Una formazione specifica per gestire la salute in un sistema molto particolare, quello penitenziario italiano, che raccoglie oltre 58mila reclusi, spesso in condizioni di sovraffollamento. E’ l’obiettivo del master di II livello in “Tossicologia, psicologia sociale, diritto e criminologia in ambiente penitenziario”, organizzato dall’Università di Firenze.
Il Master fornisce a chi lavora o è interessato a operare negli istituti penitenziari una formazione multidisciplinare in un campo biomedico e giuridico, per affrontare le complesse problematiche della gestione del percorso delle persone private della libertà. Dalla tossicologia alla sociologia, dall’epidemiologia in ambito penitenziario alla psicologia e alla sessuologia, gli insegnamenti toccheranno tutti gli ambiti di possibile intervento. Un particolare focus sarà dedicato al fenomeno del suicidio in carcere, che coinvolge non solo le persone detenute ma anche gli agenti della Polizia Penitenziaria.
Il corso è coordinato da Elisabetta Bertol - ordinario di Medicina legale dell’Ateneo fiorentino - e si svolge in collaborazione con la Società italiana di medicina e sanità penitenziaria - Simspe Onlus e con Federazione italiana medici di famiglia.
La scadenza per le domande di ammissione al Master è il 17 gennaio 2019.
Tutte le informazioni sul corso sono disponibili online: https://www.unifi.it/p11417.html#tossicologia