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giovedì 21 novembre 2024

''Alla riscoperta dei Catari. Dalla mistica alla democrazia'', giornata di studi dell'Istituto Lorenzo de' Medici

18-11-2017
"Alla riscoperta dei Catari. Dalla mistica alla democrazia" è il titolo della giornata di studi, organizzata dall'Istituto Lorenzo de' Medici e dalla Lorenzo de' Medici Press, per sabato 18 novembre 2017 nella Chiesa di San Jacopo in
Campo Corbolini, in via Faenza 43.

La giornata è dedicata allo studio dei Catari per riscoprire, ripensare e attualizzare la cultura albigese, vittima per secoli di una damnatio memoriae derivante dai pregiudizi originatisi dai processi dell'Inquisizione. I Catari, o Albigesi, furono un movimento nato intorno al XII secolo in Occitania, nella Francia del Sud, precisamente nella città di Albi, dalla quale presero il nome. Condannati dall’Inquisizione per eresia, in tempi moderni sono stati spesso rivalutati come esempio di convivenza civile, solidarietà ed uguaglianza. I Catari furono artefici di un nuovo modo di vedere le cose terrene e immateriali: sostenevano infatti una visione della spiritualità che doveva guidare anche le attività quotidiane dell'uomo. Non rappresentarono quindi un semplice culto religioso, ma un modus vivendi che influenzò la cultura e la politica del tempo, dando vita a comunità pacifiche, floride e in cui prosperavano l'arte, la meditazione, la filosofia e anche l'industria. Il convegno vuole riportare alla luce quelle che erano realmente le basi della dottrina catara, evidenziando la loro importanza e la loro attualità, come l’opposizione tra spiritualità e materia e il rifiuto di ogni tensione sociale, la distinzione tra corpo, anima e spirito, per la quale con spirito si intende l’angelo custode dell’anima e suo reggitore, mentre l’anima si troverebbe racchiusa nel corpo, soggetta alla sua debolezza, in attesa di risalire alla vera patria. In base a questa teoria, la filosofa e mistica francese Simone Weil, riconobbe nel catarismo l’eredità sapienziale della filosofia antica cancellata dal potere ecclesiastico. Era propria della sapienza antica, infatti, la concezione dell’uomo come fatto di corpo, anima e spirito, che ritroviamo anche nella prima lettera ai Corinzi di San Paolo, in cui si contrappone l’uomo spirituale, che gode della libertà dello spirito, all’uomo psichico schiavo della carne e delle passioni, che non è in grado di comprendere le “cose di Dio”.

La giornata di studi sarà divisa in due sessioni di interventi. La prima, che si aprirà alle ore 10.00, inizierà con i saluti di Fabrizio Guarducci, Presidente dell’Istituto Lorenzo de' Medici. A seguire si avrà l'intervento di Anna Scattigno, storica delle religioni e docente di storia della Chiesa, dal titolo: “I Catari, un problema storiografico”. Dopo di lei Giancarlo Gaeta, docente di storia del Cristianesimo antico, parlerà di "Simone Weil interprete della civiltà occitanica". Concluderà la sessione mattutina Marco Vannini, filosofo esperto di mistica, con l'intervento: “Dall’anima allo spirito”. La sessione pomeridiana, che si terrà a partire dalle 15.00, verrà inaugurata da Fredo Valla, regista, che parlerà di “«Bogre», il viaggio delle idee: un film tra Bogomili e Catari, tra Balcani e Occidente”. A seguire Maria Soresina, studiosa esperta di Catari, con il suo intervento intitolato: “«A così bello viver di cittadini»: la società catara nei versi di Dante”. Ultimo intervento della giornata di studi sarà quello di Fabrizio Guarducci su “I Catari, unico esempio di democrazia compiuta”.

Info: www.ldminstitute.com

GC