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mercoledì 06 novembre 2024

Krypton: "Filippo Brunelleschi. Nella divina proporzione" al Teatro Cantiere Florida di Firenze

23-11-2023

Va in scena per la prima volta nella sua città d’elezione “Filippo Brunelleschi. Nella divina proporzione”, spettacolo firmato Teatro Studio Krypton nato in piena pandemia, nel 2020, anno in cui ricorreva il seicentenario della Cupola di Santa Maria del Fiore, il capolavoro brunelleschiano iniziato il 7 agosto 1420. Il lavoro, scelto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale come strumento di diffusione del patrimonio culturale italiano, dopo aver circuitato in forma video negli Istituti Italiani di Cultura di tutto il mondo ed essere stato trasmesso da Rai 5, debutta finalmente su un palcoscenico fiorentino mercoledì 23 novembre 2023 alle ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida (via Pisana 111 Rosso), nell’ambito della stagione di prosa. Regia di Giancarlo Cauteruccio, musiche originali del veterano del rock Gianni Maroccolo e drammaturgia affidata a Giancarlo Di Giovine, autore di grande sensibilità e collaboratore di Rai Storia; nei panni dell’immortale architetto Roberto Visconti, attore storico della compagnia, attivo sia in teatro che nel cinema. Da sempre votati all’esplorazione delle tecnologie e della loro applicazione in scena, i Krypton si avvalgono della scenografia digitale di Massimo Bevilacqua per condurre lo spettatore in un visionario viaggio che svela il carattere nascosto dietro alle geniali intuizioni e all’opera immortale dal padre del Rinascimento (in replica il 24 e 25 novembre ore 21.00).

Già con “Muovere un cielo pieno di figure vive”, opera di teatro/architettura pensata per la facciata dell'Ospedale degli Innocenti di Firenze, Cauteruccio indagava nell’universo brunelleschiano con interesse scientifico ed estetico, dando vita a una creazione di forte impatto visivo e sonoro. In questo nuovo lavoro il regista porta in scena il corpo, il pensiero, la solitudine e il carattere forte e impenetrabile di colui che fece della prospettiva e della simmetria gli strumenti della bellezza non più dettata dal caso, dall'ombra e dalla fede, ma dalla ragione, il calcolo, la matematica, la luce. Cauteruccio crea un’esperienza di forte intensità, in cui lo spettatore viene guidato tra le meraviglie brunelleschiane grazie alla suggestione del video mapping, per rispecchiarsi in un corpo e in un immaginario complessi e magici allo stesso tempo.

"Sappiamo tutto dei grandi artisti del Rinascimento: Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Sappiamo invece molto meno della vita di Filippo Brunelleschi – osserva Di Giovine – sebbene anticipi tutti questi artisti, li prepari, li indirizzi verso nuovi orizzonti”. Ma Brunelleschi distrugge ogni suo scritto o bozzetto, usa codici segreti così come farà Leonardo, brevetta i suoi progetti, costruisce macchine straordinarie di cui non rivela i meccanismi nemmeno ai committenti. Il suo talento è completo, non trova confini, spazia dall’architettura alla scultura e si dedica allo studio del cosmo. Quello che lascia ai posteri non sono solo cupole, cattedrali e loggiati ma soprattutto un’idea di città e un’idea di mondo che vede al suo centro l’umano. Un’idea che viene da lontano, dalle armonie e le proporzioni dei templi di Roma Antica che Brunelleschi recupera e perfeziona.

Nel suo raccontarsi Ser Filippo dice: "Sono un artista, appartengo solo all’arte ed alla bellezza. Ecco i miei figli: facciate, colonne, portici, archi, vuoti e pieni, chiari e scuri. Geometrie di luce… È la matematica a guidare questa rinascita. È la scienza che si fonde con l’arte, che ci porta al centro dello spazio e del tempo. Il bello è la conquista dello spazio e la formazione del tempo. Siamo finalmente al centro del nostro cosmo, padroni di un universo. Le stelle, fuochi che ci girano intorno e fanno luce sul nostro cammino. È Il Rinascimento!". Ne scaturisce l’immagine di un artista/genio che, pur di raggiungere i traguardi della sua opera, “sacrifica” il corpo, la socialità e il proprio benessere per darsi interamente al manifestarsi dell’arte.

Teatro Studio Krypton lavora con un’attitudine interdisciplinare che si rivolge al mondo del teatro come a quello dell’architettura e delle arti visive, e l’attenzione all’indagine digitale è una forma di necessità, una risposta dovuta alla sua stessa identità. Krypton ha sempre legato la propria ricerca a progetti nati sotto il segno della sperimentazione tecnologica con creazioni che sin dagli anni Ottanta, cogliendo l’impulso del postmoderno, sono state radicalmente innovative, sia sul piano del linguaggio teatrale sia su quello della applicazione degli strumenti elettronici all’azione del corpo. L’uso della modulazione laser e la sua capacità di creare architetture e modificare lo spazio si delinea di volta in volta come una possibilità nuova, in divenire, di intervento sul mondo sensibile. A questa ricerca Krypton affianca un profondo lavoro sulla drammaturgia, dai testi di maestri del Novecento, come Beckett, Pinter e Jarry, alla rivisitazione di testi classici, alla giovane creazione contemporanea. Da anni, inoltre, la compagnia persegue, per prima in Italia, una importante sperimentazione sulla lingua calabrese, sfruttandone l’arcaicità e la carica espressiva e dirompente.

Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell'Unione Europea,con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato,con il contributo di Unicoop Firenze.

Per maggiori informazioni: www.teatroflorida.it