Saranno Carlo Petrini, il fondatore di ‘Slow Food’, e Stefano Mancuso, scienziato di prestigio mondiale, a tenere la prima conferenza (Cinema Odeon, Piazza degli Strozzi 2, venerdì 9 febbraio, ore 18.15 - ingresso libero con prenotazione obbligatoria a futurovegetale@fcrf.it; 055 5384348) del ciclo di incontri promossi in occasione del lancio di ‘Futuro vegetale’, il primo master in cui le piante diventano protagoniste dell’innovazione tecnologica e sociale del futuro. Le lezioni del master, promosso e sostenuto dalla Fondazione CR Firenze con l’Università degli studi di Firenze, cominceranno il 2 marzo e le domande di ammissione potranno essere presentate fino ad esaurimento posti e non oltre la data di inizio delle lezioni.
‘Futuro vegetale’ è un progetto di assoluta novità, che combina un master universitario di primo livello con un ciclo di incontri di esperti della materia, aperti alla cittadinanza. L’intento dell’iniziativa è formare professionisti, capaci di concretizzare una visione innovativa del rapporto tra mondo vegetale, dinamiche sociali, materiali e spazio progettato e abitato, ma anche informare il pubblico sulle nuove forme del rapporto tra l’uomo e l’ambiente in cui vive, tenendo conto delle sfide economiche, sociali e abitative del presente.
L’intero progetto ha il coordinamento scientifico di Stefano Mancuso, professore di arboricoltura all’Università di Firenze e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (Linv), e di Leonardo Chiesi, professore di sociologia all’Università di Firenze.
La conferenza di Petrini è la prima di un ciclo di appuntamenti che fino a maggio vedranno la partecipazione di Stefano Boeri (venerdì 23 febbraio alle ore 18:15 al Teatro Niccolini), Roberto Zibetti (spettacolo teatrale ‘Gerusalemme Unplugged. Note, voce e parole da Torquato Tasso’, venerdì 9 marzo alle ore 20:45 al Teatro Niccolini), Aldo Cibic (venerdì 6 aprile alle ore 18:15 in sede da definire) e Fritjof Capra (sabato 5 maggio alle ore 18:15 in sede da definire). Per ciascun incontro, ingresso libero e gratuito con prenotazione obbligatoria. Ogni relatore terrà poi una lezione riservata ai partecipanti al master.
Gestito da 10 docenti e due coordinatori (i professori Mancuso e Chiesi), il master conta, al momento, 40 partecipanti iscritti. La loro composizione è molto eterogenea. Non vi figurano solo studenti, ma anche professionisti provenienti da campi diversi (architettura, design, arte, scienze politiche), e imprenditori del settore ecosostenibile e agroalimentare. Altrettanto significativa è la larga partecipazione internazionale al master, con una studentessa argentina e iscritti provenienti da Londra e Shangai.
Il costo del master universitario è di 2.350 euro. Ogni dieci iscritti è prevista una borsa fornita dalla Fondazione CR Firenze che copre il 100% della quota d’iscrizione. Le lezioni e i laboratori si terranno il venerdì e il sabato a Villa Bardini (Costa San Giorgio, 2) e termineranno con un workshop intensivo di quattro giorni residenziali presso il Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano (Grosseto), parco che ha raccolto in quasi 30 anni opere dei più importanti artisti mondiali. Al termine del percorso di formazione, sarà rilasciato ai partecipanti un titolo di studio riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
‘’Siamo molto orgogliosi di lanciare, insieme all’Università di Firenze, questo innovativo Master - ha dichiarato Gabriele Gori, Direttore generale della Fondazione CR Firenze – in quanto i temi dell’ambiente e del futuro sono di interesse di tutti noi e in particolare della nostra Fondazione, che investe importanti risorse sia attraverso il settore della Ricerca scientifica che quello dell’Ambiente. Questo Master, con la sua multidisciplinarietà e innovatività, propone una visione in cui l’uomo si interfaccia con l’ambiente e si integra con esso e con le sue dinamiche e regole, per governare i mutamenti e le sfide del futuro. Le conferenze sono parte integrante del percorso formativo, perché i relatori saranno anche ‘docenti per un giorno’ del master e metteranno a disposizione degli allievi le loro esperienze e conoscenze. Ci è sembrato importante, visto il livello delle personalità che interverranno e considerata la nostra missione di contribuire allo sviluppo culturale e professionale della comunità, di ‘offrire’ anche ai cittadini la possibilità di ascoltare la voce di questi scienziati, pensatori, professionisti, futurologi e artisti’’.
‘’Il punto di partenza – ha spiegato Stefano Mancuso, ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree – sono le strategie del mondo vegetale, sempre contraddistinte da parsimonia energetica, varietà nell’uso dei materiali e assenza di impatto sull’ambiente ecologico. Strategie sorprendenti che approfondiremo per immaginare insieme agli allievi del Master ciò che ancora non c’è, ma ci potrebbe essere per provare a progettarlo”.
“Il nostro obiettivo – ha detto Leonardo Chiesi, associato di Sociologia dell’ambiente e del territorio – è esporre gli studenti a tre forme di sapere, che hanno un approccio alla realtà e strumenti metodologici diversi, quello della natura, quello della società e quello della progettazione. Grazie al dialogo tra le differenti discipline, ci proponiamo di stimolare negli allievi nuovi processi creativi, in grado di incidere sul mondo e sui problemi legati all’uso indiscriminato delle risorse e alle crescenti disuguaglianze nella distribuzione dell’accesso ai beni”.
“Siamo felici di ospitare a Villa Bardini – ha osservato Jacopo Speranza, il Presidente della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron – un evento di questa portata e riteniamo che sia il luogo più adeguato, anche per la sua bellezza e per il suo valore storico e florovivaistico, per favorire un confronto di così alto livello’’.
Per informazioni più approfondite sul master: info@futurovegetale.it.
Sul master Futuro vegetale leggi anche http://www.unifimagazine.it/1864-2/.