Tutti a lezione per imparare a gestire in modo corretto la vegetazione nei corsi d’acqua naturali e nei canali di bonifica. Nonostante il Covid-19, ha fatto il suo debutto il corso di specializzazione e aggiornamento professionale, organizzato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze voluto dal professor Federico Preti in collaborazione con il dottor Alessandro Errico.
Complice la pandemia, la formazione si fa a distanza e viene seguita da tanti iscritti, decisi ad approfondire, per ragioni di lavoro o di studio, le loro conoscenze, motivati da un comune obiettivo: pianificare manutenzioni del reticolo idraulico sempre più compatibili con gli ecosistemi fluviali. Tra gli interventi, anche quello di Fabio Zappalorti, direttore generale del Consorzio 6 Toscana Sud e direttore di ANBI Toscana, partner dell’iniziativa didattico-formativa.
«Quello affrontato dal corso è un tema di estrema attualità e importanza che interessa da vicino il mondo della bonifica – commenta Zappalorti -. Non a caso, tra gli iscritti, si contano diversi dipendenti dei Consorzi. Per noi infatti è strategico individuare nuove metodologie di intervento, capaci di coniugare le necessità della difesa del suolo e della mitigazione del rischio idraulico con il rispetto e la tutela degli habitat naturali. Un modus operandi promosso e voluto anche dalla Regione Toscana che, con un’apposita delibera, ha recepito e tradotto in indirizzi operativi queste necessità. Ringrazio il professor Federico Preti per aver organizzato il corso con modalità on line, senza farsi “fermare” dal virus che rende questo momento particolarmente difficile. Ci tengo a precisare che anche il lavoro dei Consorzi va avanti nonostante l’emergenza: perché irrigazione e sicurezza idraulica non sono rinviabili».
Per ulteriori informazioni: www.unifi.it