
Sono aperte le iscrizioni a
"Trovare la voce. Un corso base per ogni scrittura (e ogni scrittore)" a cura di Antonio Pascale per
Scuola del Libro che si terrà
online dal 12 giugno per quattro appuntamenti (12-19-26 giugno e 3luglio 2020 dalle 18.00 alle 20.30).
Esistono regole in narrativa? Sì, e sono la base d’appoggio su cui far leva per poi sviluppare la propria voce. Le regole sono importanti e possono essere usate da tutti allo stesso modo.
Il corso si propone di definire dei modelli narrativi (alcuni dei quali anomali, poco raccontati, e perfino nuovi e portentosi)
con due obiettivi. Il primo:
parlare, ragionare di letteratura e infine leggere racconti; insomma, fornire un trampolino per i salti coraggiosi. Il secondo: respirare e saltare, vale da dire
trovare e poi modulare la propria voce. Una voce che sia anche, all’inizio, sgangherata, ma perlomeno unica, personale, non intercambiabile.
Prima baseIl viaggio dell’eroe e il modello in tre atti: cosa sono? Come orientarsi e come modulare la voce.
Letture: Beppe Fenoglio («Il gorgo»), Anton P. Cechov («La signora col cagnolino»), David Mamet e Alberto Moravia (cos’è un racconto, cos’è un romanzo).
Seconda baseRacconti (e sentimenti) semplici e complessi. Cronologia vs. non cronologia. Come lavorare su un episodio definito, come lavorare su una sensazione labile? E che conseguenze sulla trama narrativa?
Letture: Ernest Hemingway («Un giorno di attesa», «Un posto pulito illuminato bene»), Alice Munro («Quello che si ricorda», «Ortiche»).
Terza base
Autofiction. Che sia onesta e spericolata: non mono ma stereofonica, non monocentrica ma policentrica. Cioè, dire «io» ma parlando in terza persona. Con oggettività, o quanto meno senza quelle noiose autoassoluzioni.
Letture: Philip Lopate («Contro la gioia di vivere»), Truman Capote («Una bellissima bambina»).
Quarta baseLa scrittura è un prodotto della coscienza, ma non sapendo bene cosa sia la coscienza, il problema è: perché dobbiamo fidarci di quello che diciamo. Non sappiamo se abbiamo o no il libero arbitrio. E se tutto è già scritto, noi che cosa possiamo scrivere? Alcune riflessioni serie e proposte tra scienza e fantascienza per affrontare oggi come se fossi domani.
Quinta baseSono quattro incontri, ma una quinta base c’è: i vostri racconti. Cinque cartelle, tema libero, da scrivere prima del corso. Verranno letti e commentati alla fine di ogni lezione: cosa volevi dire? È ben modulato, messo bene a fuoco? La voce è registrata al meglio? Abbiamo trovato, o perlomeno stiamo trovando la nostra voce?
Antonio Pascale, Napoli (1966), poi Caserta (fino al 1989) e infine Roma, dove vive a lavora. Scrittore, saggista, autore televisivo e teatrale, Ispettore Agrario presso MIPAAF. Ha pubblicato molti libri (per Einaudi, minimum fax, Laterza, Chiarelettere, Contrasto), ha vinto (un tempo) tantissimi premi ed è stato tradotto in quattro lingue (anche in lituano, sì). Collabora con Il Foglio, Il Mattino, Il corriere dello Sport, Il post (ha un blog molto seguito), Limes, Mind e le Scienze.Per maggiori informazioni:
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www.scuoladellibro.it - 06.8354.8987