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venerdì 26 aprile 2024

Deaphoto Firenze: workshop online “Antropologia visuale e ricerca fotografica”

01-03-2021
Sono aperte fino al 22 Marzo (o ad esaurimento dei posti disponibili), le iscrizioni al Workshop Online "Antropologia visuale e ricerca fotografica" a cura di Marina Berardi e Chiara Scardozzi. Il Workshop, organizzato da Deaphoto Firenze si svolgerà Sabato 27 e Domenica 28 Marzo in live streaming ed è rivolto a fotografi, appassionati, studenti di fotografia che vogliono approfondire i rapporti fra antropologia visuale e ricerca fotografica. Il lavoro, dopo il primo incontro introduttivo, sarà finalizzato ad una lettura antropologica dei progetti realizzati dagli studenti.

Osservare / interpretare / rappresentare. Intorno a queste azioni si organizzano i processi creativi e conoscitivi dell'antropologia culturale e della fotografia come pratiche relazionali basate sull'incontro e la narrazione. Due forme di scrittura, due modi per raccontare il mondo, due atti di conoscenza, due linguaggi con una propria storia, grammatica, capacità narrativa, con specificità metodologiche proprie, ma anche linee di contatto. È su questi punti di intersezione che si sviluppa il workshop, pensato come momento di riflessione e scambio attraverso un approccio esperienziale e visuale, in cui ragioneremo a partire dagli strumenti teorici e pratici dell'antropologia culturale e sociale, considerando come la fotografia, oltre a rendere visibili i contenuti della ricerca, può essere pensata anche come vera e propria metodologia di intervento, pratica restituiva e/o narrazione autoriale autonoma, nell'ambito dell'ibridismo disciplinare e di linguaggi caratteristici dell'antropologia applicata.

Programma
Sabato 27 Marzo
Introduzione - dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Introduzione all'antropologia visuale (strumenti, fonti, metodi)
L'incontro con l'alterità (pratiche e politiche della rappresentazione).
Antropologia come critica culturale (analisi di lavori autoriali realizzati da antropologi e/o fotografi).

Domenica 28 Marzo
Editing - dalle ore 15.00 alle ore 19.00
I partecipanti sono invitati a presentare un proprio Portfolio di min 15 max 20 fotografie stampate (cm 12×18) relativo ad un progetto già realizzato o in fase di realizzazione. Si analizzerà il materiale che ogni partecipante vorrà condividere all'interno del workshop, con l'obiettivo di dare luogo ad una vera e propria lettura delle immagini attraverso gli strumenti dell'antropologia e della ricerca etnografica, cercando di capire insieme come valorizzare, costruire o ripensare i propri progetti, alla luce di temi e problemi che accomunano antropologia e fotografia, quali etica, estetica, restituzione.

Marina Berardi, antropologa, fotografa e specialista in Beni Demoetnoantropologici. Attualmente dottoranda presso l'Università della Basilicata e Photo Editor della rivista Visual Ethnography. Lavora come antropologa visuale sul patrimonio immateriale e materiale (Beni DEA), spopolamento, cultura materiale con attenzione alle condizioni umane, storie di vita, pratiche rituali e contesti migranti. Nel 2011 comincia la formazione fotografica presso il WSP Photography a Roma con il fotografo Fausto Podavini con il quale coordina attualmente il Workshop sul rito arboreo del Maggio di Accettura, in Basilicata. Con il WSP Photography collabora regolarmente avendo avviato un corso di Antropologia applicata alla fotografia documentaria e di reportage. Nel Novembre 2016 ha partecipato alla Missione Archeologica Italo-Irachena dell'Università di Roma "La Sapienza" ad Abu Tbeirah (Iraq meridionale) come antropologa culturale e fotografa. Alcuni scatti del lavoro fotografico Dreaming Iraq sono stati pubblicati da National Geographic Italia. Vincitrice nel 2013 del Nikon Talents, riceve menzioni e segnalazioni anche ad altri concorsi internazionali come IPA, Px3, Sony World Photography Awards. Nel 2017 riceve il primo premio al Metropolis Fest e nel 2019 è tra le vincitrici del concorso fotografico MAVI (Museo Antropologico Visivo Irpino). Ha preso parte a diverse esposizioni e residenze d'artista tra cui Reggio Emilia nel 2018 nell'ambito del circuito OFF di Fotografia Europea.

Chiara Scardozzi ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Discipline Etno-Antropologiche all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"; attualmente è docente a contratto presso vari atenei italiani. Dal 2009 lavora tra l'Italia e l'America Latina dove sviluppa la sua attività di ricerca, inerente principalmente l'eco-regione del Gran Chaco, i processi di convivenza interetnica e i diritti alla terra dei popoli indigeni e delle famiglie rurali, le relazioni uomo-ambiente. Nel 2014 riceve il "Premio Francesca Cappelletto" (Università degli Studi di Verona) per la migliore tesi magistrale nell'ambito dell'antropologia applicata allo spazio pubblico. E' responsabile del Premio Fotografico annuale della Società Italiana di Antropologia Applicata -SIAA. Si avvicina alla fotografia inizialmente da autodidatta; nel 2015 grazie ad una borsa di studio presso la Scuola Romana di Fotografia e Cinema, si diploma in "Reportage e ricerca personale creativa". Si avvale della fotografia quale ulteriore strumento di indagine, interpretazione e rappresentazione della realtà, cercando i punti di contatto tra etnografia e ricerca visuale. Nel 2014 vince il concorso annuale del Museo en Los Cerros-MEC museo argentino dedicato alla fotografia contemporanea. In ambito fotografico i suoi lavori vengono esposti in diverse occasioni tra cui, in Italia, il Festival della Fotografia Etica di Lodi, e pubblicati su Visual Ethnography, National Geographic Italia, La Repubblica-Bari, Witness Journal, Yogurt Magazine, Urbanautica, C41 Magazine.

Quota: 150€

Maggiori informazioni: www.deaphoto.it - infodeaphoto@gmail.com

C.B.