Il teatro come mezzo per riacquistare fiducia e sollecitare l'intraprendenza professionale. E' l'obiettivo dello spettacolo 'Odissea30. Il viaggio, la scelta e il futuro', promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che andrà in scena giovedì 30 novembre alle 20.30 al Teatro Niccolini (ingresso ad invito). E' una rappresentazione teatrale, liberamente ispirata al celebre poema di Omero, nella quale mostri come Polifemo, le profondità dell'Ade e le sirene rappresentano i tanti ostacoli frapposti nella vita di ognuno durante la ricerca della propria strada per il futuro. L'evento ha il patrocinio della Regione Toscana, della Città metropolitana di Firenze e del Comune di Firenze, con la collaborazione di Vivaio per l'Intraprendenza, Euroteam Progetti, Projektfabrik e Virgilio Sieni: Cango, centro di produzione nazionale sui linguaggi del corpo e della danza. La regia è di Beata Nagy di Projekfabrik, con la collaborazione di Alessia De Rosa, Maurizia Ronchi e Anna Münster e il contributo speciale della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.
La rappresentazione si inserisce nel progetto 'Impulso' avviato lo scorso 30 ottobre dalla Fondazione CR Firenze, che, per la prima volta in Italia, combina la ricerca del lavoro con mezzi di autoformazione meno tradizionali come i laboratori teatrali. Saranno sulla scena 31 'attori', selezionati dai promotori del progetto tra 120 candidati fra uomini e donne, fra i 18 e i 40 anni, disoccupati o inoccupati che hanno assolto l'obbligo scolastico. Attraverso questa rappresentazione e le fasi che l'hanno preceduta, sono aiutati a ritrovare fiducia in sé stessi e a rilanciarsi con passione e decisione nel mercato del lavoro e della crescita professionale.
'Odissea30' rappresenta infatti il termine di un intenso percorso di quattro settimane di preparazione, cominciato il mese scorso, che ha tenuto impegnati gli allievi, sotto la guida di una pedagoga teatrale, per sei ore al giorno, alla scoperta di risorse e aspirazioni personali per inserirsi o reinserirsi nel mondo del lavoro. Questo percorso prosegue con una settimana di orientamento al lavoro per la redazione del piano di azione individuale e quattro settimane di laboratorio di problem solving e design thinking per la soluzione di casi di impresa proposti dalle aziende già coinvolte nel progetto. La fase finale prevede due mesi di tirocinio presso alcune aziende del territorio che viene retribuito grazie ad un finanziamento di Fondazione CR Firenze. La conclusione dell'esperienza è prevista nell'aprile del 2018.
Il progetto di abbinare le arti teatrali alla formazione professionale per la ricerca del lavoro è nato nel 2005 in Germania e ha avuto riscontri molto positivi. Da allora ha coinvolto oltre 4.600 partecipanti, di cui il 43% ha trovato lavoro e un ulteriore 24% ha ripreso a studiare. Il fenomeno dei NEET (Not Engaged in Education, Employment or Training) e degli inattivi ha suggerito di replicare per la prima volta nel nostro Paese questa esperienza nell'ambito del progetto 'Impulso' per cercare di riattivare e rimotivare quelle risorse umane a rischio di andare perdute. Secondo dati Istat, raccolti tra gennaio 2016 e gennaio 2017, gli occupati in aumento in Italia sono stati 236.000, ma questa cifra è il risultato di una crescita nella fascia 15-24 anni (+27.000) mentre è diminuita la fascia 25-34 (-26.000) e soprattutto la caduta è ancora più forte nella fascia tra i 35 e i 49 anni (-132.000). Ecco perché sono urgenti nuove strategie di intervento.
"Sfruttare nuove modalità di avvio al lavoro, specie dopo la loro felice e comprovata ricaduta positiva all'estero - dichiara il Direttore della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Gabriele Gori - è di vitale importanza per assicurare il ricambio generazionale e professionale del territorio. A fronte di una popolazione sempre più anziana nel Paese e di tanti giovani che non riescono a inserirsi professionalmente, è dovere di un organismo come la Fondazione sperimentare tutte le strade possibili per dare una speranza e un'opportunità a chi, ormai, è sfiduciato o non crede più in sé stesso".
"Oggi più che mai - osserva Laura Ventura, fondatrice e direttrice di Vivaio per l'Intraprendenza ed Euroteam Progetti - per i giovani che vogliono positivamente inserirsi nel mondo del lavoro è necessario essere, oltre che bravi e competenti, anche intraprendenti. Ecco, quindi, l'ideazione di una nuova formula che integra il teatro e l'allenamento all'intraprendenza come strumenti pedagogici creare le basi del proprio futuro lavorativo".
"In una società basata sul cambiamento continuo di ogni aspetto della nostra vita - sottolinea Sandra Schürmann, fondatrice di Projektfabrik - occorre allenarsi a tenere gli occhi aperti e ad accogliere le opportunità che il cambiamento ci propone. Intrecciare la pedagogia teatrale con percorsi di auto-scoperta personale e con l'apprendimento di competenze professionali, accresce in modo esponenziale le capacità occupazionali di persone di qualsiasi età".
"Ho accompagnato i partecipanti di 'Impulso' - racconta Beata Nagy direttrice artistica di Projectfabirk - nella prima tappa di un viaggio liberamente ispirato all'Odissea. Un percorso metaforico che ha assunto il significato della scoperta di nuove risorse personali, del naufragio e della sconfitta da cui ripartire con più fiducia e dello spirito d'avventura per spingersi oltre le colonne d'ercole del lavoro".
Info: www.fondazionecrfirenze.it