Una macchina comica perfetta, con continui cambi di ritmi e ripartenze spiazzanti, dove ogni battuta è un colpo ben assestato. Al Teatro della Pergola di Firenze, dal 1° al 6 aprile 2025, Luca Barbareschi è protagonista con Simone Colombari e Chiara Noschese, anche regista, di November, una partitura incalzante, giocata con umorismo cinico, di cui solo David Mamet è capace. In scena con Nico Di Crescenzo, Brian Boccuni.
È il novembre dell'anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti e le possibilità di rielezione del Presidente in carica Charles Smith sembrano scarse: gli indici di gradimento sono in calo, i suoi soldi stanno finendo e la guerra nucleare potrebbe essere imminente. Il Presidente, però, non sembra avere nessuna intenzione di arrendersi.
Scritto nel 2007, all’inizio della grande recessione, una delle più grandi crisi economiche, lo spettacolo è uno spaccato ferocemente esilarante di un Paese dove, se è vero che il fine giustifica i mezzi, certamente tutto è possibile quando la sopravvivenza del sogno americano coincide con la propria.
La commedia di David Mamet gioca con un umorismo cinico e affilato, tipico dello stile del drammaturgo, che non lascia spazio alla mediocrità. Ambientata nel novembre dell’anno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, November segue il presidente in carica Charles Smith, le cui possibilità di rielezione sono minate da un calo dei consensi, da fondi sempre più scarsi e dalla minaccia di una guerra nucleare imminente.
Nonostante tutto sembri andare contro di lui, mentre il suo staff ha già gettato la spugna e sua moglie si sta preparando per la sua vita post-Casa Bianca, Smith non è ancora pronto a mollare. Con una serie di mosse audaci e un evento pubblico inaspettato, – il perdono di due tacchini, da graziare dalla macellazione prima del Giorno del Ringraziamento – il presidente tenta di riacquistare la fiducia del pubblico e di salvare la sua carriera. Un gesto simbolico che, tra l’altro, diventa l’occasione per lui di rischiare tutto nel tentativo di invertire le sorti della sua campagna elettorale.
Scritto nel 2007, nel pieno della grande recessione, November è una satira feroce e divertente, un affresco esilarante di un Paese in crisi, dove il sogno americano diventa la giustificazione per ogni mezzo, anche il più discutibile. La commedia non solo esplora la corruzione e la manipolazione che segnano la politica, ma anche la fragilità di un sistema che, pur di mantenere il potere, è disposto a sacrificare ogni principio morale. È un’occasione per vedere una commedia che non solo fa ridere, ma che lascia anche uno spunto di riflessione sul mondo in cui viviamo. Un'esperienza teatrale che unisce intrattenimento e satira sociale.
Definita “estremamente divertente” dal «The New York Times», la commedia è in scena al Teatro della Pergola dal 1° al 6 aprile. Luca Barbareschi è Charles Smith, Chiara Noschese è Clarice Bernstein, Simone Colombari è Archer Brown, Nico Di Crescenzo è un Rappresentante dell’associazione nazionale produttori di tacchino, Brian Boccuni è Dwight Grackle. Le scene sono di Lele Moreschi, i costumi di Federica De Bona, le luci di Francesco Vignati. Produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale e Cucuncia Entertainment.
«Dirigere November è stato come trovarsi di fronte a una partitura musicale: andanti, moderati, allegrissimi, cambi di ritmo, ripartenze spiazzanti, dialoghi asciutti e spudorati cuciti da una dinamica impetuosa e travolgente – ha affermato la regista Chiara Noschese –. Io sono da sempre innamorata di David Mamet, lo spessore dei suoi personaggi è nelle battute stesse, non serve cercare una psicologia, perché il percorso di tutti i ruoli è chiaro, netto e preciso, ognuno con le proprie urgenze, nessuno ha torto, sono tutti legati indissolubilmente dalla comune necessità di salvarsi e dare un senso alla propria vita.
November è come un circo a tre piste dove tutto è lecito pur di continuare ad avere potere e soldi. Il protagonista, il Presidente Charles Smith, è un equilibrista di professione, feroce, ma buffo, vulnerabile e capriccioso, tenero e impietoso, al centro di quel circo di spudorata venalità, dove tutto è concesso. Così l’ho immaginato e così ho cercato di restituirlo, affidandomi al testo e tutelandone il significato e il graffio narrativo».
Per maggiori informazioni: www.teatrodellatoscana.it
Foto: Federica Di Benedetto