Domenica 6 ottobre 2024, dalle 16.00 alle 18.00, al Museo Sant’Orsola di Firenze va in scena "Sant'Orsola Dialogue", il secondo appuntamento del focus "Dance Court" della rassegna di danza itinerante "Site Dance" che si avvale della direzione artistica di Simona Bucci e Marika Errigo.
"Sant'Orsola Dialogue" è un progetto ideato dalla coreografa Simona Bucci per il Museo Sant’Orsola di Firenze in occasione della mostra Rivelazioni, inaugurata in giugno e a cura di Morgane Lucquet Laforgue, in cui sono protagoniste le opere site specific della scultrice francese Juliette Minchin e della disegnatrice italiana Marta Roberti. Entrambe le artiste hanno scelto come punto di partenza del loro intervento ambienti dell’ex monastero femminile di cui non rimangono più tracce tangibili. Le installazioni in cera di Juliette Minchin e i delicati disegni di Marta Roberti rivelano così aspetti inediti del passato del luogo; allo stesso tempo, lasciandosi trasportare dalla propria immaginazione, le artiste aprono l’antico convento ad un’altra dimensione, quella del sogno.
Sulla traccia immaginifica e onirica dei lavori delle due artiste, Simona Bucci con Sant’Orsola Dialogue insinua nel percorso espositivo la presenza delle sei danzatrici e coautrici della performance: Anna Balducci, Eleonora Chiocchini, Camilla Giani, Giulia Gilera, Agnese Lanza e Françoise Parlanti. Con gesti rarefatti ed evocativi, con discrete e compenetranti presenze, esse si immergono nell’ascolto della natura delle opere e degli straordinari spazi e memorie del luogo, percependo stimoli e richiami che le installazioni e il monastero suggeriscono.
Sant’Orsola Dialogue è pensato come presenza parallela alle opere esposte; un confronto poetico con i drappeggi e teli in cera della Minchin e con gli affreschi di carta della Roberti, una sorta di conversazione perpetua, a volte sospesa e rarefatta, a volte dinamica e strutturata.
Le opere e le danzatrici si manifestano come presenze costanti, con una fruizione libera e personale del pubblico.
Sant’Orsola Dialogue, è il primo evento di questa natura nell’ambito di un progetto che il Museo Sant’Orsola Firenze desidera instaurare e portare avanti nel prossimo futuro. L’obiettivo è infatti quello di creare la possibilità di incontri e relazioni tra diverse arti, invitando artisti del mondo della danza, del teatro, della musica, poeti e scrittori a dialogare di volta in volta, in momenti speciali, con le opere dei percorsi espositivi. Un vero e proprio “incontro” fatto di immagini, materie, ascolti, sguardi, gesti, suoni e parole.
Le artiste e le opere della mostra Rivelazioni
Per l’antico convento di Sant’Orsola Juliette Minchin ha immaginato Souffle (Soffio), un’installazione che si dispiega attorno alle vestigia della prima chiesa conventuale. I suoi drappeggi e veli in cera avvolgono l’architettura: il fondo della sala e le finestre si animano, come percorsi da un nuovo soffio vitale. L’artista sembra resuscitare il teatrale e fugace passato barocco del convento, di cui non esiste più traccia dal XIX secolo. Nell’antica spezieria, invece, l’artista ha messo in scena la sua Veglia con radici. Attorno ai pilastri dell’ambiente Juliette Minchin ha sospeso dei pannelli ricoperti di cera e stoppini che sono accesi e si sciolgono ogni giorno per offrire al visitatore uno spettacolo di silenziosa creatività, sempre mutevole.
Ispirandosi ai racconti delle vite dei santi che circolavano tra le mura dei conventi, Marta Roberti ha realizzato Aure: una serie di immensi e delicati disegni che rivestono la seconda chiesa di Sant’Orsola e che sembrano emergere dall’intonaco come frammenti di affreschi ritrovati. Le sue opere capovolgono la tradizionale iconografia religiosa ed esplorano il rapporto tra il divino, il femminile e l’animale. L’artista trasforma l’antica aula ecclesiastica in un luogo di contemplazione e meditazione personale, offrendoci la sua versione immaginaria di una cella monastica. La riflessione della Roberti prosegue nei sotterranei sotto l’antica infermeria di Sant’Orsola, dove è riunita una selezione di disegni incisi su carta grafite e retroilluminati (a volte animati da un video in stop motion) che colpiscono lo spettatore come epifanie luminose.
Site Dance/dance Court è un progetto della Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti realizzato con il sostegno di Mic, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana e Fondazione CR Firenze.
Per ulteriori informazioni: info@compagniadegliistanti.it