Per anni si è immerso in silenzio nella sofferenza di chi si è avventurato per mare per fuggire la guerra o la fame. Ha salvato molte vite e fatto nascere bambini, ma ha dovuto confrontarsi anche con le frequenti morti e i naufragi dei migranti e richiedenti asilo. Il regista Gianfranco Rosi ne ha fatto il protagonista del film documentario “Fuocoammare”, Orso d’oro al Festival di Berlino 2016.
Il medico di Lampedusa, Pietro Bartolo, responsabile del presidio sanitario e del poliambulatorio dell’isola, porterà la sua testimonianza professionale e umana nell’incontro all’Università di Firenze “Quando la medicina è in frontiera” in programma venerdì 27 aprile (ore 9, Aula Magna, piazza S. Marco, 4).
L’appuntamento, coordinato dal prorettore alla comunicazione e al public engagement Laura Solito, sarà aperto dai saluti del rettore Luigi Dei e introdotto da Pietro Amedeo Modesti, docente di Medicina interna dell’Ateneo fiorentino e coordinatore del Master “Accoglienza ai Migranti: normative, politiche di integrazione sociale e aspetti sanitari”, organizzato dall’Università di Firenze insieme alla Fondazione Onlus Opera Santa Rita di Prato.
L’intervento di Pietro Bartolo sarà preceduto da un’intervista a un richiedente asilo ospite in accoglienza, condotta dal presidente della Fondazione Opera Santa Rita Roberto Macrì.
Info: www.unifi.it