Si è celebrata l’
11 luglio 2019 la tradizionale festa d’estate di
El.En., nella splendida location della
Net Records Arena in via Cardinale Guglielmo Massaia, 98, con protagonista un ospite d'onore: l’
Ingegnere Paolo Nespoli, l’italiano con la più lunga permanenza nello spazio (quasi un anno, con le missioni Space Shuttle Discovery, e Sojuz negli anni 2007, 2010-11 e 2017).
“38 anni, un traguardo importante che ci rende particolarmente orgogliosi del lavoro svolto e soprattutto dei risultati prodotti. 38 anni di innovazioni straordinarie. Una cavalcata nella scienza. La nostra tecnologia ed i nostri laser ci hanno portato a tagliare traguardi prestigiosissimi nel settore industriale, in quello medicale, del restauro delle opere d’arte ma anche in quello spaziale. E’ un onore per noi poter festeggiare con uno dei più importanti astronauti italiani di tutti i tempi, il Maggiore Paolo Nespoli, con il quale la nostra società ha collaborato per diversi anni” ha dichiarato orgoglioso il direttore generale di El.En., Ing.
Paolo Salvadeo.
“E’ bellissimo avere con noi Paolo Nespoli, perché El.En. condivide con lui molti valori. Tra questi la curiosità intellettuale ed il coraggio di esplorare cose sempre nuove, il sacrificio - ossia il duro lavoro e lo stare lontano da casa e dai propri cari per tanto tempo - senza dimenticarci la passione per la scienza ed il progresso dell’uomo”.Un evento che consacra anche i 38 anni di vita della società, leader mondiale nel settore dei laser, nata nel 1981, e che ha la propria sede principale a Calenzano. La presenza di Nespoli non è stata casuale, visto che la festa organizzata da El.En. ha rappresentato un simbolico omaggio ai 50 anni dall’atterraggio del primo uomo sulla luna. L’azienda fiorentina, in passato, ha lavorato a stretto contatto con “Astro Paolo” nella preparazione di missioni spaziali con ASI, ESA e NASA. Furono gli ingegneri Cirri, Clementi (ora presidente di El.En. SpA) e Severi, a sviluppare un alimentatore speciale per lo Space Shuttle, per la famosa missione EGA (Elettron Gun Assembly).
Tra le varie attività nel settore aerospazio del gruppo
El.En., questa volta in sinergia con la controllata Quanta System, si ricordano anche quelle di un laser a bordo di un ex aereo dell’Unione Sovietica, un Myasischchev M-17 Stratosfera, che ha compiuto numerosissime missioni sopra l’Antartide, per il monitoraggio del buco dell’ozono, responsabile del cosiddetto effetto serra. Incrociando i dati dalla stratosfera con quelli terrestri, sempre rilevati attraverso l’ausilio di laser del Gruppo El.En., si è avuta la possibilità di effettuare una precisa stratigrafia dell’ozono.
“Da quel momento in poi furono messi al bando, in tutto il mondo, i gas contenenti cloro-fluoro carburi. Considerando i temi ancora attuali dei cambiamenti climatici, e parafrasando la famosa frase di Neil Armstrong, al suo atterraggio sul suolo lunare, anche questo è stato un grande passo per l’umanità” ha concluso Salvadeo.
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