Al via Il progetto europeo 4CH – Competence Centre for the Conservation of Cultural Heritage (Centro di Competenza per la Conservazione del Patrimonio Culturale) che vede il VAST-LAB del PIN giocare un ruolo centrale, grazie alla sua consolidata competenza nell'applicazione di nuove tecnologie e digitalizzazione per il settore beni culturali.
Il progetto ha come obiettivo la progettazione e la creazione di un centro europeo in grado di fornire agli operatori del settore competenze scientifiche avanzate, in primo luogo in ambito digitale.
Il Centro di Competenza sarà soprattutto un Centro di Conoscenza, in grado di portare gli sviluppi più avanzati della tecnologia digitale al servizio della salvaguardia e conservazione del patrimonio culturale. Queste conoscenze saranno organizzate in un sistema informativo – la Base della Conoscenza – che permetterà, come e meglio di un Google del patrimonio culturale, di trovare tutte le informazioni necessarie in modo rapido, efficiente, intelligente.
Un altro aspetto molto importante riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale. 4CH prevede infatti di integrare anche tutte le informazioni utili alla comunicazione e all’interazione con il pubblico, le “storie” da raccontare digitalmente, un elemento importantissimo per le sue ricadute sociali ed economiche in termini di turismo culturale e di sviluppo di opportunità di lavoro nel settore delle industrie creative.
"La partecipazione al progetto 4CH è un altro passo importante nell’attività di ricerca sull’applicazione delle tecnologie digitali al patrimonio culturale, portata avanti da VAST-LAB fino dal 2005 con numerosi progetti europei. – ha dichiarato Franco Niccolucci, responsabile scientifico del laboratorio - Questo nuovo progetto ha grande valore perché stabilirà un centro nazionale ed europeo in grado di sviluppare tecnologie avanzate, e allo stesso tempo fornire un supporto di competenza a operatori, enti e istituzioni del settore."
"Con orgoglio posso affermare che il PIN si pone come centro d’avanguardia in tema di digitalizzazione. Questo bellissimo progetto rappresenta l’inizio di un percorso di implementazione della conoscenza che vede il Pin come riferimento sul piano dell’economia della cultura e dei settori economici che vi sono interconnessi. Molti dei nostri laboratori – ha dichiarato Daniela Toccafondi, Presidente del PIN – sono coinvolti nella sfida della digitalizzazione dei saperi e dei processi della produzione. Il progetto del VAST-LAB ne è la testimonianza concreta; coinvolge temi e argomenti che rappresentano la nostra stessa identità, il patrimonio artistico e culturale, sul quale ci sono potenzialità inimmaginabili di sviluppo e grandi attese fra i giovani per nuove figure professionali. Abbiamo già avviato contatti con la Regione Toscana per stabilire una collaborazione, particolarmente significativa in una realtà come quella toscana, così ricca di tesori da conservare, salvaguardare e valorizzare."
Il progetto vede coinvolti 19 partner provenienti da 13 Paesi. Il capofila è l’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e nel partenariato, oltre al PIN – Polo Universitario “Città di Prato”, ci sono anche l’Università di Bologna, Istituto Centrale per il Catalogo Unico (ICCU), Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del MiBACT e INCEPTION (spin-off dell’Università di Ferrara). Il progetto, che è stato finanziato con quasi 3 milioni di euro nell’ambito di Horizon 2020, sarà operativo in tre anni.
In particolare, l’attività di 4CH si articolerà in tre ambiti di lavoro principali: la modellazione digitale in 3D dei monumenti e dei siti, come strumento di documentazione, per l’integrazione delle informazioni sui monumenti; gli strumenti semantici, per archiviare la documentazione attraverso metadati inseriti in modelli semantici progettati per classificare e rendere reperibili i dati a posteriori; le analisi scientifiche, come supporto alla conservazione e al restauro.
Il PIN partecipa al progetto 4CH attraverso il laboratorio VAST-LAB, che vi porterà l’esperienza maturata in 15 anni di partecipazione a progetti europei di grande importanza sui beni culturali. All’interno di 4CH, il PIN sarà responsabile dell’organizzazione dei dati (uno degli elementi chiave del progetto) attraverso avanzati strumenti semantici in cui è leader a livello europeo, oltre a partecipare al coordinamento complessivo del progetto insieme a INFN e INCEPTION.
L’intera infrastruttura di 4CH si baserà su una infrastruttura cloud dei beni culturali per l’archiviazione e la gestione dei dati e sfrutterà un sistema di calcolo ad alte prestazioni (HPC) per elaborazioni complesse, grazie anche all’impiego di intelligenza artificiale. I servizi informatici si inquadrano nel modello federato di cloud europeo di EOSC.
(fonte: Università degli Studi di Firenze)