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venerdì 31 ottobre 2025

"Donald", lo spettacolo di Stefano Massini in scena al Teatro della Pergola di Firenze

04-11-2025
Trump prima di Trump, le origini, la scuola, gli affari, i successi e gli insuccessi dell’uomo poi che è diventato l’attuale Presidente degli Stati Uniti. L’ossessione per il potere e l’ossessione di trovare la risposta giusta alla domanda: cosa trasforma un perdente in un vincente? Stefano Massini lo racconta a teatro in Donald – Storia molto più che leggendaria di un Golden Man, una produzione del Teatro della Toscana. Ha debuttato finendo tra applausi e standing ovation il 14 ottobre al Piccolo Teatro di Milano, dove lo spettacolo è rimasto in scena fino al 19 (sold out tutte le sere), poi a Napoli e a Genova. Ora tocca a Firenze, al Teatro della Pergola, che fa parte del Teatro della Toscana di cui Massini è direttore artistico. Sarà sul palcoscenico fiorentino dal 4 al 16 novembre 2025, e poi di nuovo in Toscana, al Teatro Era di Pontedera (Pisa), il 28 e 29 novembre.

Dopo Lehman Trilogy e Manhattan Project, l’unico drammaturgo italiano vincitore, nel 2022, di cinque Tony Award, ci porta dentro un’altra epica storia americana: l’inarrestabile ascesa del Golden Man newyorkese, che tra ascese, tonfi, ostinate risalite, incombenti bancarotte e spettacolari resurrezioni, arriva fino al bordo della sua prima elezione alla Casa Bianca. Nessuna invenzione: ciò che Stefano Massini porta in scena sono pezzi di vita raccontanti dallo stesso Trump. «Una chanson de geste, un fumetto, una tragedia, una commedia, il libro dell’Apocalisse: non so che cosa sia questa storia, cosa sto per raccontarvi stasera – esordisce Massini in Donald – so solo che tutto ciò che state per ascoltare, per quanto strano ed eccessivo vi possa sembrare, è stato veramente raccontato di sé stesso dall’uomo più potente sulla faccia della Terra».

Donald Trump nasce da una famiglia di immigrati, proprio lui che nelle sue politiche farà della propaganda anti-immigrati una bandiera. Lo vediamo bambino tra l’erba pettinata dei giardini di Wareham Place, capitano di una squadra sui campi da baseball e poi a scuola quando già mostra una spiccata attrazione per il business raggirando gli ignari compagni. Poi, i primi affari nel campo immobiliare: vendite a raffica di appartamenti in Ohio. Comincia una scalata disinvolta e affamata in un vorticoso mondo fatto di apparenze, ricchezze, feste, ma anche incidenti di percorso e qualche picchiata. Intorno ai quarant’anni è lì che già pianifica voracemente il suo regno dall’alto di un attico di 3000 metri quadri con vista su Manhattan: il grattacielo si chiama Trump Tower e lui trasforma così il suo nome in un marchio commerciale. È il percorso “non lineare”, come spiega lo stesso Massini, di un leader che si sente predestinato, che insegue il potere, lo conquista e irrompe come un ciclone nell’economia e nella finanza. Esplora in continuazione i limiti, forza le regole, lancia sfide, non ammette la resa, ma sempre e solo l’ebrezza del rilancio: «Il panorama è incantevole dall’alto».

Donald, lo spettacolo teatrale di e con Stefano Massini, è ispirato alla serie di articoli che lo scrittore e drammaturgo ha firmato su “la Repubblica” e alla ballata vorticosa e trascinante, picaresca, onirica, graffiante eppure terribile, che ha pubblicato per Einaudi con lo stesso titolo: Donald – Storia molto più che leggendaria di un Golden Man. In scena, la narrazione, costruita sui racconti fatti dallo stesso Trump, prosegue con un ritmo incalzante tra le scene di Paolo Di Benedetto, con il disegno luci di Manuel Frenda, i costumi di Elena Bianchini, le musiche di Enrico Fink, eseguite da Valerio Mazzoni, Sergio Aloisio Rizzo, Jacopo Rugiadi, Gabriele Stoppa, che con note di jazz e di blues ci restituiscono le atmosfere scintillanti degli anni Sessanta, Settanta e primi anni Ottanta di quel pezzo d’America. Accompagna lo spettacolo l’omonima graphic novel di Walter Sardonini edita da La Casa Usher.

Per maggiori informazioni: www.teatrodellatoscana.it 

Foto: Filippo Manzini