Dopo sei edizioni e quasi 500 opere presentate, “A_Zero Violenza”, il concorso grafico di Arci Firenze dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, cambia nome, tema e si rinnova. Quest’anno il concorso per i giovani creativi si intitolerà “A Zero Pregiudizi” e selezionerà un manifesto contro gli stereotipi di genere da diffondere in tutti i Circoli affiliati ad Arci Firenze.
“A Zero Pregiudizi”, anche quest’anno, avrà il contributo di Assicoop Toscana SpA – Agente Generale UnipolSai Assicurazioni e il sostegno di associazioni che si occupano di contrasto alla violenza e promozione dell’uguaglianza di genere, come Artemisia, Azione Gay e Lesbica, Crete e Il Giardino dei Ciliegi.
Nel nostro Paese gli stereotipi di genere sono ancora oggi molto diffusi. Secondo i dati dell’ISTAT, i più comuni sono: “per l’uomo, più che per la donna, è molto importante avere successo nel lavoro” (32,5%), “gli uomini sono meno adatti a occuparsi delle faccende domestiche” (31,5%), “è l’uomo a dover provvedere alle necessità economiche della famiglia” (27,9%). Il 58,8% della popolazione (di 18-74 anni), senza particolari differenze tra uomini e donne, si ritrova in questi stereotipi. Questi dati definiscono l’immagine di un mondo in cui le donne fanno alcune cose e gli uomini ne fanno delle altre, stereotipi che – fin dall’infanzia – contribuiscono a costruire l’identità delle persone in base a delle categorie specifiche e irreggimentate. Ma è davvero così? C’è effettivamente una corrispondenza fra la realtà delle cose e la sua categorizzazione? E soprattutto: è giusto identificarsi con questi stereotipi? È un’imposizione o un automatismo?
Queste suggestioni sono alla base del nuovo concorso di grafica promosso da ARCI Firenze, un concorso che vuole premiare chi, con creatività e sensibilità, riesca a dar voce alla necessità di riflettere sugli stereotipi di genere imposti dalla nostra società agli individui, rinchiudendoli in categorie specifiche e ristrette e impedendo loro di costruirsi la propria soggettività in maniera libera e indipendente.
Gli organizzatori quest’anno premieranno il manifesto che saprà disinnescare luoghi comuni, frasi fatte, e ogni tipo di stereotipi di genere; un manifesto in grado di denunciare lo stato di cose presente e di farsi portavoce di un’apertura, quella rivolta verso le infinite possibilità che ognuno di noi ha di costruirsi come soggetto, quindi di studiare, di lavorare, divertirsi, caratterizzarsi nel modo più corrispondente a se stesso, e non a quello verso il quale veniamo costantemente indirizzati.
Il manifesto vincitore sarà stampato ed esposto in tutti i 250 circoli Arci di Firenze e provincia per tutto il 2020. Il concorso si chiuderà il prossimo 17 febbraio 2020, e la premiazione si terrà in occasione dell’8 marzo.
Nelle precedenti sei edizioni, il nostro concorso grafico dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne ha visto quasi 500 opere presentate, da aspiranti grafici e grafici non professionisti, con un età compresa tra i 16 e i 40 anni. Ciò dimostra come il concorso sia sempre più conosciuto e apprezzato nel nostro territorio, per la sua valenza educativa e di sensibilizzazione. L’obiettivo principale degli organizzatori è quello, infatti, di stimolare nei partecipanti l’elaborazione di pensieri con cui si possa scardinare un sistema culturale che quotidianamente si nutre di discriminazioni e pregiudizi di genere, condannando ogni forma di violenza e di stereotipo. Per questo, grande attenzione viene data alla collaborazione con le scuole, dove gli organizzatori promuovono incontri, concordati con i docenti interessati, per parlare con le ragazze e i ragazzi e confrontarsi con loro sui tanti aspetti della tematica.
Oltre all’esposizione dell’opera vincitrice nei Circoli affiliati all’ARCI Firenze, l’autore (o il gruppo di autori) riceverà in premio una tavoletta grafica. Per i partecipanti under 18, invece, il premio sarà un buono da spendere per materiale artistico.
Il bando del concorso è scaricabile su www.arcifirenze.it