Una sala di lettura del Polo delle Scienze sociali dell'Università di Firenze sarà intitolata allo statista ceco Václav Havel, a dieci anni dalla sua scomparsa. La targa sarà collocata, su proposta del Dipartimento di Scienze politiche e sociali, in uno spazio destinato agli studenti al secondo piano dell’edificio D14 (via delle Pandette, 3) ed è stata presentata oggi nell’ambito di una giornata di studi, a cura di Marcello Garzaniti, dedicata al politico e scrittore, con l’intervento di Francesco Caccamo. Era presente Giorgia Giovannetti, delegata Unifi ai rapporti internazionali e accordi multilaterali.
La figura di Havel – drammaturgo, saggista, poeta e, insieme, dissidente e perseguitato politico sotto il regime comunista dell’allora Cecoslovacchia – è stata ricordata anche da Massimo Tria, che ha presentato la proiezione del film “Havel” (regia di Slávek Horák), in cui si ripercorre la stesura di Charta 77, i periodi di prigionia, la sua lotta per i diritti umani e per la verità. Václav Havel, a seguito del graduale processo di liberalizzazione, è stato presidente della Cecoslovacchia dal 1989 al 1992 e, dal 1993 al 2003, della neo-costituita Repubblica Ceca, dopo la formazione di due distinte entità statali, processo a cui egli inizialmente si oppose con forza.
L’evento è stato organizzato dal Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (FORLILPSI) e dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali, insieme all’Ambasciata della Repubblica Ceca e al Consolato Onorario della Repubblica Ceca per la Toscana, con il patrocinio del Comune di Firenze.
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