Come osservare e valutare le competenze degli insegnanti neoassunti e quali strumenti mettere in campo per questo obiettivo, necessario per migliorare la qualità della didattica. È appena partito in Toscana un percorso sperimentale, che applica i risultati di una ricerca in atto, nata dalla collaborazione tra l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) e le Università di Firenze, Pisa e Siena, cominciando proprio dai docenti che si trovano nel periodo di prova.
Questo progetto, unico in Italia, fa parte dell’accordo di collaborazione culturale e scientifica per lo sviluppo di percorsi congiunti di studio, ricerca e formazione sul profilo professionale dei docenti della scuola secondaria, siglato dai tre atenei e dall’USR un anno fa.
Con la presentazione a 250 dirigenti scolastici della Toscana, alla presenza del Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale Ernesto Pellecchia e del Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero Istruzione Stefano Versari, il percorso è entrato nei giorni scorsi nella sua fase operativa.
Il prossimo 20 dicembre prenderà avvio una formazione specifica, con la collaborazione dei docenti universitari di Firenze, Pisa e Siena, rivolta ai docenti tutor della secondaria di I e di II grado che intenderanno avvalersi degli strumenti condivisi tra atenei e USR per la Toscana, al fine di utilizzare propriamente tali strumenti di osservazione e valutazione delle competenze dei docenti in anno di formazione e di prova.
I materiali da sperimentare sono stati prodotti da gruppi di lavoro coordinati da Luca Salvini e Elisabetta Bonalumi per Ministero dell'Istruzione-Ufficio Scolastico Regionale, Giovanna Del Gobbo per l'Università di Firenze, Pietro Di Martino per l'Università di Pisa, Emilio Mariotti per l'Università di Siena.
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