Pur essendo tempi difficili, gli inarrestabili Chille de la balanza lanciano un nuovo progetto, sempre più convinti della necessità di proseguire nel percorso di rigenerazione di San Salvi. Lo fanno offrendo opportunità creative a giovani Artisti-Attori: tassello fondamentale per ri-creare comunità nel necessario percorso di ri-formazione del pubblico. Tutto ciò mentre Comune di Firenze, Regione Toscana e Asl Toscana Centro sono a ridisegnare l’intera area dell’ex-manicomio.
I Chille mettono insieme due progetti-festival consolidatisi negli ultimi anni. Così SPACCIAMO CULTURE e Storie interdette – entrambi con Bando nazionale di selezione – dopo rispettivamente due edizioni il primo e quattro il secondo, nel 2022 si fondono in un unico grande nuovo Festival: SPACCIAMO CULTURE interdette, promosso dalla compagnia diretta da Claudio Ascoli in partenariato con Accademia Belle Arti Firenze e DiDA Unifi e in collaborazione con istituzioni, associazioni e persone impegnate in percorsi di rigenerazione urbana e di attenzione alla salute mentale.
SPACCIAMO CULTURE interdette è all’interno del progetto annuale dei Chille riconosciuto e finanziato da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana e Fondazione CR Firenze.
Il bando – le cui candidature sono aperte da mercoledì 12 a lunedì 31 gennaio - si struttura in due sezioni, entrambe aperte a giovani maggiorenni under 35. La sezione 1, ARTE VISIVA E ARCHITETTURA, prevede un bando per artisti/e di arti visive, architetti/e, designer, paesaggisti/e e pianificatori/trici chiamati/e a intervenire sul tema degli spazi pubblici da restituire alla città, mediante l’interazione tra corpo, spazio e opera d’arte. La sezione 2, TEATRO E DANZA, prevede un bando per attori/trici, danzatori/trici e drammaturghi/e, impegnati/e a interpretare o riscrivere storie interdette di ieri e di oggi.
L’obiettivo esplicito – concordato dai Chille con DiDA Unifi e Accademia Belle Arti Firenze – è di veder lavorare insieme artisti di diversi linguaggi che si uniranno in un unico grande evento collettivo. I prescelti, infatti, dopo un’attività di formazione laboratoriale con sopralluoghi/lezioni/incontri con artisti e comunità locale, saranno accompagnati alla realizzazione di installazioni, opere, performance da presentare nel Festival che si terrà a San Salvi nei giorni dell’anniversario della legge Basaglia, da venerdì 13 a domenica 15 maggio 2022.
I Chille de la balanza sono presidio culturale permanente nell’ex manicomio di San Salvi dal 1998, quando l’ultimo direttore Carmelo Pellicanò volle collegare l’uscita dell’ultimo matto al contemporaneo ingresso della città nel manicomio fiorentino, chiedendo loro di essere protagonisti della restituzione di una memoria viva del luogo.
L’area di San Salvi è attualmente parte di un sistema urbano che ospita anche beni culturali e architettonici di rilievo, nonché importanti luoghi d’arte (Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, centro di attività espressive La Tinaia). Tuttavia, negli ultimi anni San Salvi è stata al centro dell’attenzione anche per fenomeni di spaccio: criticità connesse ad un utilizzo parziale del luogo, vissuto di giorno da dipendenti e utenti della Usl, ma abbandonato di notte…fatta salva la presenza dei Chille. Quella che fu “città negata”, in quanto sede del manicomio e poi periferia abbandonata dal punto di vista culturale più che territoriale, vuole e può oggi divenire sempre più una periferia al centro, attenta alla Persona e ai temi ambientali (Parco di San Salvi).
Per partecipare alla selezione, ogni studente/artista dovrà inviare la propria candidatura singolarmente (indicando eventuali collaborazioni) a bando.chille@gmail.com entro e non oltre il 31 gennaio 2022. Maggiori dettagli sono su www.chille.it.
Alla sezione 1 (ARTE VISIVA E ARCHITETTURA) potranno partecipare 10 studenti/esse iscritti/e alla Scuola di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (corsi magistrali, 4° o 5° anno, dottorato), 10 studenti/esse iscritti/e all’Accademia di Belle Arti di Firenze (corsi magistrali e Master) e 5 artisti/e o studenti/esse esterni/e al Dida e all’Accademia. Tra i 25 selezionati, e che parteciperanno al seminario tematico per il quale sono previsti crediti formativi, ne saranno scelti 10 che beneficeranno di un plafond di 700 euro per realizzare i loro progetti.
La sezione 2 (TEATRO E DANZA) è aperta a 4 attori/trici, performer, danzatori/trici e drammaturghi/e. È possibile candidarsi come artista singolo/a, o con un lavoro tra massimo due artisti/e. Ogni candidato può presentare una sola idea progettuale originale che non sia stata già proposta o presentata ad altri concorsi. Quale il tema lanciato dai Chille? I candidati della sezione 2 sono invitati a costruire e raccontare storie interdette a partire da storie o esperienze relative alle fragilità di oggi, al loro muoversi in questo tempo, nei manicomi invisibili mai scomparsi. Ed ancora a partire da memorie, epistolari, diari, ricordi, interviste di chi ha vissuto il manicomio da internato – psichiatra - infermiere, di chi ha potuto godere dell’applicazione della legge 180 e di chi invece non è mai uscito. L’invito è anche a non tralasciare l’attuale esperienza del Covid19 nelle sue forme e nei suoi riverberi. Per quanto riguarda la forma della narrazione finale, è garantita la massima libertà. La messa in scena può avere o non avere un testo: avrà una durata massima di 20’, deve prevedere in scena massimo 2 attori/trici ed essere facilmente realizzabile dal punto di vista scenico e illuminotecnico.
Durante il Festival dal 13 al 15 maggio una giuria mista di tecnici e pubblico assegnerà agli artisti un primo premio di 500 € ed un secondo di € 300.
Ovviamente, le attività formative dell’intero progetto, qualora la situazione pandemica non le permettesse in presenza, saranno convertite in modalità a distanza.
Ulteriori informazioni: telefono/whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it, sito www.chille.it.