La seconda fase della formazione avviata dal MIUR per i docenti coinvolti nella sperimentazione studenti-atleti di alto livello si è conclusa a Firenze, all'Istituto degli Innocenti, con più di 100 insegnanti e 30 tutor sportivi impegnati nell’ultima parte del percorso didattico avviato lo scorso novembre a Roma con "Scuola e Sport: per un’etica dell’innovazione didattica”," il progetto finanziato dal MIUR nell’ambito della sperimentazione. L’iniziativa è stata realizzata dall’Ateneo telematico IUL, insieme al Liceo Scientifico Statale Francesco d’Assisi di Roma, alla società sportiva Eurobasket Roma e all’Ufficio V - Ufficio Politiche Sportive Scolastiche del MIUR.
Obiettivo della sperimentazione è fornire ai docenti strumenti e metodologie didattiche efficaci per supportare i giovani che studiano e praticano sport ad alti livelli e contrastare l’abbandono precoce dello studio o dell’attività agonistica. La formazione riguarda anche altri 200 insegnanti di tutta Italia che hanno potuto seguire la due giorni di lavori in diretta streaming sul portale del Ministero www.sportescuola.gov.it.
Nel corso del convegno introduttivo sono intervenuti Gabriele Toccafondi, Sottosegretario di Stato all’Istruzione, Cristina Giachi, Vicesindaca del Comune di Firenze, Stefania Lella, Ufficio Strategia e Responsabilità Sociale del CONI, Antonino Di Liberto, Dirigente Ufficio Politiche Sportive Scolastiche del MIUR, Alessandro Mariani, Rettore dell’Ateneo telematico IUL, e Pantaleo Corvino, Direttore Generale dell’Area Tecnica della Fiorentina.
L’incontro si è concluso con le testimonianze delle studentesse-atlete delle Fiamme Gialle, Martina Tozzi e Carolina Visca, e del giocatore della primavera della Fiorentina, Simone Ghidotti.
I numeri definitivi dell’edizione 2017-18 forniscono un bilancio incoraggiante e in crescita sullo stato d’attuazione del programma: 1.505 studentesse e studenti-atleti coinvolti (a fronte dei 450 nel 2016-17), 396 scuole in 18 Regioni (196 istituti nel 2016-17).
Le nuove adesioni sono 1318, le conferme registrate 187. Tra gli indirizzi di studio delle scuole coinvolte prevalgono Licei Scientifici (645), Licei Sportivi (313), Istituti tecnici (288), Istituti professionali (45).
Gli studenti-atleti che seguono il programma in modalità avanzata sono 376 (182 nel 2016-17), 1129 quelli in modalità base (271 nel 2016-17), seguiti da circa 750 tutor scolastici e oltre 700 tutor sportivi. Tra le oltre 70 discipline sportive praticate da studentesse e studenti-atleti, le più presenti sono: calcio, sport acquatici, atletica e basket.
«Con questo progetto - ha dichiarato il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi - vogliamo offrire la possibilità agli studenti-atleti di portare avanti una carriera da professionisti e, allo stesso tempo, eliminare l’alto tasso di dispersione scolastica che colpisce le studentesse e gli studenti che praticano sport ad alto livello. Oggi, confermiamo con questi dati e la collaborazione attiva tra tutor scolastici e tutor sportivi che l’intuizione è giusta, il progetto arriva dal mondo sportivo e la scuola ha risposto egregiamente: aumentano i ragazzi che utilizzano questo strumento perché vogliono studiare e fare sport a carattere agonistico e contestualmente aumentano scuole e docenti che vi aderiscono. Il vero lavoro sull’importanza di trasmettere ai giovani il valore dell’istruzione spetta agli adulti, siano essi genitori, insegnanti, ma anche dirigenti sportivi, presidenti di società o procuratori. Non basta un decreto, una piattaforma online, una percentuale di ore che si possono frequentare a distanza, tutor scolastici e sportivi, oppure un piano formativo personalizzato. Ciò che serve - ha concluso il Sottosegretario - è anche un cambio di mentalità profondo da parte degli adulti ed in particolare mi riferisco agli addetti ai lavori. Grazie a Coni, Cip e Leghe calcio siamo sulla buona strada e i racconti dei ragazzi ne sono la dimostrazione».
«Dobbiamo continuare a sostenere i giovani che praticano lo sport agonistico - ha commentato la vicesindaca e assessora all'educazione Cristina Giachi - e far sì che possano perseguire due obiettivi ugualmente importanti: i risultati sportivi e il completamento della propria formazione. Per la prestazione sportiva ci vogliono preparazione e motivazione. Ma alla motivazione andavano aggiunte l'intelligenza, la moralità e una sana formazione scolastica. I talenti sportivi ci ricordano il futuro ma solo la scuola lo può garantire e proteggere. Affrontare la sfida della formazione scolastica dei talenti sportivi può offrire l’occasione per scoperte metodologiche che possono avere una ricaduta positiva sul modello educativo nel suo complesso».
Il Rettore dell’Università IUL, Alessandro Mariani, ha dichiarato: «La sperimentazione del Ministero riconosce il valore educativo della pratica sportiva e l’importanza di un’etica della formazione degli insegnanti. La conclusione delle attività svolte sulla piattaforma della IUL ci consente di tracciare un bilancio molto positivo per il nostro Ateneo. I moduli didattici proposti hanno offerto la possibilità ai docenti di sperimentare metodologie e approcci innovativi per accompagnare gli studenti-atleti di alto livello nel loro percorso di crescita. La formazione è stata progettata tenendo conto delle nuove tecnologie e degli aspetti psicologici/pedagogici legati ai problemi che i giovani atleti affrontano quotidianamente».
Per ulteriori informazioni: www.iuline.it - www.sportescuola.gov.it