il 23 settembre e il 28 ottobre in collaborazione con la Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura, riscuotendo un grande successo. Questi gli eventi: alla Villa medicea La Petraia Ballo ottocentesco, a cura della Società di Danza Firenze, rivisitazione in costume del ballo organizzato il 1settembre 1872 per il fidanzamento del conte di Mirafiori Emanuele, figlio di Vittorio Emanuele II e di Rosa Vercellana, con Blanche de Larderel, oltre a 4 visite speciali con il direttore Marco Mozzo e la curatrice Giulia Coco. A spasso con Cosimo, appuntamento di living history a cura di Francesco Gori, e 2 visite speciali, sempre con il direttore e la curatrice, hanno avuto luogo alla Villa medicea di Castello.
Stazione Utopia è una cooperativa impresa sociale che da sempre sperimenta pratiche di inclusione e promozione sociale destinate a persone a rischio di esclusione culturale, fra cui migranti, persone in situazione di disagio economico/sociale, persone con deficit cognitivo e/o disabilità.
Dal 2020 cura a Scandicci il festival Nutida | Nuovə danzatrici/danzatori che, anche grazie al contributo del Mic, propone ad artisti e pubblico un’esperienza di comunità creativa, basata sulla produzione artistica e sulle arti performative. Una manifestazione con spettacoli site-specific e produzioni in prima di giovani interpreti della nuova danza contemporanea. Fra i riconoscimenti di Stazione Utopia: la coproduzione con Biennale Teatro 2020, diretta da Antonio Latella, dello spettacolo The Right Way di Daniele Bartolini, la produzione di Open Drift di Philippe Kratz, figura di spicco della scena della danza internazionale, e il recente spettacolo LPPMDVDM coreografato da Pablo Girolami, giovane talento in ascesa.
Komorebi è un progetto di Stazione Utopia realizzato con il contributo di Comune di Firenze / Autunno Fiorentino 2023, con il sostegno di Mic Direzione generale spettacolo, sponsor Unicoop Firenze, in collaborazione con Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura, NBDT, PARC - Performing Arts Research Centre, RSA Il Giglio, Società di Danza Firenze, Ass. Ieri Oggi e Domani, Centro Metropolis, Consorzio Martin Luther King, The Gate Florence Dance Urban school.
Tutti gli eventi e gli spettacoli sono a ingresso gratuito prenotazione obbligatoria tramite il sito www.stazioneutopia.com