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domenica 08 settembre 2024

Festival Franco Basaglia 100: voci di donne in due spettacoli teatrali a San Salvi

18-07-2024

Continua a San Salvi a casa Chille il Festival Franco Basaglia 100. Giovedì 18 e venerdì 19 luglio 2024 alle ore 21.30 voci di donne raccontano e si raccontano in due spettacoli teatrali: “Fìmmene” di Astràgali Teatro di Lecce e “Una ragazzina” dei Chille.

Come sempre nel Festival, l’ingresso è libero. Posti limitati con prenotazione vivamente consigliata: tel/whatsapp 335 6270739 o per mail a info@chille.it

Astragali è una realtà storica del Teatro Italiano, diretta da Fabio Tolledi. Nasce nel 1981 a Lecce per fare teatro, per formare attori, per dare vita ad uno spazio di circolazione dei discorsi e delle pratiche, per elaborare progettualità. Dal 2012 è sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute – UNESCO.

Giovedì 18 luglio Astràgali porta in scena a San Salvi “Fimmene!”: uno spettacolo di teatro e musica, per la regia di Fabio Tolledi e Anna Cinzia Villani. Sul palco, insieme alla stessa Villani, le attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, con le musiche dal vivo eseguite da Fabio Tolledi e la partecipazione dell’attore Matteo Mele.

Lo spettacolo è frutto di una lunga ricerca sui canti popolari salentini condotta dalla cantante e ricercatrice Anna Cinzia Villani, in particolare su canti di donne e che parlano delle donne: canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, nascono i testi poetici scritti da Fabio Tolledi. La poesia di Tolledi è la poesia dei corpi che stanno presso il proprio suono, che si aprono come vie impreviste ad immagini di urgente, essenziale bellezza. Le parole si intrecciano sonoramente alle melodie dei canti che parlano di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Canti polivocali, canti per più voci che portano con sé racconti, visioni di un mondo forse più vicino ai suoi gesti. Un affresco su come le donne vengano raccontate nei canti del nostro patrimonio culturale, e su come esse stesse si raccontino attraverso il canto. Voci di donne che cantano la parola con coraggio ed ironia e che cambiano, attraversando i tempi. 

Venerdì 19 luglio i Chille presentano “Una ragazzina”, emozionante spettacolo di e con Sara Tombelli, spettacolo vincitore del Festival SPACCIAMO CULTURE interdette 2023. La Tombelli, giovane attrice e dramaturg, è da allora in compagnia; si segnala – tra l’altro - la sua bella partecipazione all’omaggio dei Chille a Franco e Franca Basaglia

Così Sara Tombelli presenta “Una ragazzina”: “È di notte che Anna è solita uscire perché a casa dovrebbe rimanere silenziosa. Sua madre – la cui voce dialoga con me sulla scena - lavora la mattina presto e ha bisogno di riposare, ma Anna vuole essere rumorosa. Ha bisogno di raccontarsi, lei non lavora, non studia, non sa come occupare il suo tempo. L’età adulta sta arrivando e lei si ritrova completamente impreparata, disarmata di fronte ad una società che sembra volerla schiacciare corpo e anima. Anna rifugge ogni tipo di catalogazione, è strana ma non troppo, cerca guai ma tutti i suoi gesti chiedono salvezza. Allora chi è davvero questa ragazza?

Il personaggio di Anna è rimasto per molti anni chiuso in un file word nominato ‘Una ragazzina’. Quando l’ho riaperto mi sono trovata davanti a qualcosa che è tornato a parlarmi e mi ha profondamente affascinata. Non ho capito da dove fosse uscita questa ragazzina, come avessi potuto crearla. Effettivamente Anna non sono io, non mi somiglia, lei non esiste eppure potrebbe esistere. Potrei, in realtà, anche essere io e forse lo sono stata. Potrebbero essere tutte quelle persone che hanno deciso di prendersi un attimo di tempo per fermarsi a capire e che si sono perse, che si sono sentite giudicate e sbagliate. Anna potremmo essere tutt* noi che abbiamo chiesto aiuto per diventare grandi, che abbiamo sogni immensi e irrealizzabili. Anna è anche quell’amica che mi ha chiamato in mezzo alla notte raccontandomi mille cose ma che in realtà voleva solo dire: ‘Aiutami, io sto lottando perché nella vita voglio essere felice.’ Anna esiste e come, all’interno del perimetro di un palcoscenico è viva più che mai. Resiste. Resiste alla violenza, al degrado della periferia, all’alcol, alla droga. Il mondo di adulti che la circonda sembra essere sordo: allora lei grida tutto il suo dolore e sfida sua madre, la società tutta intera, sé stessa. Balla, prega e ride. Anna allarga le braccia, ci coinvolge e ci chiede solo di essere accolta”.

Per maggiori informazioni: www.chille.it